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Di Vittorio Venditti

Irruzione Nel Ghetto E Manifestazione CGIL: ‘Sciogliere Partiti Estremisti’

A volte risulta anche difficile scrivere, specialmente quando si mischiano dittatura e democrazia, in una giornata che dovrebbe far riflettere soprattutto coloro che dimenticando troppo presto il patito, col dimostrare che non hanno capito, operano con medesimi sistemi, se non peggiori, nei confronti di chi è dovuto sottostare ai voleri revanscisti verso poteri sbagliati.

Stella Di David

settantotto anni fa, un normale sabato che se non ci fosse stata la guerra lo si sarebbe potuto tranquillamente annoverare fra i giorni appartenenti alle ottobrate romane, di buon mattino, divenne esiziale per molti di coloro che qualche giorno prima furono rapinati con la politica e criminale promessa di non aver torto un capello a seguire. L’avidità e la politica umana fecero il resto e dopo un lustro, buona parte del gruppo che si salvò da morte certa, pensando di far cosa gradita al proprio Dio, ritenne politicamente corretto stabilirsi in una terra d’altri, addossando spese et similia agli invasi e cacciati da casa propria in nome per l’appunto della religione e di un risarcimento, non richiesto però a chi si premurò di imporre il trattamento a base di gas e ‘gratificazioni equipollenti’ ai propri simili, non riconosciuti come tali. La storia poi ha spiegato che quando non la si può far scontare ai diretti responsabili, si trasferisce la pena verso chi è più debole, in modo da ottenere comunque soddisfazione, vedi il rapporto degli ebrei con i tedeschi, in nome dello ‘scurdammece o passato’ pur non essendo e Napule: paisà!

CGIL

Oggi stesso, si prova ad esorcizzare quanto accaduto otto giorni or sono, cercando di far passare il tutto per la replica di episodi non troppo dissimili che un secolo fa portarono all’inizio di un regime che di lì a meno di vent’anni avrebbe condotta docilmente l’Italia verso un abisso profondo e lugubre, in nome dell’ordine mancato. Stavolta è la stessa cosa, anzi, è peggio perché la Storia, ‘maestra di vita’, forse non è stata tale o comunque gli alunni sono stati ‘distratti’ da ciò che evidentemente si vuol coprire, vale a dire il baratro di una guerra moderna che si combatte a colpi di trasferimenti biblici di popolazioni, la cui unica pecca è quella di voler vivere e cercar di farlo al meglio, dopo esser state bersaglio di capricci, voleri di chi gestisce il potere supremo e si balocca con i burattini mediante giochi variabili a seconda dell’umore dei giocatori. Quest’azione di fondo non basta ai burattinai perché come accadde nel Paradiso terrestre, l’uomo si è accorto di esser nudo ed aprendo gli occhi sta sfidando chi ne tiene i fili e pretende di non lasciarli. Oggi, in nome di lotta all’inquinamento, alla fame nel mondo e per il progresso, si stanno rapinando le popolazioni occidentali, promettendo di non torcer loro un capello in futuro, anzi, per aggiustare meglio il tiro, si fa in modo che queste povere pecorelle, catechizzate a dovere su cambi di regole finora degne di Fede, (vedi il vaccino che se assunto non fa più bene a chi se lo inietta, ma a coloro che si avvicinano a chi ha elargito questo ‘estremo gesto d’amore’), diventino veri leoni, non solo da tastiera, pronti a sbranare le vittime sacrificali, opportunamente messe in campo e volutamente ignorate la scorsa settimana, una cinquantina di emeriti idioti, nati come cent’anni fa con quella caratura e vivi finché servono ai burattinai che diversamente avranno davvero filo da torcere da chi, ormai pienamente osservante, può e sa anche bene come eventualmente ribellarsi.

Cinghiale

Lo spopolamento che colpisce altre parti del ‘Bel Paese’, valendo per i bipedi di razza umana a Roma presenti e votanti, non vale per il grazioso animaletto mostrato in quest’ultimo ritratto. Tal popolazione di cinghiali è così numerosa che come si faceva per altre creature nei tempi antichi o ancora oggi presso culture considerate selvagge dai sapienti occidentali, va ritenuta importante e con semplicità, evitandone accuratamente lo sterminio pro banchetti luculliani, va assurta a simbolo di quella democrazia e progresso che ne vede la crescita ed il prosperare, al punto di fare, di quest’emblema, la perfetta emulazione anche per i romani, annoverati fra gli ‘animali razionali’. Dunque, se oggi è giornata di riflessione prima dell’esercizio del voto, riflettendo giustappunto e considerando la vera riuscita nella vita, non si può non tener conto di ciò, andando a votare per il futuro della ‘Città Eterna’. Perciò, sciogliendo una buona volta partiti estremisti e sia ‘democratica/mente’ permesso anche non:

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