Di Vittorio Venditti
(Foto), Di Salvatore Di Maria E Marco Frosali
Col Risvolto Comico Finale
Il ‘Muinicipio’ di Gambatesa, si sa, serve solo ad esigere tasse per dare Servizi Migliori a chi ‘partecipa’, quindi non a tutta la cittadinanza che paga. Con quanto di seguito rendicontato, per quest’anno se Dio vuole il salasso dovrebbe esser terminato. Peggio è poi, quando la deriva ecologista di chi dice di governare il borgo da sogno, si estrinseca come nel breve rapporto vissuto e di conseguenza redatto di prima mano che viene proposto a seguire. Chi scrive, ha la fortuna di vivere in una famiglia che lavora per campare, ma spesso dà l’impressione di campare per lavorare, visti i risultati sotto gli occhi di chi vuol vedere, obiettivi raggiunti senza rubare niente a nessuno.
La ‘clemenza’ di un oggetto divenuto essenziale da qualche anno in buona parte del paese, (a casa del vostro articolista non si usa più come descritto in questo link), non dice tutta la verità su quanto vi accade dietro, sì, dietro ai gambatesani che devono guardarsi il didietro giustappunto per evitare ulteriori penetrazioni. Chi scrive lo sa e lo dichiara, mostrando quanto ad esempio avvenuto per il pagamento della TARI, onorato negli ultimi due anni e mostrato senza ritegno con anche la chiosa finale, davvero esilarante.
Su due abitazioni di proprietà dei genitori del vostro cronista, il responso è questo:
Casa 1: se nel duemilaventi il proprietario dell’abitazione principale ha sborsata per l’intero anno la cifra di duecentodiciotto euro, i trecentosessantacinque giorni successivi, per altro ancora da fruire, hanno imposta la spendita di duecentoventidue monete coniate dalle zecche di Stati che fanno riferimento al nome del vecchio continente per antonomasia, quindi si parla di un aggravio di quattro euro che non sarebbe nulla se non si fosse verificata nel frattempo la breve corrispondenza fra chi ha chiesto conto dell’ecologismo dei locali politicanti mostrando una novità che nel nord, dove si apre normalmente la chiusura lampo dell’italico ‘Stivale’, è considerata da anni una barzelletta, (qui per rileggere quanto accaduto ad inizio anno a chi si rifiuta di ‘Partecipare’), risultato che più passa il tempo, più cotanto ribelle considera il vero investimento politico per la vita sua e di chi lo vuol seguire. Quanto appena detto anche in considerazione del fatto che mai, chiunque al potere presso la locale mangiatoia, nel rispetto e l’uguaglianza fra i compaesani, ha pensata e men che meno attuata ogni forma di pulizia o sgombero neve presso il vicolo di residenza di chi vi sta ancora una volta tediando col presentare problemi che sono a carico di chiunque viva nel centro storico di Gambatesa, ‘partecipanti’ o ruffiani tout court esclusi.
Sperando che i settanta euro indebitamente incassati,, pardon: normalmente riscossi da chi predica bene e razzola peggio di chi ruba perché non ha dignità, pur avendo fame e mostrandola al mondo, servano a questi pezzenti per l’acquisto delle migliori medicine in grado di tenerli il più a lungo possibile in agonia, lasciando a chi osserva la soddisfazione di vedere quei soggetti strepitare nel fuoco di Sant’Antonio che dovrà coglierli nel meglio della loro felicità, ecco la riprova di quanto appena descritto, in riferimento ad una casa ove risiede per ragioni burocratiche una componente della famiglia in mostra oggi, abitazione normalmente vuota perché in buona sostanza non del tutto agibile secondo le moderne esigenze di chi sa accontentarsi di poco.
Casa 2: Se lo scorso anno quel luogo ha generato un esborso TARI di centododici euro, per il corrente periodo solare si è trattato di spendere centoquattordici sostituti della vecchia Lira. Ogni commento è superfluo.
Risvolto Comico. – E’ accaduto presso il locale ufficio postale, il giorno successivo all’arrivo dei modelli precompilati per il pagamento in tema. Siccome la famiglia di chi scrive usa recuperare il danaro sprecato per servizi normalmente poi non ricevuti, lavorando e togliendosi certe incombenze prima possibile per non averne il pensiero, Il titolare di una delle due case oggi sotto il focus, ha pensato bene di andare a pagare tutto e subito. L’impiegata quel giorno a lavoro presso l’ufficio postale di Gambatesa però, pretendeva di non assolvere al pagamento di quanto proposto, adducendo che la scadenza era il sedici settembre… Intelligenti Pauca…
Per chiudere dunque. Oggi i cosiddetti ‘ambientalisti’, (spesso ospitati col loro Dire anche su questa testata, proprio per poterne leggere le idee e discuterne la validità secondo le proprie controdeduzioni), con la scusa dei cambiamenti climatici e corbellerie simili, raccontano del doversi adeguare e regolarsi su consumi e quanto d’indotto. Chi scrive, vista l’esperienza patita, ha capito che tutto è relativo, che i rifiuti sono tali e vanno trattati come e non meglio di chi li gestisce a tutti i livelli e che non bisogna avere remore a smaltirli come più si ritenga personalmente soddisfacente, atteso che ogni chiacchiera in tema sia di facciata e non valga per lo sviluppo armonico della vita collettiva. Forse aveva ragione Lorenzo de’ Medici che da buon Magnifico, nella Poesia ‘Trionfo di Bacco e Arianna’ scrisse: “Chi vuol esser lieto, sia: di doman non c’è certezza.”
Qualcuno Riesce A Dargli Torto?