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OGNISSANTI: COLDIRETTI MOLISE, RITORNO NEI CIMITERI DOPO COVID SOSTIENE SETTORE FLORIVIVAISTICO

Di Cesare Scalabrino

L’ORGANIZZAZIONE CONSIGLIA, OVE POSSIBILE, DI ACQUISTARE I FIORI DIRETTAMENTE DAI PRODUTTORI

Dopo le limitazioni dello scorso anno dettate dall’emergenza Covid, quest’anno gli italiani tornano con maggiore libertà nei cimiteri con piante e fiori da porgere in dono ai propri cari defunti. Una tradizione che sostiene il settore florivivaistico duramente colpito, come tutto l’agroalimentare, dalla crisi pandemica. Per la floricoltura Made in Italy questo periodo rappresenta circa il 20% del proprio fatturato. Purtroppo, però, la produzione nazionale risulta essere in contrazione, a causa della riduzione dei trapianti, nei mesi scorsi, dettata dalle incognite legate all’andamento della pandemia. Il settore soffre inoltre per l’aumento dei costi energetici, dei fertilizzanti, delle plastiche e di tutti i fattori produttivi, a monte e a valle della produzione in serra: dalle talee ai trasporti, dai vasi al confezionamento. L’aumento dei costi di produzione rischia così di affossare il reddito delle imprese. E’ pertanto necessario intervenire, anche attraverso il PNRR, per ridurre i costi energetici e della logistica e rendere il settore più competitivo. “A rischio – avverte Coldiretti – c’è il futuro di un settore chiave del Made in Italy agroalimentare che in campo nazionale interessa 27mila imprese e circa 200mila posti di lavoro”.

Per quanto riguarda l’acquisto di fiori Coldiretti invita i consumatori a verificare e mettere a confronto i diversi prezzi per evitare di cadere nelle trappole del mercato e suggerisce di evitare venditori improvvisati preferendo l’acquisto, se possibile, direttamente dai produttori, ricordando che acquistando fiori italiani si sostengono le imprese, l’occupazione e l’intero territorio.