Di Marco Frosali
Ferie A Metà… Prima Tappa
Dopo aver saltato tutte le festività a causa del covid, finalmente posso godere un po’ di ferie e complici il caldo torrido della scorsa settimana e la scarsità di denaro a causa dell’arrivo di Principessa Esmeralda, considerato anche il fatto che è meglio evitare i luoghi affollati, quale migliore occasione per tornare al Lago di Fiastra dove ho soggiornato la scorsa estate in compagnia del Rondone?
Domenica 11 Luglio, dopo aver caricato i bagagli su Principessa Esmeralda il pomeriggio di Sabato 10
e controllato il chilometraggio iniziale,
si parte imboccando prima il Grande Raccordo Anulare e in seguito, la Salaria da cui ci dirigiamo verso Passo Corese; da qui, imbocchiamo la Ternana percorsa un paio di anni fa in compagnia della Zoccola Dura quando facemmo un ‘raid’ dei nostri a Rasiglia! Anche se abbiamo variato leggermente il percorso dello scorso anno sbuchiamo comunque a Terni dove anche stavolta, faccio visita al mio amico Mario che se la passa sempre non tanto bene, ma è comunque una roccia.
Salutato Mario dopo circa un’ora e mezza di chiacchiere e coccole ai suoi cocker, si riparte per fare una breve sosta dopo pochi minuti ad un porchettaro nei pressi della cascata delle Marmore, per potermi sfamare dato che erano passate da poco le tredici e trenta. Ripartiamo verso le quattordici prendendo la Val Nerina e mantenendo una velocità media di circa sessanta chilometri orari. Dato che non avevamo fretta, decido di fare quattro salti nella piccola frazione di Ferentillo, Precetto, dove è presente sul cucuzzolo un castello diroccato che ho fotografato dalla strada altre volte in precedenza.
Sotto la Chiesa è presente un piccolo museo in cui sono custodite alcune mummie trovate in zona, ma data l’ora era chiuso…sarà per un’altra volta!
Ripartiamo dopo questa breve visita sempre percorrendo la Valnerina, ma il gran caldo dell’ora di pranzo unito ad un accenno di abbiocco, mi costringono ad una pausa caffè al bar all’incrocio per Sellano. Ripreso il viaggio, giungiamo così a Visso dove faccio un’altra piccola sosta per rinfrescarmi con un bel gelato,
prima di ripartire e affrontare gli ultimi venticinque chilometri curvosi fra le montagne che ci conducono a Fiastra, dove troviamo alloggio al camping R&B, ex B-side dato che ha cambiato gestione.
Dopo aver espletate tutte le formalità, trovo posto in una piazzola e inizio a montare la tenda, incontrando più difficoltà del previsto, dato che i picchetti non volevano proprio saperne di piantarsi a terra: ne ho storti quattro!
Dopo circa tre quarti d’ora riesco a montare la tenda e sistemare i bagagli, tanto da potermi concedere il primo bagnetto nelle chiare, fredde e dolci acque del lago ancora abbastanza frequentato dai turisti del weekend, ma dopo i picchetti storti, ecco anche il primo imprevisto di giornata: ho dimenticato i sandali a casa! Messe le scarpe da ginnastica e tamponando il problema, posso andare in spiaggia!
Calato il sole vado a fare la doccia e mi vesto per andare al Ristorante dell’Hotel Sasso Bianco dove ritrovo la signora Barbara che all’inizio non mi ha riconosciuto, ma che mi trova posto ad un tavolo di fronte alla tv dove di li a poco sarebbe andata in onda la finale degli europei Inghilterra-Italia, della quale a me non fregava assolutamente nulla!
Stavolta fra le varie proposte, opto per i tonnarelli alla piccantina (una specie di sugo con guanciale e peperoni)
e per lo spezzatino di cinghiale con insalata come contorno
oltre ad un litro di acqua frizzante, un quarto di vino rosso e immancabile, un bicchiere di amaro Sibilla!
Nel frattempo è iniziata la partita e siamo subito sotto di un gol, col rischio di mandarmi la cena di traverso. Trangugio anche un secondo bicchiere di amaro man mano che passa il tempo, decidendo di pagare il conto (ventotto euro) e tornare in tenda sull’uno a zero per l’Inghilterra, per fare ricorso al mio mantra di non vedere le partite, dato che nelle precedenti occasioni, così facendo, la Nazionale ha sempre vinto. Difatti, dopo pochi minuti e mentre stavo tornando al campeggio odo il boato al pareggio di Bonucci! Mi infilo in tenda e ascolto, nel silenzio, le reazioni provenienti dai camper presenti, tutti sintonizzati sulla partita, fino ai fatidici rigori. Il boato c’è stato all’esterno, seguito dai caroselli e le strombazzate delle auto sul lungolago mentre noi nel campeggio siamo rimasti in silenzio, ma comunque contenti per la vittoria!
Con il modo migliore di concludere la giornata, mi appisolo pensando al percorso di domani!