Di Vittorio Venditti
Chi Scrive, Non Ha Paura!!!
Tornando sull’argomento “nuova segnaletica a Gambatesa”, C’è da registrare che a volte, quanto dice un pazzo non è da considerarsi cosa da pazzi.
Tant’è, che i pazzi vanno generalmente lasciati in pace perché, magari con il loro “dire”, potrebbero diventare Pericolosi…
Sai bene che per una serie di ragioni di cui ti parlerò a tempo debito, tengo sotto controllo il modus operandi utilizzato a Gambatesa in particolare, ma nel resto del mondo in generale, da chi, dopo aver legiferato, pensa di trovare l’antidoto al proprio “lavoro”, siero che ovviamente è riservato a sè ed ai propri “amici”.
Non si dice:
“Fatta la Legge, trovato l’inganno”?
Quanto proposto da questo proverbio, da chi è onesto, è ritenuto deprecabile.
Peggio se poi, quanto espresso dal proverbio di cui sopra, è fatto “Legge”, da chi dovrebbe rispettare in primis la propria Creatura.
Come scritto lo scorso trenta dicembre, sarà mia cura presentare le foto di quanto mal fatto, in merito al rispetto di certe leggi, imposte a guisa di dictat da lager, poi opportunamente, anzi, opportunisticamente modificate sul campo.
Per inciso:
A seguito di quanto esposto in foto l’altro ieri, stando a quanto ufficiosamente dichiarato dal momentaneo fotografo, sarebbe il caso di non insistere nel pubblicare foto simili, visto che, sempre a suo dire, a seguito di tale pubblicazione, il Nostro sia stato fatto oggetto d’interesse da parte della locale stazione dei carabinieri.
Dal canto mio, e non me ne voglia la persona in questione, ritengo che i carabinieri non si sianopermessi, ne si permetterebbero mai di abbassarsi al grado di potenziali agenti preposti all’intimidazione di chi che sia.
Dovesse per assurdo esser vero?
Che ci provino con me!!!
Quanto già a suo tempo scritto su questo inutile sito, sarà da considerarsi una bazzecola, rispetto a ciò che scriverò e metterò in visione pubblica.
Si Sappia:
Io, non essendo un politico ne un politicante, più che minacciare, Prometto e mantengo.
Di conseguenza:
Certe forme di ridicola mafia, al cospetto di quanto già ho patito, mi fanno un baffo a tortiglione.
Per capirci, visto che si parla e si sparla dell’unità d’Italia, non vorrei cominciare a girare per Gambatesa, con i baffi alla Vittorio Emanuele II…
Ciò, ammesso che sia vero quanto proposto in quel che ritengo una scusa, addotta da parte di chi, se normalmente si presenta spavaldo, dentro di sè nasconde l’uomo che se la fa sotto per la paura, o per malcelate forme di opportunismo; Insomma: Il Vero Italiano!
Ma tornando al tema:
Ormai da quasi due mesi abbiamo l’onore di sottostare ad una legge che non ha nulla da invidiare a quelle leggi ferree proposte nei primi anni del tanto vituperato Ventennio.
Stiamo cominciando a godere, (proprio per la nostra italianità), anche delle relative “elasticizzazioni”.
Vista la premessa, è normale poter vedere, ad esempio, automobili parcheggiate in bella vista in piazza municipio.
Ma perché me la prendo tanto?
Sò che le cose vanno così da una vita e ancora insisto a non farmene una ragione?
Ma allora sono davvero l’idiota dipinto da qualche gambatesano frustrato per tutta una serie di motivi?
Non sono ne idiota, ne stupido.
Sono solo molto paziente ed in vena di divertirmi alle spalle di chi, pur non contando niente si ritiene Dio in terra.
Non parlo solo del Sindaco, o di coloro che, volenti o nolenti, devono servirlo presso il proprio Castello, (pardon: Municipio).
mi riferisco anche a sedicenti “elettori”, di opposizione che, dopo aver fatto il bello ed il cattivo tempo, tentano di rifarsi un manto di verginità, alla stessa stregua di quanto imposto alle schiave-bambine tai, per soddisfare la suina volontà di sesso di certo turistame occidentale.
Parlo, dopo aver ricevuto anche l’insulto di individualismo, berlusconismo ed egoismo, sputatomi in faccia da chi, proprio per il volersi interessare “non dei fatti propri”, si è candidato alle elezioni municipali, (non quelle ultime), è stato eletto, per poi essere assunto a tempo indeterminato proprio presso il municipio.
Alla faccia dell’onestà!
Già! ma quanto detto riguardava la persona in questione, non chi scrive! perciò, a dire di costui, più che legittimo!
Meno legittimo, anzi estremamente deprecabile, a detta del Nostro, è quanto da me fatto per proteggere gli affari, miei e della mia famiglia, utilizzando esclusivamente quanto di economicamente proprio, senza chiedere nulla a nessuno e soprattutto evitando accuratamente di scendere a compromessi con gente che tutto è, tranne che superiore, come dice di essere.
A questo “elettore” dico due cose:
1°: che l’invidia non paga;
2°: che i comunisti sono uomini piccoli piccoli; se non possono vincere sparano e la chiamano rivoluzione; se non possono sparare insultano e la chiamano satira.
Visto che mi ci trovo, se è vero quanto scritto da Gatien De Courtilz De Sandras,
“L’arte della politica: il segreto di fare i propri affari e di impedire agli altri di fare i loro”,
Mi spieghi, mettendomi a disposizione la tua intelligenza, perché, avendone la possibilità non dovrei approfittarne?
Forse mi si vorrebbe far credere che gli altri non fanno lo stesso?
Ma davvero si pensa di poter fare il bello ed il cattivo tempo perché si è superiori?
Mai a nessuno, di questi poveracci, è balenata l’idea che se gli si permette di agire, potrebbe anche essere esclusivamente per una magnanima forma di tolleranza?
Scusa se mi sono permesso di esporre un caso personale, ma era necessario.
D’altra parte, come disse Joseph Paul Goebbels in uno dei suoi trattati di propaganda, “Per trasformare una bugia in Verità, basta ripeterla dieci, cento, mille volte”, perciò, parafrasando un grande umorista, oltreché uno dei più importanti e capaci politici della cosiddetta prima repubblica, Giulio Andreotti, “preferisco mettere le mani avanti”.
Torniamo però alla segnaletica.
All’inizio, ricorderai che si era quasi paventata la fucilazione sul posto, per chiunque avesse trasgredite le ferree regole, imposte per riordinare il caotico traffico gambatesano.
Da qui, come per altro da me previsto, si è passati alla tolleranza, per cui, e non si sà bene perché, pare che certe ferree norme siano bypassabili di notte, dalle venti alle otto.
Mi viene spontanea una cattivissima considerazione:
Sarà, che a quelle ore, i parcheggi vietati normalmente non siano più necessari alle auto correntemente autorizzate?
Ma poi, quanto autorizzate?
Normalmente, se un’auto è autorizzata, lo dev’essere a tutti gli effetti e per tutti gli effetti.
Per essere più chiaro:
Se io ho diritto al tesserino di autorizzazione al parcheggio riservato agl’invalidi.
1°: devo essere invalido;
2°: devo tenere il tesserino con me, utilizzandolo esclusivamente in mia presenza;
3°: devo parcheggiare esclusivamente nel parcheggio riservato agl’invalidi;
4°: se non trovo parcheggio riservato, devo pagare il regolare parcheggio, non potendo comunque esporre il tesserino in oggetto.
Ci sarebbe poi un quinto punto, basato però esclusivamente sul grado di Civiltà e di Buona Educazione, in possesso dell’invalido in questione.
Questa forma di rispetto per il Prossimo, vorrebbe che in caso di conosciuta ed acclarata maggior gravità di deficit riscontrata in un altro automobilista concorrente nell’acquisizione del parcheggio, chi è meno handicappato ceda l’eventuale unico posto-macchina, a costo di trovare parcheggio a pagamento.
Ma siamo in Italia, nò? Quindi: chi lo farebbe?
A Gambatesa poi, si è potuto raggiungere quanto esattamente agli antipodi, parlando di civiltà e rispetto per il Prossimo.
Da un rapporto de “Il segreto di pulcinella”, trasmesso nei giorni scorsi, sembrerebbe che in corso Roma, un Invalido, sicuramente uno scostumato, trovando occupato il posto-macchina riservato agl’invalidi, sito proprio in quel tratto di strada, si sia permessa la licenza di parcheggiare sulle strisce pedonali immediatamente adiacenti al parcheggio conteso, quasi appoggiando il paraurti della propria auto a quello della macchina momentaneamente parcheggiata là dove non avrebbe dovuto essere.
Ciò, all’unico scopo di mettere in difficoltà il proprietario di quest’ultima auto, forse per sola ripicca.
Ecco quali possono essere i risultati di simili imposizioni:
Si fa credere che a Gambatesa siano normali spaventosi ingorghi, tanto da creare leggi per regolamentarne il diluire, ed a crederci, sono prima di tutto, o forse solo, certi stupidi, guardacaso residenti proprio a Gambatesa.
Ecco pertanto, dimostrata la machiavellica teoria, secondo cui, “Governare è far credere”; ottimo governo, nò?
Mi domando e ti domando:
1°: chi glie lo spiega a quest’invalido-maleducato che i parcheggi destinati a questa categoria non sono ne personali ne personalizzabili?
2°: chi spiega a quest'”assetato di giustizia” che per ottenere la Stessa, non è legittimo compiere altri reati?
Ma dopo tutto:
Perché, se si desidera mettere ordine in una materia lo si fa solo a chiacchiere e non con fatti tangibili?
In altre parole:
Dov’era e dov’é la polizia municipale, quando si verificano simili puerili stupidità?
Perché non si è fatto nulla, (ad esempio una significativa ed esemplare multa anche al cittadino invalido-maleducato), per far comprendere anche a costui che le leggi valgono davvero per tutti allo stesso modo?
…Come mi piace scantonare!!!…
Tornando a bomba.
Tutto ciò, come appena detto, in un paese che si dice civile, dovrebbe valere per tutti, innanzitutto per chi si prefigge di regolamentare certe norme, anche là dove non ce ne sarebbe bisogno.
Per questo, accade di vedere parcheggiate dove non si potrebbe, automobili che non hanno alcuna autorizzazione a vista.
Mi è capitato già in diversi casi, di sentire che di fronte al municipio, viene regolarmente parcheggiata la macchina privata del nostro Sindaco, ma non mi risulta alcuna esposizione di valido contrassegno su questa macchina.
ciò vale alla stessa stregua, per automobili da tutti conosciute come appartenenti ad enti, che per i motivi più vari e sicuramente più validi si vedono momentaneamente parcheggiate là dove sarebbe “severamente vietato”.
In tutto questo bailamme, l’unica cosa che ritengo validamente bypassata, è la cronica presenza del furgoncino di Pasquale Di Mauro, presente sotto il supporto di via San Nicola, non per sfregio alle Istituzioni, ma per dare a Pasquale stesso la possibilità di fare il proprio lavoro, che nello specifico prevede, fra le altre cose, il dover scaricare la merce utile al rifornimento del proprio negozio.
In definitiva:
Come dimostrato, non c’è bisogno della Zingara per indovinare il futuro, così, come non c’è bisogno di foto, per presentare quanto normalmente accade.
Ciò, per dire:
1°: che non c’è da aver paura di nessuno, (soprattutto di carabinieri, dipinti da qualcuno come mostri spaventapasseri), per dimostrare quanto accade;
2°: che, se mai ce ne fosse bisogno, le foto in questione sono già state scattate ed inviate fuori territorio, in attesa di essere pubblicate qualora a questa stupida forma di repressione non venga posta la giusta inesorabile fine.
Ed Io, Questo Sindaco l’ho Votato!!!