Di Vittorio Venditti
(Foto), Di Giacinta Venditti
La Più Nera Desolazione
Si Completa Un Ciclo
CONCORSO DI IDEE PER LA CREAZIONE DEL LOGO DELLA DE.CO.
Abbassare Il Livello Per Creare Un Minimo D’Allegria
Si è celebrata ieri, quasi per modo di dire, la tradizionale festa della Madonna delle Traglie che da un secolo e mezzo circa, riporta nella chiesa principale del borgo ‘Nostra Signora Della Vittoria’ che almeno dà ai gambatesani la forza di vincere contro ogni tipo di depressione creata dagli uomini, soprattutto se questi ‘amministrano’ ciò che resta di qualcosa di morto, in quasi totale putrefazione.
La Più Nera Desolazione. – Da tempo, chi scrive va dicendo che è difficile uscire per Gambatesa e vivere il borgo. I detrattori affermano che ciò è quanto deriva dalla reinterpretazione della favola ‘La Volpe e l’uva’ ed è bene che questa gente esprima convintamente la propria idea, visto che al vostro cronista interessa registrare quanto viene offerto da un luogo che forse è più popolato di quadrupedi cinghiali che di bipedi di razza umana.
Si Completa Un Ciclo. – Iniziando dunque la forzata sortita di ieri, accompagnato da chi già a suo tempo ha operato in tal senso per la medesima festa, chi scrive è arrivato presso il luogo da molti decenni dedicato alla Madonna, dove lo Stesso ficcanaso ha avuto modo di verificare l’enfatizzata presenza di chi ha permesso il ricordo filatelico di una giornata per la quasi totalità degli altri versi da dimenticare.
CONCORSO DI IDEE PER LA CREAZIONE DEL LOGO DELLA DE.CO.. – Quanto sopra, oltre all’attesa gaffe ‘governativa’ perché se negli anni scorsi si è avuta la possibilità di acquistare confezioni di taralli prodotti in loco per contribuire alle spese per le festività di ieri e del successivo quindici di agosto, stando ad informazioni sussurrate da ‘Radio Fante’, pare che quanto venduto laddove mostrato in foto durante la domenica appena trascorsa, sia stato assemblato in quel di Pietracatella, alla faccia del marchio del tarallo ‘De. Che., così a suo tempo pomposamente assegnato! CENTODIECI E LODE!!!!!!!
Lasciato quel luogo di perversione, chi scrive si è recato presso l’Ideal Bar Sport, di Salvatore Gallo, (A Ccett, come si diceva ai ‘bei tempi’), per congratularsi con il titolare dell’esercizio per il matrimonio di sua figlia Vittoria che avverrà domenica prossima, ma anche per chiedere lumi sulla frequentazione gambatesana del periodo, ricevendo notizie nefaste sull’assoluta mancanza di avventori nel proprio locale e più in generale in paese anche perché quei pochi giovani che si ostinano a restare in zona, considerano questa in maniera allargata, intendendo per tale la possibilità/necessità di abbandonare Gambatesa come e quando si può per ritrovarsi in paesi limitrofi che offrono maggior ampiezza d’aggregazione.
Anticipando il racconto con le immagini, torniamo a questo e partendo dal veder muovere la processione in orario, come avete già visto, ecco il risultato derivato nei presenti giorni dal lavoro dei pochi che ancora perdono tempo a cercar di ravvivare ciò che non si chiama Lazzaro, il tutto da paragonare a quanto richiamato sopra.
Saltato il primo carico di grano per manifesta repulsione derivata dallo stato d’animo di chi ha fotografato l’evento, nei confronti di gente di questa coetanea, eccoci presso ciò che a suo tempo ospitava l’unico distributore di benzina del paese,
per osservare l’Inizio della passeggiata all’ascolto di un megafono gracchiante al quale non era stata nemmeno ricaricata la batteria, dispositivo che con la voce del nuovo parroco diffondeva la recitazione di un improbabile Rosario,
seguito da un paio di centinaia di ‘fedeli’ alla tradizione più che a S. r. C., tenuti a bada da un nuvolo di ‘tutori dell’ordine’ più copioso dei componenti della stessa processione,
fedeli che si possono identificare negli emigrati di periodico ritorno, non certo in gente di nuova acquisizione per guadagno locale.
Come si fa da quando esiste tal manifestazione, prima della sfilata dei ‘peccatori petenti la grazia’, passano le offerte,
che verranno inequivocabilmente dirottate verso chi detiene il marchio registrato di tal spettacolo.
Se lo scorso hanno ‘l’affare coviddi’ ha vietato ogni tentativo,
stavolta l’operazione è parzialmente riuscita, atteso che la fantasia dei locali non si sia estrinsecata in lavori di abbellimento e valorizzazione della manifestazione medesima.
E’ prevalsa forse la Fede nella possibilità di venir liberati da qualcosa creata dagli uomini, non da Dio,
argomento utile a far credere per l’appunto agli uomini che possa esistere veramente una fantomatica prossima libertà,
distogliendo costoro da quel ‘libero arbitrio’, abilmente manipolato da soggetti che se non vengono rapiti dalla negazione del bene è perché gli stessi ormai hanno preso il sopravvento anche su quest’entità.
A fine manifestazione, chi scrive e chi ha perso tempo nell’aiutarlo a documentare questa giornata più noiosa delle altre per evitare di sparlare,
ha avuta l’idea di fermarsi a prendere l’aperitivo presso l’altro esercizio commerciale ancora frequentabile: il Bar Pallons,
ricevendo, a domanda proposta, la triste conferma che conoscono anche le pietre: A Gambatesa, almeno per ora, per il periodo di ferragosto non si prevedono manifestazioni et similia in agenda,
tanto da far pensare al cervello bacato del vostro articolista di arrivare alla soluzione di proporre alla Paziente nostra Signora di esser davvero della Vittoria
e con tal proposito, implorare questa Madre di regalare al borgo almeno un’idea per popolarlo per qualche giorno,
dando un senso al trascorrere del tempo che qui è morto senza appello.
Va detto fra le righe che la radio-televisione di regime, nel TGR delle quattordici di ieri ha proposta la presenza in loco di un paio di ‘turisti’ provenienti dal nord Italia che lamentavano problemi con la fruizione dei musei,
croce e delizia dei trascorsi di questa voce,
cosa che non riesce a risolvere nemmeno la Madonna con tutti i poteri a lei assegnati da Dio.
La situazione ha raggiunto il grottesco quando ieri pomeriggio, i turisti in questione, sbagliando percorso, si sono incamminati nel vicolo dal quale vengono proferite queste impressioni. I Nostri cercavano di arrivare a vedere la chiesa di San Nicola, ma l’efficienza di chi si dichiara al massimo dell’erudizione e della disponibilità verso gli ospiti temporanei del borgo, ha fatto sì che questi sbagliassero strada giustappunto, indicata poi loro da chi la strada non la vede da una vita…
Tornando a bomba, il procrastinare della normale alternanza delle bande nella partecipazione alle manifestazioni che ogni anno si tengono in paese, stavolta ha fatto sì che fosse immortalata la Lorenz Band che mancava fra le edizioni della festa sotto il focus perché chi ha operato in tema per questa testata lo ha fatto praticamente sempre in anni dispari, di prassi toccati all’altro gruppo musicale, come visibile nel collegamento ipertestuale riportante quanto accaduto nei primi anni novanta del secolo scorso.
In questa banda, oltre al fratello di chi scrive, ha iniziato a suonare anche la di lui figlia,
che ha così portata una ventata di ‘giovinezza’ nel gruppo,
operante ieri ‘nella scrupolosa osservanza delle norme anti-covid proposte/imposte dal governo centrale’, pure perché col numero degli astanti è stato difficile generare assembramento…
ragione per la quale a seguire si dovrà davvero pensare di mettere in pratica il suggerimento di cui sopra.
Abbassare Il Livello Per Creare Un Minimo D’Allegria. – Per dare un senso più importante a quanto riportato, la troupe di gambatesanews ha pensato di spostarsi e proporre nuovi scatti dalla ringhiera della villa comunale,
buttando il tutto in ciò che giornalisticamente si suol dire ‘in caciara’,
confidando davvero nell’infinito Amore che la Madonna della Vittoria nutre per alcuni abitanti di questo borgo che se ne vorrebbero andare, ma non riescono nell’impresa, quindi vanno tollerati
anche da chi ha provato a fare ‘democraticamente’ il contrario,
ottenendo i risultati sotto gli occhi di chi vuol vedere.
Il tutto si è concluso con l’arrivo nella chiesa madre di una statua ‘restaurata’,
ma che mostra tal rinnovamento solo se vista da vicino,
ciò, a sentire chi è del ramo,
mentre chi scrive continuava a prendere quel momento di noia mortale come penitenza imposta proprio dalla Madonna per riparare a peccati commessi in quanto unica azione rimasta da compiere in un posto che non offre altro da fare,
in attesa che il tempo inesorabilmente porti alla morte
o almeno permetta quel ricambio generazionale ridotto ai minimi termini, speranza di un più radioso futuro per questa valle di lacrime.
Madonna Della Vittoria, AIUTACI TU!!!