Di Vittorio Venditti
(Foto), Di Pasquale Santella
Chiedere Due Per Ottenere Uno?
All’inizio dell’anno corrente, forse sopraffatto dai bagordi del Capodanno, di cui ho lungamente parlato e di cui si parla ancora a rischio di noia, dissi che quanto disposto dal roboante nuovo codice di segnaletica stradale approntato e fatto entrare in vigore dall’atuale amministrazione municipale, sarebbe rimasto nell’effettivo Vigore per due, massimo tre giorni dal momento dell’attuazione.
“In verità”, (come scrisse qualcuno più capace e vicino a Dio, rispetto a me), in verità io scrissi quanto sopra esposto pensando al “duro lavoro” che avrebbe sopraffatti i nostri agenti di polizia municipale, vista la riconosciuta indisciplina dei gambatesani e il sofrumano traffico automobilistico che intasa Gambatesa…
Nulla di tutto ciò.
Sembra uno scherzo di carnevale, (e saremmo pure in tema), se non fosse vero quanto sto per comunicarti.
A me viene ancora da sorridere!
Questa mattina, era circa mezzogiorno, mi sono recato a prendere un innocente aperitivo presso il bar Trash e Hish, unitamente al mio fido collaboratore Totore.
Nell’entrare, oltreché al saluto, mi viene proposta una strana accoglienza da uno dei titolari dello stesso bar, l’odierno fotografo: Pasquale.
Costui, senza tergiversare, mi propone di accettare una sua foto che sott’intendeva una domanda:
“Ma davanti al municipio non è vietata la sosta tranneché per ragioni particolari?
La foto che ti mostro, a dire di chi l’ha scattata, non mostra auto particolarmente dotate di valide ragioni per sostare su questo prezioso tratto di suolo gambatesano, se non, la normale necessità di sosta, valida per i più disparati motivi!
Lungi da me indagare le ragioni di tale strana sosta, e ancor più lungi da me informarmi sulla totale mancanza di presenza dei nostri solerti agenti di polizia e pulizia municipale, accetto la foto di Pasquale, pensando di proporla su questo inutile sito, esclusivamente per mostrare l’eventuale lassismo di chi, dopo aver sbandierata una regolamentazione di un traffico normalmente inesistente, beatamente se ne frega di verificarne i risultati.
Così pensando, ordino i nostri due aperitivi.
In quel frangente entra nel bar il nostro Sindaco.
Quale occasione migliore per chiedere conto di tale “leggerezza d’azione”?
Faccio la domanda e, UDITE UDITE, ricevo la seguente risposta:
“E va bé! ma ci vuole anche un pò di elasticità nell’agire!”.
Da dire che in quel momento Emilio non sapeva neppure dell’esistenza della foto di cui sopra, ne del fatto che Pasquale me l’avesse già copiata sulla pen drive, ragione per cui non poteva neppure voler difendere eventuali contravvenzionabili, magari suoi amici.
Fatto sta, che mi sono quasi arrabbiato, ma ho immediatamente commutata la mia rabbia in scherno, per potermi permettere il diritto di sbertulare il Sindaco stesso ed il suo operato in merito.
Volendo però esser seri:
1°: a che prò tanto spreco di tempo e di energie utilizzati per la redazione di un inutile piano di viabilità, considerato l’enorme volume di traffico giornaliero che insiste nel nostro paesino?
2°: (e qui mi aspetto la querela! Su carta morbida. per carità!) chi ci ha guadagnato da tutto questo installare di segnali stradali nel nostro centro abitato?
Già! ma a detta de “Il Segreto Di Pulcinella”, ci abbiamo guadagnato noi cittadini!…
Sì, perché atteso che quei segnali siano stati acquistati addirittura ben prima del duemilaquattro, era giusto e necessario liberare il deposito presso cui gli stessi segnali erano custoditi.
Ciò, non è un’altra buona azione nei confronti della Collettività?
Mi cadono le braccia, e mi girano altre componenti intuibili e comprensibilmente innominabili, facenti però parte del mio corpaccione a tutti gli effetti!
Ma perché tale ostinazione?
Semplicemente perché se le energie in questione venissero utilizzate per prendere decisioni più proficue per l’intera Collettività, tutti saremmo più contenti.
Per offrire un suggerimento sicuramente inascoltato, si prenda in esempio l’apogèo del fascismo, quando anche buona parte di chi si opponeva a tal regime, visti i risultati utili per la cittadinanza, si guardò bene dall’insistere in sterili ed inascoltate opposizioni.
Poi, chi fino a quel momento, pur dopo aver imposta una dittatura, si era sforzato di governare bene volle strafare, arrivando alla Catastrofe ben nota nella storia e distruggendo quel poco di bene che aveva fatto alla nostra patria.
Ma la tua obbiettività mi darà ragione per quanto fatto di buon governo nel periodo anteguerra, regolarmente ed ipocritamente assunto come proprio buon governo da chi, prima all’opposizione, si è poi trovato a governare un’Italia da ricostruire.
tornando a bomba:
Il nostro Sindaco si è presentato come colui che vuole e può indicare a Gambatesa “La Rotta Giusta”.
Lo Faccia, senza fronzoli e inutili orpelli.
Sarà sicuramente premiato, se non dai cittadini contemporanei, sicuramente dalla Storia.