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E L’Albero E’ Caduto!

Di Vittorio Venditti
(Foto), Di Salvatore Di Maria

Questa Volta E’ Andata Bene!

Albero Secco, Inizio Via Carminale Di Sotto, del 26 maggio 2012

C’era d’aspettarselo, l’albero che segnalai alla tua intelligenza con la farneticazione dello scorso ventinove maggio, (della quale ti rimetto il link: Le Stranezze Del Periodo), è inesorabilmente rovinato al suolo.

I fatti:

L’altro ieri mattina, verso le dieci e mezza, ricevo una telefonata dal mio collaboratore nonché amico Totore che, smessi i panni dello spazzino, ha pensato bene di indossare quelli del collaboratore di gambatesaweb per l’appunto, non come fotografo ma come reporter, inteso nel senso giornalistico del termine.
Il Nostro, con aria fra il soddisfatto ed il “lo sapevo io!”, mi comunica:
“Ti ricordi quell’albero secco che avevamo segnalato a fine maggio? E’ caduto, per fortuna senza che nessuno si sia fatto male”.

Spazio Lasciato Dall'Albero Secco, Inizio Via Carminale Di Sotto, del 26 settembre 2012

Lo spazio lasciato te l’abbiamo mostrato in foto, (scattata quattro mesi dopo la precedente), e non abbiamo potuto fotografare la posizione dell’albero a terra, visto che giustamente, Donato Codianni, (l’altro spazzino), lo aveva rimosso di buon mattino per permettere il passaggio delle macchine da e per via del Carminale di sotto.
Da dire che siccome la foto l’abbiamo fatta ieri sera, (non potevo presentare prima questa farneticazione, l’ho dovuta limare, perché com’era stata espettorata di getto avrebbe significato la dichiarazione di guerra totale e d’ora innanzi sarei dovuto uscire per Gambatesa armato fino ai denti), ciò è stato un bene, visto che nel frattempo, chi ha voluto, ha prelevato il tronco dell’albero da utilizzare come legna da ardere, dimenticando di ripulire il luogo anche dal resto dei rami:

Solita buona educazione del gambatesano medio?
No, solo il tempismo perfetto da atleta, con il quale il proprietario dell’albero stesso è riuscito ad intervenire per prelevare ciò che gli poteva essere utile, lasciando i rifiuti là, così come li vedi in foto.

Appartenente alla fazione del Sindaco attuale?

Stando alla testimonianza di Donato, chi ha prelevato il tronco dell’albero, è parente di chi ha governata Gambatesa dal millenovecento novantanove al duemila quattro: Luigi Antonio Di Renzo, (Gigino), che ovviamente non ha colpa per ciò che ha fatto il suo parente.
Chi ha prelevato il tronco dell’albero caduto, abiterebbe nella casa immediatamente sita a destra, guardando le foto proposte.

Tornando a bomba, una mezz’oretta dopo la telefonata ricevuta da Totore, approfittando di un colloquio telefonico che stavo avendo con il Sindaco per ragioni che non riguardano ne la politica ne quanto in tema, comunico anche a lui il fatto stesso, ricordandogli che già ne avevamo parlato.
La sua risposta è a dir poco sconcertante:
“Già ti avevo detto che quell’albero era privato; ora è caduto? Meglio così! Ora lo facciamo levare ed il problema è risolto”.

(quando si dice: “Cane e Cane si annusano e non si mordono”!

RISOLTO?
Allora ai privati è permesso attentare alla pubblica incolumità?

E menomale che da ufficiale di governo hai anche la delega alla protezione civile!

Ma poi, le parole protezione e civile, non significano proteggere il cittadino?
E se fosse andata come accadde nel duemila, quando ci scappò il morto?
Il nostro Sindaco, come l’avrebbe sistemato un guaio simile a quello accaduto allora?
Allora, (e lui non era il Sindaco), ci disse che era il caso di andare a protestare davanti al municipio!
Ed ora che è il Sindaco in carica: Che avrebbe detto?

Nell’articolo/ammucchiata che ti ho proposto in link, alla fine, avevo scritto:
“…Sarà perché mentre espettoro questa scemenza sono le tre di notte, ma io ritengo che un’azione risolutiva in merito, degna della miglior educazione civica, a Gambatesa sia solo un sogno.

Avrò ragione a pensarla così?

Presto o tardi lo sapremo, speriamo non a nostre spese.”.

Ho avuta ragione!

Avevo anche scritto che auspicando l’intervento dei vigili urbani o dei carabinieri della locale stazione, tutto si sarebbe potuto risolvere per il meglio, senza aspettare l’eventuale disgrazia.

ORA, CHE MI QUERELINO PURE!

Voglio proprio vedere che tipo di specchi useranno per arrampicarvisi e dimostrare che li sto diffamando, magari in maniera aggravata!

IO ACCUSO L’AMMINISTRAZIONE MUNICIPALE, E LE FORZE DELL’ORDINE, (ognuno per la parte di propria competenza), DI NEGLIGENZA E DI MANCATO CONTROLLO DEL TERRITORIO.

IO ACCUSO QUESTA GENTE DI FALSO IDEOLOGICO, perché, in questo caso come in altri, (dei quali tornerò a parlare in seguito), non hanno pensato ne pensano al bene della comunità per la quale, a vario titolo lavorano.

IO ACCUSO insomma questa gente di non eseguire il lavoro per il quale viene retribuita con danaro preso dalle tasse che pago regolarmente, per le forze dell’ordine a titolo di stipendio, per i politici, oltre alla voce precedente, anche a ristoro dei vizi, così, com’è ormai costume in tutt’Italia.

IO ACCUSO LA MAGISTRATURA, (qualora per qualche ragione si riesca ad interessarla dei casi proposti), DI DORMIRE AD OCCHI APERTI PER PIANGERE COME VITELLI IN CASO DI DISGRAZIE COL MORTO, COSI’ DA COMPARIRE E FAR BELLA FIGURA PER TELEVISIONE.

IO ACCUSO TUTTI QUESTI SIGNORI, (chiamiamoli così), di prendere il danaro derivante dalle tasse che pago e di non offrire in cambio il servizio che dovrebbe derivare dal loro lavoro.

Posso affermare, scritti, foto e testimonianze alla mano pubblicamente a conoscenza di chiunque, anche di costoro, a loro dire miei assidui lettori, (forse a caccia di qualche reato), senza ombra di smentita:

1°: Che nessuno di costoro ha fatto nulla per sventare un simile pericolo;
2°: Che tutti, indistintamente tutti, se ne sono fregati di quanto sarebbe potuto accadere;
3°: Che bisogna ringraziare solo la volontà di Dio e la protezione della Madonna della Vittoria, se non si è ripetuto un secondo “disastro case popolari”, che ricorderete tutti, è avvenuto il ventiquattro aprile del duemila, e per il quale a loro volta, ente proprietario della palazzina esplosa e procura della repubblica di Campobasso, non hanno tenuto in considerazione l’allarme che avevo più volte lanciato.

Dov’è la prova della stupidaggine che sto dicendo a proposito dell’albero caduto?
La prova sta nel fatto che se avessi farneticato il falso, da lungo tempo quell’albero sarebbe dovuto essere stato asportato.

Invece, fino all’altro ieri, era ancora lì!

C’E’ QUALCHE GIORNALETTO GUARDONE CHE HA IL FEGATO DI COPIARE E DI FARE IL TAGLIO E CUCITO SU QUESTA MIA FARNETICAZIONE?
QUANTE COPIE RIUSCIREBBE A VENDERE IN PIU’ COSI’ COME ACCADDE PER LA MIA PRIMA QUERELA RICEVUTA PER IL SOLO FATTO DI AVER CHIESTO AIUTO ALLE LOCALI FORZE DELL’ORDINE E NON AVENDONE OTTENUTO, PER AVER DENUNCIATO TUTTO IL MIO SDEGNO IN MERITO E LA MIA INGENUITA’ NEL NON ESSERMI PREVENTIVAMENTE DIFESO REGISTRANDO QUANTO ACCADUTO?
(Quarantaseienne di Gambatesa, denunciato dalla locale stazione dei carabinieri per diffamazione aggravata. Domenica ventisei febbraio duemila dodici”).

C’E’ OGGI QUALCHE CARABINIERE CHE DI NASCOSTO SIA IN GRADO D’IMBASTIRE UN’INDAGINE NON ANNACQUABILE PER ARRIVARE A FAR PAGARE SIMILI NEGLIGENZE ASSASSINE A CHI NE E’ RESPONSABILE, IN MANIERA DA CACCIARLO DAL POSTO IN CUI COSTUI RUBA IL PANE E LA GIORNATA A CRISTO, FACENDOLO MAGARI A CALCI NEL SEDERE, IN MANIERA PLATEALE?

Il ben pensante di turno dirà:
“Ma non avevi data la tua parola d’onore al Capitano (direttamente responsabile della stazione dei carabinieri di Gambatesa, di mettere a tacere l’accaduto?”

Io, con la precisione che mi devi concedere, rispondo che “sì, ho data la parola e la mantengo, visto che ho disposto il trasferimento in altra sede (protetta e sicura) di alcuni documenti che, se pubblicati, sarebbero in grado di dichiarare la vera reputazione di chi, per quanto riguarda i carabinieri, abbiamo a tutelarci ed a comandare in una caserma, composta nei sottoposti da persone serie e laboriose, che evidentemente, nel caso che sto trattando con questa farneticazione, non sono stati messi in condizione di preservare la salute di noi gambatesani.

Ma poi:
Sapendo che “per non far nomi”, normalmente a quest’affermazione proferita dalla mia bocca, segue nome, cognome, indirizzo e paternità di chi è mio bersaglio, in quest’espettorazione non trovi il nome di chi ritengo responsabile del lassismo di cui sto farneticando:

Non pensi che io stia più che mantenendo la parola data lo scorso due marzo al Capitano Campione?
Perché dovrei nascondermi dietro un dito?
E perché dovrei farlo, visto che è stata messa a rischio, non tanto la mia, quanto l’incolumità di chi, colpito, non avrebbe saputo o potuto difendersi?
Queste schifezze di siti, (altrimenti dette blog), diversamente (e perdonami il francesismo):

A CHE CAZZO SERVONO?

Ed ora voglio vedere come le parti da me chiamate in causa scimmiotteranno e farfuglieranno eventuali stupide ed insulse giustificazioni!
Ciò, sempreché si arriverà allo scimmiottamento ed al farfugliare!

Sì, perché se la cosa dovesse arrivare in procura, non è da escludere che per ragioni di personale vergogna, (sempreché non si debba ordinariamente parlare di lassismo e becera pigrizia), il “Solerte Magistrato”, su cui da tempo non faccio più affidamento, decida per un provvidenziale insabbiamento, dettato dall’ormai acclarata volontà di nascondere la polvere sotto il tappeto, in considerazione del fatto che lui e chi lo serve non hanno perso nulla di proprio, e se qualcosa fosse accaduto a qualche poveraccio di passaggio nel posto sbagliato al momento sbagliato, lunghe sarebbero state le tortuose strade per ottenere giustizia, posto che non si sia tagliato corto con qualche provvidenziale e catartica unzione.

Dopo questa mia farneticazione, a meno di non voler tentare di punire chi scrive, reo di rompere le uova nel paniere a chi vive in un paese considerato “vivibile” ma dove si può morire per altrui negligenze oltre che per noia e tumori, (a proposito: i camion di Caturano, quelli bianchi con il muso arancione, quelli che generalmente vengono guidati da pensionati o clandestini che null’hanno da perdere, neanche in caso d’incidente, come già accaduto ad una nostra concittadina, insomma: quei camion adibiti al trasporto dei rifiuti che non si sa bene da dove provengano, quei camion, ancora percorrono indisturbati la SS 645), In un paese come questo dicevo, sono più che sicuro del fatto che su questa storia calerà un provvidenziale quanto voluto silenzio.

Ora è andata bene.

Ma sinceramente mi dispiace che a patire le conseguenze di eventuali disgrazie siano sempre coloro che non c’entrano.

Meglio sarebbe se capitasse qualcosa ai lavativi che se ne fregano degli allarmi lanciati.

Non potendo assolutamente ed ovviamente contare sulla giustizia terrena:
Avremo questa grazia dalla Giustizia Divina?