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“Sovversivi: Non Terroristi!”

Di Vittorio Venditti

Pene Ridotte Per “Inesperienza”

Quando io dico che Siamo Proprio In Italia, mica ho torto!
Per assurgere al rango di Terroristi, i poco di buono condannati e parzialmente perdonati dalla Corte Feriale Penale Di Cassazione, (non scherzo: quella sezione della Corte di cassazione si definisce proprio così), avrebbero dovuto uccidere il Professor Ichino?

Come si evince da quest’articolo, AGI.it – Nuove BR: Cassazione, “non fu terrorismo, si’ a riduzione pene”, sembrerebbe proprio di sì.

Allora mi domando:

Ma la Sezione Feriale Penale della Corte di Cassazione, ha mandata in ferie l’intelligenza, o la sentenza di cui tratta lo scritto testè riportato è parte di quel disegno perverso portato avanti dal “Solerte magistrato” di ogni ordine e grado, disegno secondo il quale la gente, a lungo andare, deve ingegnarsi a risolvere direttamente e senza ulteriori spese i problemi di controversia con il Prossimo, ottenendo rapida ed inesorabile Giustizia?

Bene ha fatto il Professor Ichino a chiedersi cosa bisognasse inventarsi per essere considerato terrorista.

Che faranno ora questi Soloni:
Riabiliteranno anche la figura del povero Cesare Battisti?
(Non parlo di quello morto durante la grande guerra, ma di quello vivo, che si crogiola al sole del Brasile!).

Vuoi vedere che alla fine verrà condannato Aldo Moro per aver dato fastidio durante i suoi ultimi cinquantacinque giorni di vita, a coloro che dovevano farlo morire per volere dell’allora amministrazione statunitense, gelosa dei nuovi rapporti che il Nostro, stava intessendo con il partito comunista per il bene dell’Italia, ma che andando al di là del “lecito”, toccavano anche la vituperata Unione Sovietica?

Secondo la Cassazione, (penso io che sono un pazzo), Pietro Ichino si sarebbe dovuto immolare, alla stessa stregua di Biagi e D’Antona, in maniera tale da offrire in pasto alla politica italiettana, un parente da integrare nel parlamento, com’è accaduto per D’Antona per l’appunto o per Calipari, le cui mogli, per consolarsi, ora sono parlamentari, mentre i Nostri, sono allegramente Martiri del e per lo Stato.

No, ha fatto bene il Professor e Senatore (PD) Pietro Ichino a pensare al proverbio che un mio amico carabiniere periodicamente mi ricorda:

“Meglio uno schifo di processo che un funerale di Stato”.

Quant’è vero!

Meglio trovarsi di fronte a mangiapane a tradimento che ti vendono per pochi soldi e guadagnarci la fama come chi, alla faccia nostra, vive da Re, coccolato e riverito, anziché ricevere una montagna di fiori, (ai quali, magari, siamo anche allergici), per essere dimenticati cinque minuti dopo che qualcuno ha messa una pietra sul passato, ovvero, essere ricordati, ad uso e consumo, proprio di chi si è fatta beffa di noi.