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Delinquere Paga

Di Mario Ricca

Lo Dice La Cassazione!

Le sentenze si rispettano, se non altro perché la democrazia ce lo impone.
Però almeno ci è consentito commentarle e oggi, il mio delirio prende spunto da quanto di seguito riportato:

‘Contro i bulli stop ai prof prepotenti’. La Cassazione condanna un’insegnante – Cronaca – ANSA.it.

Un articolo che ritengo emblema di un degrado, al quale sono dopo averlo letto, ancora più fiero di dare il mio modesto contributo.

Una sentenza che condanna chi ha forse abusato dei mezzi di correzione, però mi domando da ignorante quale sono, di quali strumenti alternativi disponeva la docente per placare chi la Corte Suprema ha trasformato da carnefice in vittima?

Una volta, i genitori se venuti a conoscenza di botte prese dai figli a scuola, davano a costoro il resto, ritenendo evidentemente gli insegnanti credibili.
Una volta, quando il bambino doveva imparare a leggere, scrivere e far di conto, veniva indottrinato dal Maestro a colpi di bacchetta sulle mani e i genitori, per ringraziare il docente dell’educazione impartita all’alunno, si svenavano, pur di far bella figura con il regalo natalizio e pasquale, (vedi “Libro Cuore” di Edmondo De Amicis).
Oggi, i genitori di pargoli spesso irrequieti, si rivolgono all’avvocato, secondo me perché da una parte devono placare i loro sensi di colpa non essendo in grado di educare i propri figli, dall’altra la scuola, non ha più quell’autorevolezza di un tempo e questo è uno dei tanti danni irreversibili del buonismo sessantottino che ormai ci fa percorrere una via senza ritorno, anche perché chi forma gli insegnanti di oggi o è stato formato da quelli del 6 politico o è uno di loro.

Se un organo come la Corte Suprema trasmette con i suoi provvedimenti il messaggio secondo cui si può impunemente delinquere già dall’età di 11 anni, ritengo che ci si possa sentire tutti autorizzati a farlo perché a questo punto, trovo sia meglio essere carnefici dalla parte del torto che vittime dalla parte della ragione e a proposito di vittime, a chi si sarebbero dovuti rivolgere i genitori del ragazzino che ha subito i soprusi del bullo che ha fatto condannare l’insegnante? Forse essendo accaduto l’episodio a Palermo:

A Sua Maestà MAFIA?