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Teatrino MoliSano

Di Vittorio Venditti
(Collaborazione), Di Marco Frosali
(Foto Di Repertorio, + Foto E Video), Presi Da Internet

Mentre Da Altre Parti Si Lavora

Oggi verrà raccontata una storia che sa di incredibile: notizia che non volendo, arriva regalata su un piatto d’argento da chi boicotta. Tutto è accaduto per via della puerilità di certa gente gambatesana che è andata per suonare ed è rimasta suonata anche nel senso delle scarse qualità intellettuali in possesso di tal feccia.

Alcide De Gasperi

Com’è capitato lo scorso anno a proposito della messa in funzione della pompa di calore oggetto di questo link, l’altro ieri è tornato a gambatesa uno dei pronipoti di Alcide De Gasperi, non in qualità di politico, ma di tecnico del ramo. Lui, giunto in zona per attivare un dispositivo omologo a quello di cui al collegamento ipertestuale appena proposto, dopo aver operato durante la giornata di sabato in quel di Riccia ed aver pernottato in un albergo della cittadina limitrofa al ‘borgo da sogno’, prima di tornare nella sua Peschiera del Garda, ha voluto fare una visita di cortesia alla famiglia del suo amico gambatesano, non in qualità di tecnico del ramo sopra richiamato, ma per fare una breve chiacchierata che si è trasformata poi in un proclama politico del quale i locali non terranno conto perché troppo lontano dalla “QQQQQQQ”ultura presente in questi luoghi, votati all’eterno lamentarsi.

Segnale Anas Per Foggia-Castelmauro, del 17 agosto 2011

“Il Molise è bello e sarebbe anche vivibile, se solo fosse attraversato da strade degne di questo nome, se vi esistesse una segnaletica, – Caro amico, ti devi adattare ad una segnaletica riciclata come da foto ancora terribilmente attuale. – se ciò che si vuol mostrare come centro di tranquillità e benessere fosse adeguatamente manutenuto o direttamente ripristinato e degnamente presentato, se in loco esistessero luoghi di ricettività come centri di benessere, maneggi con la disponibilità di cavalli e guide per poter visitare la zona di sosta, alberghi e B&B omologati ed al passo coi tempi…”, questa è la sintesi della breve riflessione proposta da chi, come dopo lavoro, pratica un’infinità di sport che lo portano a vivere questa condizione, spaziando con disinvoltura e quella proverbiale umiltà insita in un discendente di chi fece della politica quasi un’Arte, amico che pratica quanto appena descritto passando in tutt’Italia ed in parte d’Europa, osservando ogni cosa che gli viene a tiro.

“Sai che stamattina a Gambatesa, in viale Veneto, era parcheggiato un suv con targa della ‘repubblica cieca’? Era tuo o di qualche turista venuto a visitare il nostro castello?”, magari per trovarlo come descritto qui lo scorso tre giugno? La risposta più logica al messaggio appena riprodotto, sarebbe stata ‘marcondirondirondello’, ma siccome il discorso è serio, al quesito/sberleffo ed a quelli simili ricevuti da chi scrive l’altro pomeriggio, si risponde con quanto annunciato giovedì scorso da chi, non certo di Gambatesa, ha poi realmente collaborato con la produzione della trasmissione di RAI uno proposta proprio domenica mattina, qui la parte del video che riguarda Gambatesa), resoconto che finalmente elimina anche la corbelleria che campeggia all’ingresso del locale maniero, intimazione che prevede l’assoluto divieto di fotografare le opere d’arte lì proposte, oggi visibili se si dispone di banda larga mediante il video appena concesso all’esame dell’intelligenza dei quattro lettori di questo giornale, sequenza altrimenti scaricabile e visionabile in privato quante volte lo si desideri. Al di là di ciò, la presenza critica del proprietario del veicolo sopra menzionato è stata chiarita e difficilmente il contenuto di quanto scritto potrà trovare controdeduzioni perché se fosse così, Gambatesa dovrebbe pullulare di turisti, tacitando di fatto lo scrivere di questa che anche dall’amico proveniente dalla provincia di Verona è stata definita “Voce Fuori Dal Coro”.

Nel borgo di Ferrazzano un teatro ricoperto di mosaici, dice Marco: “Il Molise che Ti Stupisce!”. Di questo teatro, gambatesaweb ne ha parlato tante volte perché vanto giustappunto di quel Molise che fa fatica ad esistere: qui un esempio datato ventotto settembre duemiladodici. In piccolo, il teatrino di un Molise di ‘Sani’ principi, regione praticamente abusiva che vive per sentirsi morta, la fa da padrone mentre oltre confine si lavora e si sa spendere quanto l’economia regala come premio a questo Sacrificio, non come avviene da queste parti, dove la Mafia prospera mediante corruzione che genera redditi derivanti dal danaro rubato da soggetti che gravitano attorno a quel giro d’affari generato da ciò che si fa passare per giustizia, (sprecato e finito prima di ogni futuro attimo perché ciò che non si guadagna non lo si sa apprezzare), lugubre molla di lancio per la fuga verso la vittoria di chi davvero può e lo fa, scappando a gambe levate e non legate da questa valle di lacrime, fregandosene bellamente di fantomatici settecento euro dati teoricamente a chi, secondo codesti abbindolatori di professione, dovrebbe far marcia al contrario. Si sta elogiando ogni giovane che fuggendo dal Molise tout court e dalla valle del fortore in penoso particolare, ha davvero voglia di realizzarsi e lo può fare perché in piena autonomia, fisica, ma soprattutto politica se ha imparato dalla vita in tal senso.

Il Resto Fa Festa Fra Otto Giorni.