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L’Infanzia Migrante Tra Realtà E Rappresentazione Letteraria (1861-1920)

Di Unione Lettori Italiani

Rita Frattolillo
L’infanzia migrante tra realtà e rappresentazione letteraria (1861-1920)
Cosmo Iannone editore – collana “Quaderni sulle migrazioni”
prefazione di Norberto Lombardi

 Le storie dei bambini provenienti dalla fascia appenninica “fittati” o “venduti” ai padroni come apprendisti dalle famiglie angustiate dalla miseria e finiti per le strade del mondo come strimpellatori, ammaestratori di animali, figurinai e spazzacamini ambulanti, già da qualche tempo hanno attirato l’attenzione degli studiosi di migrazioni. Anche il Molise è stato coinvolto nella “tratta” dei minori, e la sua fase più acuta, compresa tra il periodo unitario e i primi decenni del Novecento, è l’oggetto di questa ricerca.

Diversi gli interrogativi a cui si è cercato di dare risposta: quali le ragioni strutturali dell’emigrazione infantile molisana, e quale ne è stata, all’epoca, la percezione sulla stampa e nei vari strati della popolazione? Come hanno reagito le istituzioni locali, nazionali ed europee di fronte allo scandalo suscitato dal dilagare nelle strade dei piccoli vagabondi sfruttati o impegnati, al limite delle loro forze, in pericolosi lavori di fabbrica all’estero?

L’indagine si è quindi soffermata sull’ambiente familiare dei fanciulli, sulla condizione delle madri e sulla generale criticità della scuola. Nel frattempo, l’espatrio, lo sfruttamento lavorativo dei minori, i mille mestieri a cui erano costretti, trovavano posto nella letteratura, riempiendo le pagine di racconti, romanzi, opere teatrali e poemi destinati con intenti per lo più pedagogici e moraleggianti ai ragazzi borghesi.

In chiusura, uno sguardo attento alle matrici letterarie e alle motivazioni che hanno ispirato le opere italiane e straniere, tenendo presente l’infanzia migrante e sfruttata di ieri e di oggi.

Rita Frattolillo ha affiancato all’impegno di docente negli istituti superiori di Campobasso l’attività di giornalista pubblicista (dal 1988) e quella di ricercatrice nell’ambito dialettologico, in quello artistico e storico-letterario del Molise, svolgendo un’intensa attività di divulgatrice culturale.

Numerose le pubblicazioni, tra cui: il volume sulla pittrice e musicista Elena Ciamarra di cui ha curato per conto dell’Amministrazione Provinciale di Campobasso il coordinamento e la biografia (Arti Grafiche La Regione, 1996), il dizionario Molisani, milleuno profili e biografie (ed. Enne, 1998, con Barbara Bertolini), il volume Il tempo sospeso. Donne nella storia del Molise (Filopoli, 2007, con B. Bertolini), il saggio Donne nel Risorgimento Molisano (2010, n. 34, «Rivista storica del Sannio»), Lingua e dialetto a Montagano nel Sannio tra passato e presente (ed. Enne, 2003, con Michela D’Alessio, prefazione di Ugo Vignuzzi), Il dialetto di Campobasso (saggio, nel II vol. dell’opera collettanea in 3vv. Campobasso capoluogo del Molise, ed. Palladino, 2008, a cura di R. Lalli, N. Lombardi, G. Palmieri), Alle radici del dialetto di Riccia. Lingua e dialetto a confronto (saggio, in Lingua e dialetto a Riccia e nell’area del Fortore, ed. Trediciarchi, 2013). Nel 2017 ha dato alle stampe (ed. Gedi) il romanzo Le ali del ritorno.

L’autrice dialoga con Francesca Carnevale, bibliotecaria presso la Biblioteca di Ateneo-Università degli studi del Molise.

mercoledì 20 ottobre ore 18  – Circolo Sannitico P.zza G.Pepe  Campobasso
(ingresso solo con green pass e mascherina)