Di Matteo Fallica
È ormai noto a tutti che l’Autorità nazionale anticorruzione ha dichiarato inconferibile la nomina del sindaco di Petacciato al vertice del Cosib. Nell’attesa che si esprima anche il responsabile per la trasparenza Rpct dell’ente, dai banchi della minoranza abbiamo depositato una mozione per discuterne in Consiglio comunale. Nell’atto chiedevamo che il Consiglio sollecitasse il proprio primo cittadino a rispettare la pronuncia dell’Anac. Ma con una trovata a dir poco ‘originale’, nella più becera rivisitazione della “tagliola”, ci hanno impedito di discuterla.
Cosa si sono inventati per non discutere un argomento a dir poco imbarazzante? La mozione, per la maggioranza, sarebbe <
I cittadini, anche attraverso i propri rappresentanti nell’Assise pubblica, hanno il sacrosanto diritto di esprimere il proprio dissenso e le proprie ragioni. Inutile girarci intorno, l’attaccamento del sindaco alla poltrona non fa bene all’immagine di Petacciato. A questi signori sfugge che il sindaco ha il dovere di rappresentare l’intera comunità e quella fascia tricolore non viene certo onorata, ignorando i pareri dell’anticorruzione. Un fatto gravissimo, mai accaduto prima d’ora. Mal celandosi dietro una banale scusa, il sindaco ha di fatto messo il bavaglio alla minoranza, esponendo l’intero comune ad una figuraccia senza precedenti. Mettendo a tacere l’opposizione e non rispettando un deliberato dell’ANAC, il sindaco crede di fermarci. O forse che l’anticorruzione possa fare un passo indietro?
Chi, come noi, ama Petacciato prova una profonda vergogna nel vedere il primo cittadino schernire dei provvedimenti adottati da organismi dello Stato. Il disprezzo dell’attuale esecutivo verso il deliberato dell’Anac non solo mortifica l’opinione pubblica, ma evidenzia probabili interessi inconfessabili alla base. Se il sindaco fosse davvero convinto delle sue ragioni, logica vorrebbe che le difendesse in ogni sede, in primis nella casa dei cittadini di Petacciato. Abbiamo allora immediatamente informato il Prefetto dell’ultima, grave inadempienza. Nei prossimi giorni interpelleremo tutti gli organismi che svolgono funzioni di tutela della legalità e degli interessi collettivi. Il sindaco può starne certo: non ci fermeremo finché non sarà discussa in consiglio la nostra mozione e non indietreggeremo di un centimetro finché su questa questione non verrà fatta chiarezza, nel rispetto della legge e dell’interesse della collettività.
Nessun bavaglio fermerà mai le nostre ragioni.