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I Danni Della Disoccupazione Forzata

Di Vittorio Venditti

Ma… Davvero Forzata?

Un altra cretinata accaduta sabato scorso, (un otto settembre adeguatamente strumentalizzato dai “soliti noti” che si devono mettere in mostra per contare qualcosa per qualche minuto), è consistita nel riproporre l’eterna diatriba fra fascisti e comunisti, differenza che ora ci fa sorridere ma che negli anni sessanta/settanta ha fatto piangere più di qualcuno che ha perduti propri cari, (sia perché morti, sia in quanto carcerati), in una lotta portata avanti nel pieno della prima repubblica, uno status che avrebbe dovuto sancire la possibilità di poter esprimere le proprie idee, (qualunque ne fosse l’origine), cosa mai stata più falsa, una lotta che costringeva chi aveva necessità di utilizzare una strada, a farlo di fretta, per paura d’incontrare un proiettile vagante; una guerra che, fra le altre cose, imponeva ad esempio il dover avere paura di vestirsi in un modo, piuttosto che in un altro.
Poteva capitare a chi indossasse un loden, di ricevere affronti, perché considerato fascista; oppure, a chi vestisse un eskimo, di essere insultato o bastonato, perché considerato a priori comunista.

A nessuno, degl’imbecilli aggressori, passava l’idea che un indumento potesse essere addosso ad una persona, solo perché ne era proprietaria, e principalmente perché questa avesse freddo…

Le cose: sono nel frattempo cambiate?

“Perché quando si canta Avanti Popolo o Bella Ciao è storia, cultura, libertà e se si intona Faccetta Nera, si sollevano polemiche e si grida allo scandalo?”
E’ Quanto mi è arrivato a commento dell’articolo che ti propongo di seguito, da chi è di chiara fede fascista.

E dall’altro lato?

“se scrivi le cose che riguardano Gambatesa, Io M’INCAZZO!”.
E’ quanto mi è stato detto lo scorso anno, da chi, per mangiare, professa fede neanche tanto comunista.
(Raccolta Di Firme Per Il Castello: Prime Esplicite Minacce).

Per la verità, durante lo scorso agosto, ad Isernia, una manifestazione di simpatizzanti di sinistra che intonava Bella Ciao, è stata quasi repressa, con relativa denuncia per i cantori in questione.
Personalmente, anche se di idee diametralmente opposte a quelle professate dai manifestanti della città pentra, ho condannato il comportamento di chi ha voluto fermare questo cantare, considerando tutto ciò il male minore.
Allo stesso modo, credo che quanto accaduto e riportato in quest’articolo: “Faccetta nera” in Comune e scatta il saluto romano del presidente del consiglio – FascinAzione, vada considerato alla stessa stregua, almeno dalle persone Intelligenti, magari di idee opposte.

Nulla posso fare, ne voglio fare, per essere vicino ai manifestanti comunisti isernini, visto che già troppo si è detto.

Qualcosa invece, farò per dimostrare la mia solidarietà a chi è stato insultato a causa delle proprie idee, da moralisti che pensano di essere gli unici depositari della Verità, gente che se s’ingegnasse a trovare un lavoro valido e redditizio, avrebbe impegni tali e sarebbe talmente stanca da non poter partorire simili idiozie.

Faccetta Nera (Ritornello)

Per questo, ti rimetto il ritornello della canzone incriminata, utile ad esempio, come suoneria per il telefonino.

IO L’HO GIA’ CARICATA!

Voglio proprio vedere come va a finire!
Voglio proprio vedere quante pagine d’insulto dovrò scrivere o chi, in tempo di vendemmia, dovrò pestare, (non necessariamente in senso figurativo), come l’uva.

Ti ricordo che non sono un politico e che perciò, mantengo le promesse.