Di Vittorio Venditti
(Foto), Di Marco Frosali
Chissà…
Tutto talmente ben organizzato, tanto che non si sa se il ‘ciclo’ di manifestazioni che è stato possibile seguire a Gambatesa, fedelmente riportato secondo il punto di vista della presente testata, quest’estate sia denominato come descritto sul manifesto ‘ufficiale’,
o se per non sbagliare ci si debba riferire alla fonte sicura determinata dall’ordinanza n 18, che seppur promulgata da un ‘muinicipio’, almeno secondo la Legge dovrebbe avere tal crisma, si dovrebbe esser tenuta ieri l’ultima serata di quanto di così provvisorio, gestita dalla locale Pro Loco, il tutto, come già detto, più che ben pagato.
In buona sostanza, ieri sera dovrebbe esser stata vissuta la tradizionale ‘festa dell’emigrante’ che da decenni è la regina del borgo ogni sedici di agosto.
Questa, consiste nella presenza di un’orchestrina che propone liscio, (quando e se può), musica anni di fine secolo scorso, ma d’esportazione dal ‘rotto stivale’, e quanto sia utile per essere generalmente in grado di tenere a bada tal platea e chi ha suonato in questo caso vale, nonostante il massiccio utilizzo di sequenzer e sistemi di sintetizzazione tali da rendere quasi robotica l’esibizione che comunque è stata più che accettabile, cosa verificata da chi scrive, coadiuvato da altra persona del ramo musicale che ha potuto solo confermare quanto carpito ed ora messo, sia pur in maniera davvero superficiale, a disposizione dell’intelligenza dei quattro lettori di questo giornale.
Alla base, tutto si compone di una tavolata che nelle intenzioni dell’organizzazione deve servire a permettere a chi torna a Gambatesa un confronto con i colleghi di emigrazione, cosa che normalmente risulta relativa, atteso che già dopo ferragosto e per le più disparate ragioni anche chi ha lasciato il paesello con la valigia di cartone, soprattutto se nel tempo ha avuta fortuna, abbia abbandonate le posizioni proprio il sedici, magari con nostalgia, ma sicuramente di corsa e senza girarsi indietro. Quest’anno, a quanto descritto, si è aggiunta prepotentemente la presenza del ‘gruppo del bambinello’ ossia dei ‘ragazzi del supportico di via San Nicola’, che proprio in ottemperanza al rispetto dovuto alla succitata damigiana da cinque/dieci litri di vino, si è esibito in contemporanea a chi era sul provvisorio palco, dando spettacolo alla stregua di quanto accaduto dieci anni or sono, nello stesso luogo per ‘pelle’ d’altri. Il tutto mentre a breve distanza stanotte ed ancora in corso, accade quanto nella foto seguente:
Bypassato il piangere. – Chissà… se al di là di varie ed eventuali, questa voce eviterà di presenziare a quanto di seguito rimesso per pura cronaca:
“22 c.m. largo Castello dalle 19:30 alle 21:00 (passeggiata in bicicletta) – finale di qualcosa di praticamente privato –
24 c.m. largo Castello dalle 17:00 alle 24:00 (esibizione banda musicale)”, evento talmente scontato che recensirlo sarebbe uno spreco di tempo ed energia in attesa che tutto torni alla normale normalità.
Buona Permanenza A Gambatesa! A Chi Non Scappa E Resta.