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BASKET FEMMINILE, EUROCUP. LA MOLISANA MAGNOLIA: ALTRA MEMORABILE PAGINA DI STORIA

Di Vincenzo Ciccone
(Foto), Di Maurizio Silla

CON LUGO IL PRIMO EXPLOIT

Parks, Chagas e Premasunac trascinano i #fioridacciaio, che hanno ottime risposte anche dalle giovani Quiñonez ed Egwoh
Sabatelli: «Queste ragazze non hanno mai mollato». Giovedì sera il ritorno in Galizia: in palio un biglietto per la poule I

LA MOLISANA MAGNOLIA CAMPOBASSO 65
DURAN MAQUINARIA ENSINO LUGO 64
(14-10, 24-16; 40-44)
CAMPOBASSO: Trimboli 2 (1/4), Chagas 11 (3/7, 0/3), Parks 18 (5/8, 1/4), Nicolodi (0/1, 0/1), Premasunac 9 (3/7); Quiñonez 17 (5/9, 1/2), Togliani 6 (1/4, 1/4), Egwoh 2 (1/3), Amatori. Ne: Trozzola, Šrot, Del Bosco. All.: Sabatelli.
LUGO: Orsili 9 (2/3, 1/2), Martinez 15 (3/9, 3/4), Oma 3 (1/2, 0/2), Bahí Blanquera 10 (2/3, 2/2), White 6 (3/11, 0/2); Lizarazu Herrera 3 (0/1, 1/3), Van den Edel 8 (3/3, 0/2), Silva 10 (5/8), Erauncelamurguil (0/2, 0/1), Aliaga Romero (0/1, 0/1).
ARBITRI: Sentürk (Turchia), Tetik (Turchia), Lapanović (Slovenia).
NOTE: spettatori presenti 280. Tiri liberi: Campobasso 18/23; Lugo 5/10. Rimbalzi: Campobasso 29 (Premasunac ed Egwoh 5); Lugo 44 (Silva 9). Assist: Campobasso 11 (Premasunac 3); Lugo 18 (Orsili 5). Progressione punteggio: 9-6 (5’), 22-12 (15’), 30-33 (25’), 51-54 (35’). Massimo vantaggio: Campobasso 11 (23-12); Lugo 6 (33-39).

Una gioia infinita, assordante, condivisa – nella circostanza – con tutti i propri supporter che hanno incitato le proprie beniamine, nello scenario dell’Arena, dalla palla a due sino all’assordante finale all’insegna della tarantella campuasciana. La Molisana Magnolia Campobasso centra il primo successo continentale della sua giovanissima storia e lo fa superando di una lunghezza (65-64) un Lugo che ci mette tanta determinazione e concretezza, risale la china anche dal -12, ma sul finale si arrende ai colpi di un team che manda tre elementi in doppia cifra (Parks top scorer a quota 18), mette in copertina il talento della quindicenne Quiñonez, la freddezza ai liberi di Chagas e sotto le plance fa emergere la concretezza di Premasunac ed Egwoh.

La pressione difensiva di Quiñonez e Togliani

DIFESE IN VISTA Complice la tensione, ma anche le difese serrate, nel primo quarto le due squadre iniziano con le polveri bagnate, anche se sono sempre le magnolie ad avere l’inerzia con due possessi di margine alla chiusura del periodo.

TENTATIVO DI FUGA Nel secondo periodo le magnolie provano la fuga, arrivando a prendere anche undici punti di margine sul 23-12, salvo vedere le proprie avversarie arrivare a mettere la testa avanti.

QUARTO INDIGESTO Il terzo periodo è un po’ indigesto per le rossoblù che subiscono subito un break di Lugo che si riporta sotto, impatta e poi sorpassa. Parks e Quiñonez provano a riavvicinare le magnolie, ma Lugo mantiene la testa avanti sul finale (40-44).

Parks mostra i muscoli

SORPASSO DA APPLAUSI Le campobassane però non si scompongono e nell’ultimo quarto, reggono bene ai tentativi di strappo delle ospiti. La tripla di Togliani ed un altro canestro della giocatrice virgiliana ridanno ulteriore smalto ai #fioridacciaio che con i tre tiri liberi realizzati da Chagas, infilano il sorpasso e brindano al loro primo, storico, successo in una rassegna continentale.

PER LA STORIA, CON LA STORIA In sala stampa, nel novero della conferenza stampa di fine gara, coach Mimmo Sabatelli non può non sottolineare la sua soddisfazione per il risultato.

«Le ragazze – discetta – hanno messo in campo grande determinazione e forza d’animo e sono state sempre all’interno della partita, prendendosi questo successo che ci dà ulteriore entusiasmo».

Particolarmente sul pezzo la lunga croata Nina Premasunac. «Abbiamo un piccolo margine da difendere. Andremo in Spagna – sentenzia – restando coi piedi ben piantati per terra pronte ad un’ulteriore battaglia».

La vetta – per i #fioridacciaio – è ancora lontana dall’essere vista, ma una prima bandierina è stata piantata e nella giovanissima storia di una società nata da un sogno, la volontà di fare un’ulteriore incantevole sogno c’è un po’ in tutte le componenti, dalla dirigenza al pubblico passando per lo staff tecnico, tutti capaci di vivere un 23 settembre carico di sorrisi, che resterà a lungo nei loro ricordi e nel cuore di ognuno.

Del resto, giovedì in Galizia, c’è un altro bivio sostanzioso: quello cioè che porterebbe a staccare un ulteriore storico biglietto, stavolta per il gruppo I di prima fase.