Di Vittorio Venditti
Come Tirare L’Acqua Al Proprio Mulino
Con calma, ecco il momento propizio per discettare sull’ultima trovata della politica italiana: aggiungere una scheda da segnare scegliendo una candidatura per i seggi del Senato della cosiddetta Repubblica anche per chi, appartenente alla categoria che va dai diciotto ai venticinque anni, ancora trova interessante recarsi alle urne per esprimere la propria preferenza, ormai non si sa bene per chi, vista la totale omologazione verso il basso di tutto quel bailamme che una volta veniva definito pomposamente ‘Arco Costituzionale’.
Se in precedenza la mancanza di tal possibilità di scelta ha mossa la massa in battaglie epocali, oggi, forse perché si tende a ribaltare il trogolo per troppa sazietà, volta per volta, tornata per tornata, le elezioni vengono sempre più snobbate e chi va a votare lo fa per esclusivi, quanto legittimi personali interessi, sconfessando le battaglie di cui sopra, portate a termine da quei genitori che a seguire hanno accuratamente evitato d’insegnare i principi alla base di tali lotte ai propri pargoli, saziandoli a dismisura per poi lamentarsi del fatto che le nuove generazioni si presentano come chiunque può osservare.
Dunque, per aumentare artificiosamente il numero degli interessati a qualcosa che viene tenuta in conto solo per interesse, si è pensato di dare quest’ulteriore possibilità che verrà considerata, a parere di chi scrive, come prima, se non peggio di prima. A tutto c’è rimedio però: basta pensarci per tempo ed un valido concorso a premi potrebbe ravvivare qualcosa di morto perché ritenuto ormai desueto.
La Politica Si Adatterà A Questa Soluzione Per Ritrovare Verso Sé Un Minimo Di Falso Interesse?