Di Vittorio Venditti
(Audio), Preso Dall’Archivio Storico Di Vittorio Venditti
(Foto), Di Marco Frosali E Prese Da Internet Da Marco Frosali E Stefano Venditti
Vittoria Anche Per Noi
Non Per Il ‘Carroarmato’, Monumento Ai Caduti Di Tutte Le Guerre, Sito In Gambatesa
‘Torniamo in campo proprio mentre esattamente cent’anni fa l’Italia ne usciva, secondo molti vincendo. Oggi: noi abbiamo vinto? Stando al Bollettino Della Vittoria Sì.’ – E’ questo l’incipit che esattamente tre anni or sono, riapriva ciò che proditoriamente era stato fermato, in nome della ‘democrazia’ e soprattutto della collaborazione con le istituzioni. Da quel giorno, sono state scritte circa ventiseimila pagine e quanto accaduto a Gambatesa, di bello, (pochissimo), di brutto, (il resto), è stato minuziosamente e con stomaco forte, rimesso in ogni senso all’esame dell’intelligenza dei quattro lettori che da ormai più di undici anni seguono le vicissitudini di ciò che nel paesello e non solo, si fermerà esclusivamente quando chi scrive deciderà dicessare questo gratuito lavoro, a meno che non venga soppressa la vita del definito ‘fascista’ che ha permesso di parlare a gente ‘democratica’ che se paragonata al peggior momento del vituperato ventennio, fa impallidire il periodo appena richiamato: cliccare gli ultimi tre link per credere a quanto accaduto fra il tre ed il sei settembre duemilaquattordici, solo uno fra i tanti episodi di falsa e di conseguenza squallida politica che vige a Gambatesa, ma non va denunciata in nome del per l’appunto politicamente corretto.
Tornando però al presente, quasi quasi viene da rimpiangere il passato. Ecco com’era ridotto il monumento ai caduti di tutte le guerre che da più di quarantanni è sito in Gambatesa, durante la visita, definita dal vostro cronista ‘turistica’, simulata durante il periodo di Ognissanti e soprattutto dei morti, grazie alla fattiva collaborazione del corrispondente da Roma per questa testata, giro fatto da chi scrive davvero di mala voglia, performance che se non vi saranno notizie più importanti da trattare, verrà ripresa domenica prossima in primis. Per ora, alle ‘muine’ ufficiali, imposte mediante la determina n 356, datata trenta ottobre duemilaventuno, (quindi con cognizione di quanto è stato poi fotografato nei giorni a seguire da chi rompe le uova nel paniere), scartoffia che come oggetto propone, “ACQUISTO BENI PER LE AREE VERDI COMUNALI – IMPEGNO DI SPESA E AFFIDAMENTO FORNITURA”, (ancora non firmata dal neoassunto tecnico municipale…), va sommata qualcosa che davvero sarebbe bello vedere in quanti in paese ne ricordano il contenuto. Si parla della delibera di consiglio n 9 che ‘discussa’ e promulgata dal ‘muinicipio’ in data ventinove marzo ultimo scorso e da questa voce ripresa e trattata quindici giorni dopo, recita come oggetto, “CONFERIMENTO CITTADINANZA ONORARIA AL MILITE IGNOTO – MEDAGLIA D’ORO AL VALOR MILITARE.”, povero disgraziato che in questi giorni sta ‘festeggiando’ il centenario dell’ultimo suo viaggio, (avvenuto per estrazione, come fosse una lotteria), mentre al momento, le allora ‘redente’ Trento e Trieste, sono sotto attacco, non delle truppe asburgiche e tedesche, ma dell’affare ‘coviddi’, altra guerra mondiale che non si vuol definire tale.
Restringendo il focus al borgo da sogno e bypassando a piè pari la retorica del giorno, da questa voce oggi si denuncia il degrado al quale è stato condotto un mezzo senza motore ne armi, il cui cannone è utilizzato incivilmente per spararci dentro petardi d’ogni misura non solo a capodanno, discutibile comportamento, l’ignoranza di quel degrado, che messo in atto da chi oggi si vanta e pavoneggia per l’assegnazione di una cittadinanza onoraria che lascia il tempo che trova, mostra l’ingratitudine e la mancata conoscenza da parte dei gambatesani tutti, del Sacrificio fatto in nome di una Patria da unificare, Stato che oggi non è tale nemmeno per rispetto agli accadimenti che giocoforza lo hanno costituito, Stato giustappunto caduto nel peggior squallore rappresentato dalla ruggine e dalle foglie morte che ricoprono quel carroarmato del quale a questa redazione arrivano persino richieste di informazioni, stato, (ora scritto volutamente in minuscolo), tale ormai solo come participio passato.
Ma Ciò, Interessa Ai Rappresentanti Politici Locali D’Ogni Provenienza Ideologica?