Di Vittorio Venditti
(Foto), Di Marco Frosali E Prese Da Internet Da Antonio Venditti E Stefano Venditti
Consuntivo Di Fine Feste
Finalmente ci siamo: non è che qualcuno se ne sia accorto, ma a Gambatesa le feste sono finite e quindi è giusto trarne un consuntivo. Oggi, dal punto di vista di chi scrive, verrà comparato quanto si è guadagnato dalle uscite quasi forzate in un paese come Gambatesa durante il periodo di festa appena trascorso, confrontando il tutto con la spesa in termini di danaro, necessaria a raggiungere lo scopo.
Prima però, va esplicitata qualcosa che si pensava di lasciare sotto traccia. Stando ai detrattori, pare che giri voce che “Anche l’ultimo dei suoi amici lo ha abbandonato!”, il tutto ovviamente senza conoscere i retroscena di tal azione, vera, ma accaduta esattamente al contrario perché a tutto c’è un limite e se si accetta il compromesso di far finta di niente, certe azioni che tutto sono, fuorché d’amicizia, a lungo andare spiegano inequivocabilmente che forse è meglio guardarsi attorno e cercare di farsi amica gente che conta al posto di chi, trattato con i guanti bianchi, ha dimostrato di essere solo zavorra con l’aggravante del più bieco parassitismo.
Detto questo, è necessario ribadire che se si esce in giro per il paese, l’unica realtà che vige da sempre è stata ed è quella che vede chi azzarda tal diversivo, uscire giustappunto di casa e se non per andare a far spesa nei pochi esercizi commerciali che ancora resistono in loco o recarsi in chiesa, ovvero al cimitero per far visita ai morti, se non per scappare dal borgo da sogno, magari per andare a guadagnarsi da vivere e poi approvvigionarsi di ciò che è utile per la vita, spendendo però meno della metà di quanto necessita per ottenere risultati anche inferiori a Gambatesa perché la scelta d’acquisto è di gran lunga più limitata, chi azzarda tal diversivo lo fa per finire inesorabilmente nei bar locali, unica vera fonte di relativo guadagno per trecentosessantacinque giorni l’anno, quasi H24, a favore dei gestori di tali attività.
A questo punto e visto che come detto, persi un paio di amici se ne possono trovare in progressione geometrica anche in un deserto come Gambatesa, (al di fuori c’è tutto un mondo, ma non diciamolo ai locali dormienti perché potrebbero risvegliarsi ed incupirsi, pensando a come farla scontare a chi scopre tali ‘nudità’ da Paradiso Terrestre), sarà il caso di rendicontare come chi scrive ha subito il necessario, ma sinceramente evitabile danno che dal tredici di agosto al successivo diciotto ha visto sì, le uscite per tre volte al giorno del vostro cronista, ha permesso allo Stesso di stringere nuove amicizie, per altro già attive, ma all’atto pratico, tolto il bere birra ed aperitivi vari, non ha dato a Questo più di quanto lo Stesso avrebbe ed ha avuto in termini di socializzazione e comunicazioni interpersonali, stando in casa o lasciando periodicamente Gambatesa per altri lidi, non necessariamente in maniera fisica.
La spesa totale, in termini di danaro, è stata di novantacinque euro, dai quali però vanno decurtati i venti euro spesi presso il buon Gigino, (qui per ricordare l’evento riproposto comunque in foto), tradizione che il quindici di agosto vede il sottoscritto offrire ai suoi amici il ‘musso’, come ricambio per gli auguri di buon onomastico che gli Stessi fanno a chi si chiama Vittorio, in nome ed onore della Madonna della Vittoria.
Insomma: settantacinque euro in cinque giorni, vale a dire una media di quindici euro giornalieri per uscire di casa e sedersi, (per fortuna fuori, per sfortuna infestati da zanzare e tutta quella serie di insetti dei quali normalmente si discetta su queste pagine come satira a ciò che viene definita ‘Disinfestazione a Gambatesa’), davanti a luoghi poveri, sterili e sempre gli stessi, posti che quasi snobbano chi li visita, dove alla fine della fiera, alla presenza di gente spesso ai limiti dell’ignoranza politicamente accettabile anche in democrazia, si fa ciò che normalmente, ma a prezzi assai inferiori, può avvenire a casa propria, (per un paio di birre fresche a cadenza giornaliera, si spendono al massimo settanta centesimi nel complesso), comunque quasi nell’anonimato più tale, posto che tolti i pochi, veri amici secondo i dettami di ciceroniana memoria, il resto di chi passava, o è nemico giurato, oppure proveniente da luoghi da dove chi arriva lo fa in squadra chiusa in sé stessa, al massimo aperta a coloro che foraggiano cotanti visitatori.
Viva Lo Stare A Casa?