Di Vittorio Venditti
Per Qualche Centesimo In Più
Continuando il discorso di ieri, oggi si arriva al parcheggio che le buone intenzioni di pochi hanno trasformato nell’altare della furbizia di molti. Alzi la mano chi almeno una volta, in maniera superficiale, ma efficace, non ha posteggiata la propria auto in un parcheggio riservato ai disabili, tanto: “è per poco!”, dimenticando che in quel momento sarebbe potuto arrivare chi per volontà di tutti coloro che contribuiscono al bene altrui, avrebbe diritto a quel posto-macchina.
Nonostante gli sforzi fatti anche negli ultimi decreti del governo, nulla è ancora chiaro in tema e se si aggiunge che esiste anche chi per protesta e repulsione derivanti dal profondo odio ed incommensurabile disprezzo verso soggetti che non meritano rispetto alcuno, si rifiuta di farsi rinnovare il tesserino che darebbe tal diritto, in attesa che cambi chi appone la firma e la vidimazione a tal documento, diventa chiaro che si preferisce pagare il contributo per la sosta, facendo per altro la figura di chi rispetta comunque la cittadinanza tutta, anziché portare con sé un fardello che per altro è difficilmente tascabile e che per questo diventa spesso un handicap anche per chi già di suo ha deficit.
Al Di Là Di Tutto, Ecco La Meritata Maledizione:
Se Occupi Quei Parcheggi, Siano Tuoi Anche I Problemi Da Tali Luoghi Alleviati.