Di Pina Saba
Lasciateli ridere. Lasciateli esultare sguaiatamente. L’albero che cade fa sempre più rumore della foresta che cresce, ma la voce della foresta che cresce è un canto che non si può fermare, e la sua bellezza silenziosa seppellirà presto gli alberi caduti e li trasformerà in concime, come sempre avviene, per spingersi ancora più in alto verso la valorizzazione di ogni diversità, verso la luce del rispetto e dei diritti per tutte le minoranze.
È solo questione di tempo, per questo urlano. Perché sanno che niente potrà fermare la forza del libero amore fra le persone, la volontà di non doversi più nascondere o difendere o giustificare semplicemente perché si ama qualcuno o perché si è come si è, senza che qualcun altro si senta in dovere di dirti che non vai bene.
Sanno che l’inverno passerà anche stavolta, che il vento gelido delle discriminazioni, esplicite o sottaciute, è destinato a smettere di soffiare. Se non mi credete guardate i vostri figli e figlie, osservate come si muovono nel mondo, con quali consapevolezza e coraggio e libertà. Sono loro la miglior fotografia del futuro in arrivo, sono loro che sono già nati nella primavera che sarà.