Di Mario Ricca
Ce Le Hai Cantate!
Il parassitismo rosso, da sempre marchio di fabbrica mancino, è stato strepitosamente colpito nel proprio punto nevralgico da 2 interventi che nelle ultime ore, mi hanno fatto plaudire a chi li ha espettorati.
Parlo di quanto detto a Verona da Matteo Renzi, “bisogna uscire dalla subalternità di una generazione, quella del 68, che si dipinge come la meglio gioventù, l’unica capace di coltivare ideali” E quanto affermato da Mario Monti, Statuto Lavoro, affondo di Monti. Il premier: “Ha creato meno occupazione”. Camusso: “Monti non ha idee sulla crescita” – Affaritaliani.it che avendo colpito nel segno, ha scatenato l’ira dei chiamati in causa, se non unici colpevoli, perlomeno corresponsabili del declino di questo Paese:
i sindacati.
Su una cosa non concordo con il Premier, quando parla della nobiltà nelle intenzioni di chi ha partorito lo statuto dei lavoratori.
Ritengo che lo statuto medesimo, sia stato appositamente concepito come arma di ricatto nelle mani dei sindacati, aziende che per il loro potere non hanno niente da invidiare alla MAFIA anzi, il consenso che questi mangiapane a tradimento hanno dalla società detta civile, li rende a mio parere più subdoli e pericolosi oltre a cospargerli di ipocrisia.
Una categoria quella di chi lavora, non tutelata dall’arma di ricatto di cui sopra, che è a totale vantaggio di ribelli sfaticati e parassiti, massimo bacino d’utenza del sindacame, (specialmente quella parte capeggiata dalla comandante Susanna tutta canna), interessato il più delle volte a fare da ago della bilancia tra aziende e dipendenti, in modo da ottenere favori e privilegi dai primi potendo raccattare tessere tra i secondi.