Di Giovanni Carugno
Ingegneria Biomedica, Health 4.0, il ruolo della tecnologia nelle 4 P della medicina moderna: Precisione, Personalizzazione, Prevenzione e Partecipazione.
Paolo A. Netti, Direttore del Center for Advanced Biomaterials for Healthcare – Istituto Italiano di Tecnologia, domani alle ore 11.00, Aula Magna di Ateneo, Campus universitario Vazzieri, Via Francesco De Sanctis, Campobasso.
Quest’anno accademico vede, tra le nuove proposte didattiche del nostro Ateneo, la laurea magistrale in Ingegneria Biomedica che rappresenta non solo un’importante opportunità e la naturale continuazione della filiera formativa triennale di ingegneria medica, ma anche un’ulteriore testimonianza del continuo impegno dell’Università degli Studi del Molise nello stare al passo coi tempi, offrendo ai propri studenti percorsi didattici e competenze innovativi che soddisfino le loro aspirazioni, coniugando e favorendo prospettive, aspettative e opportunità. Ed è anche questo il quadro in cui si inserisce il seminario di domani dal titolo “Health 4.0 – Precisione, Personalizzazione, Prevenzione e Partecipazione – il ruolo della tecnologia nelle 4 P della medicina moderna”, tenuto da un relatore di spicco: il Prof. Paolo A. Netti dell’Università di Napoli “Federico II”, tra le personalità più note nella comunità scientifica internazionale per aver contribuito ad arricchire e ampliare il concetto moderno di biomateriale e aver esteso i confini dell’applicazione a settori sempre più ampi delle aree biomedicali.
Si discuterà di medicina personalizzata e di precisione che rappresentano, oggi più che mai, i nuovi cardini e paradigmi attraverso i quali si stanno concretizzando i maggiori cambiamenti nella pratica medica e nelle industrie sanitarie. Approcci di prognosi e diagnosi e strategie terapeutiche precise che stanno trasformando gli interventi medici “su misura” e adattati allo stato individuale del paziente. Per compiere questa rivoluzione, le tecnologie giocheranno indubbiamente un ruolo determinante, ma la sua effettiva attuazione richiede una strettissima collaborazione tra clinici e tecnologi. L’ingegneria biomedica all’UniMol con il seminario di domani, intende proprio riaffermare questa consapevolezza.
Come detto sopra, Paolo A. Netti è il coordinatore del Center for Advanced Biomaterials for Health Care IIT CRIB e presidente del corso di laurea magistrale in Industrial Bioengineering presso l’Università di Napoli “Federico II”. I suoi interessi scientifici sono nel campo dei biomateriali per la salute dell’uomo, per la rigenerazione dei tessuti e l’ingegneria dei tessuti, per la nanomedicina in terapia e diagnostica e per la sensoristica avanzata. Noto nella comunità scientifica internazionale per aver contribuito ad arricchire e ampliare il concetto moderno di biomateriale e aver esteso i confini dell’applicazione a settori sempre più ampi delle aree biomedicali, il suo lavoro di ricerca si concentra sul chiarire il complesso gioco tra le proprietà dei materiali e le entità biologiche.
È stato co-fondatore e direttore del Centro Interdipartimentale di Ricerca Interdipartimentale sui Biomateriali (CRIB) della Federico II dal 2004 al 2010; ha fondato e presiede il corso di Laurea Magistrale in Industrial Bioengineering dal 2015; Dirige dal 2010 il Centre for Advanced Biomaterials for Health Care (IIT@CRIB) della Fondazione Istituto Italiano di Tecnologia; nel 2008 è stato componente della sezione scientifica della commissione europea per la definizione dei percorsi di sviluppo di nuove piattaforme sui biomateriali (VII programma quadro); promotore di un programma che ha portato alla creazione di una rete nazionale di laboratori per l’ingegneria dei tessuti (FIRB-TISSUENET), dal 2009 èmembro del comitato valutazione advanced grants dell’European Research Council (ERC) e dal 2015 presiede il panel PE5 dello stesso ente; nominato dal Ministro dell’Università e della Ricerca scientifica nel pannello degli esperti per la scrittura del piano scientifico nazionale (PNR) 2021-2027, ha pubblicato oltre 400 lavori scientifici accumulando oltre 18000 citazioni, oltre 30 capitoli di libri, e depositando oltre 30 brevetti.
Nel 2007 è stato insignito, per meriti scientifici, del titolo di Commendatore della Repubblica.