Di Giovanni Carugno
Domani, alle ore 15.30, nell’Aula Magna di Ateneo, in via Francesco De Sanctis a Campobasso, si aprirà la prima seduta di laurea che porterà, dopo la discussione delle tesi da parte dei candidati, a proclamare i primi dieci dottori del corso di laurea in Ingegneria Medica del Dipartimento di Medicina e di Scienze della Salute “Vincenzo Tiberio” dell’Università degli Studi del Molise.
Davvero esaltante il percorso didattico dei primi dieci prossimi al titolo che si vedranno proclamare dottori in Ingegneria medica addirittura in anticipo rispetto al previsto e normale percorso formativo, avviato, infatti, nell’anno accademico 2018/2019. I candidati verranno divisi in due gruppi da cinque e la prima proclamazione di dottore è prevista intorno alle ore 16.00.
Per la maggior parte dal Molise, sia dalla provincia di Campobasso sia dalla provincia di Isernia, ma anche dalla Puglia, dalla Campania e dalla Lombardia, i laureandi esporranno i loro lavori di tesi che affrontano e abbracciano tematiche che spaziano dall’analisi computazionale nella predizione di metastasi epatiche da neoplasia del colon-retto, alla progettazione di reti neurali; dai metodi per la diagnosi della sclerosi multipla, alla realizzazione di modelli biomeccanici per l’analisi del fegato e delle valvole soggette alle pressioni sanguigne; dal collaudo delle apparecchiature elettromedicali alle nanoparticelle come amplificatori del segnale radioterapico. I titoli delle tesi forniscono, quindi, indicazioni sugli argomenti trattati nella fase finale del percorso di studi, indicando la varietà, l’innovativa tecnologia e l’attualità delle tematiche affrontate dai laureandi. I nostri 10 laureandi sono dunque la dimostrazione diretta dell’efficacia dell’interdisciplinarità applicata alla ricerca e soluzione di problemi. Infatti, la varietà dei lavori presentati evidenzia come un ingegnere medico ben preparato sia in grado di spaziare dalla gestione delle strutture ed attrezzature fino alla progettazione di materiali biologici per la costruzione di organi passando per la diagnostica, la digitalizzazione delle procedure e la medicina da remoto. L’Ingegnere Medico è un professionista che coniuga le più moderne metodologie teoriche e computazionali dell’Ingegneria con le Scienze Biologiche e Mediche per affrontare problematiche che coinvolgono i sistemi viventi. Partecipa alla cura della salute e garantisce un uso sicuro, appropriato ed economico delle tecnologie nei servizi sanitari. È, quindi, specializzato nell’ottimizzazione della gestione dei macchinari sanitari a uso ospedaliero, bilanciando la spesa sanitaria e la qualità del servizio al paziente finale.
Tutto ciò spiega la caratterizzazione e la scelta di UniMol nella trasversalità degli insegnamenti presenti nel piano di studi del corso di laurea che coniugano gli aspetti tipici e tradizionali dell’ingegneria con la sfera della salute, della sanità e dell’economia gestionale.
Si conclude quindi un percorso di laurea impegnativo e significativo e la giornata di domani è sicuramente un momento molto importante per tutti. È l’insieme di un traguardo ed un punto di partenza. In particolare per gli studenti laureandi e per le loro famiglie, ma anche per tutta la comunità accademica, istituzionale e territoriale. Un ulteriore elemento di opportunità per tutti è rappresentato dalla novità di questo anno accademico all’UniMol: la possibilità di completare l’iter formativo che si perfeziona e si completa nella laurea magistrale in Ingegneria Biomedica, un percorso InterAteneo con UniSannio e UniCassino.