Di Vittorio Venditti
CONDANNATI A RIFONDERE LE SPESE LEGALI: NOI CITTADINI!
Ecco un’altra stortura delle leggi italiche, applicata senza colpa del “Solerte Magistrato”, a noi che paghiamo le tasse.
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Fermo restando che è perfettamente legittimo, oltreché corretto ristorare i danni subiti per colpa di terzi, anche a chi, oggi, deve portare la croce di ladro pure se non ha rubato, mi chiedo e ti chiedo:
Che ha fatto di male l’onesto cittadino, per vedersi imporre la spesa, (di cui alla delibera sopra mostrata), di tremila e cinquecento euro, spesa per lavoro effettivamente e ben eseguito, (visti i risultati), spesa della quale il cittadino onesto ne sa, ne deve sapere, ma che deve pagare?
Perché la spesa in questione non può essere addebitata a chi l’ha provocata con la propria querela?
Insomma:
Perché il cetriolo va sempre in —- all’ortolano?