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La Vita E’ Bella!

Di Vittorio Venditti

Lo ‘Scemo Delle Uova’

La patria è esaudita dopo essere esaurita: al novantanove per cento ha sportivamente vinto, un gambatesano si è visto a Londra sul TG uno per cui il borgo è soddisfatto ed il titolo di questo pezzo che riporta tutti con i piedi per terra, non è solo quello di una squadra di sedicenti portatori di maidunate di ciò che resta del Capodanno locale, gruppo nel quale milita chi ritiene che la banda larga di Gambatesa sia un futuro aggregato di suonatori che difficilmente vedrà la luce perché quel soggetto deve aver sbagliata connessione, ne soltanto il motto più bello che si possa gridare ai quattro venti per far comprendere che la vita giustappunto, non è solo disgrazia e piagnisdei, ma dopo indicibili sacrifici è anche il raggiungimento di obiettivi nobili che i componenti la razza umana possono e dovrebbero prefissarsi e raggiungere senza se e senza ma. La vita è bella è oggi soprattutto il titolo di quel capolavoro di Roberto Benigni che fra le altre cose, denuncia la burocrazia tutta italiana, espressa da un impiegato prefettizio da ‘mille lire al mese’ che ancora nel tempo presente opera come a seguire, in attesa di ritrovarsi a spiaccicare le uova che la sua pochezza sicuramente gli offrirà prima che il Padre eterno lo tolga dagli zebedei di chi nel mondo farebbe volentieri a meno di certa zavorra. I fatti:

Palazzo Della Prefettura Di Campobasso

Giovedì scorso, da queste pagine è stata messa in risalto la ‘maestria’ di chi viene pagata per redigere deliberazioni che come si è visto, sono approssimativamente false e per certi versi tendenziose. Chi scrive, in quel frangente ha espresso il dubbio consistente nel se o non comunicare in più alto loco il disagio che la cittadinanza cui interessa agire invece di piangere, si vede affliggere da una classe dirigente composta da comprovati soggetti le cui braccia risultano chiaramente rubate all’agricoltura e non si sta parlando solo di consiglieri di maggioranza, ma come si vedrà in seguito anche dei componenti l’intero ‘alto consesso muinicipale’ che opera nel paesello. L’Ulisse assopito nello spirito del vostro cronista si è svegliato e dunque, tutto doveva venir comunicato ed è stato fatto come segue:

Oggetto:
Alla C’ A’ Di S. E. il sig. Prefetto di Campobasso Dott. Francesco Antonio CAPPETTA, Richiesta Esame Regolarità Deliberazioni Consiliari Del Comune Di Gambatesa, Valutazione Eventuale Annullamento
Mittente:
Vittorio Venditti (vittorio.venditti@pecgiornalisti.it)
Data:
08/07/2021, 11:01
A:
protocollo.prefcb@pec.interno.it

Eccellenza,
da cittadino, mi permetto di segnalare alla Sua attenzione un paio di deliberazioni da poco promulgate dal consiglio municipale di Gambatesa, inerenti l’approvazione e l’attuazione di regolamento e derivati in tema di riscossione TARI per il duemilaventuno.
I Documenti che Le propongo in allegato sono la delibera di consiglio n 13, all’albo pretorio del sito istituzionale del municipio di Gambatesa contrassegnata dal reperto 388 e la successiva delibera di consiglio n 14, posta nel medesimo albo al numero 389. Gli atti mostrano un’anomalia nel numero di effettivi presenti e votanti: nella fattispecie, se il numero dei dichiarati ‘presenti’ è di undici, così come esposto nella tabella riepilogativa delle presenze, all’atto della votazione risultano votanti solo in otto e non per l’uscita dall’aula consiliare dei componenti l’opposizione. Va aggiunto infatti che come esposto nell’articolo pubblicato stamattina sul mio giornale telematico, (https://www.gambatesanews.it/?p=60803), interpellato l’ex Sindaco Emilio Venditti ieri sera al telefono, Questo mi ha riferito che l’opposizione, lo scorso trenta giugno, al completo, era in tutt’altre faccende affaccendata e quindi non poteva presenziare al consiglio, così come dichiarato da chi ha compilata la tabella delle presenze. Lo stesso interlocutore, stamattina, dopo aver letto il mio resoconto, stavolta di sua iniziativa, mi ha comunicato che unitamente agli altri due consiglieri d’opposizione, presenterà una nota, (di sberleffo), con la quale ringrazierà chi ha fatto in modo che gli oppositori, pur non in consiglio, otterranno il relativo gettone di presenza.
Il problema però non è questo, ma va visto nel fatto che si sta parlando del destino economico della popolazione locale che per effetto di una politica discutibile, verrà obbligata a sottostare a regolamenti e tributi, fatti passare anche per volontà di chi probabilmente avrebbe cercato di emendare quanto in delibera, ciò al solo scopo di enfatizzare qualcosa che all’atto pratico risulta offensiva dell’intelligenza di chi la pensa diversamente e nel pieno diritto di far valere le proprie ragioni è stato bypassato.
Faccio pertanto appello alla Sua competenza e soprattutto alla Sua pazienza, affinché, valutati gli scritti in allegato, provveda, se non regolari, ad annullarli ed a far ripetere il consiglio comunale che li ha promulgati.
Con osservanza.

Vittorio Venditti
Iscritto all’Ordine dei giornalisti del Molise
Tessera n. 170374

Va detto che normalmente questi enti o non rispondono oppure perdono direttamente i messaggi giunti mediante posta elettronica certificata, alla faccia della solenne legalità di questo tipo di corrispondenza, raccomandate spesso snobbate da raccomandati, (accade negli uffici giudiziari di Campobasso), per cui chi scrive non si aspettava sicuramente una così celere risposta che invece è arrivata, praticamente a stretto giro di posta, così come segue:

“Oggetto:
POSTA CERTIFICATA: Deliberazione del Consiglio comunale del Comune di Gambatesa n. 13 del 30 giugno 2021
Mittente:
“Per conto di: entilocali.prefcb@pec.interno.it” (posta-certificata@cert.interno.it)
Data:
10/07/2021, 10:20
A:
vittorio.venditti@pecgiornalisti.it, vittorio.venditti@pec.giornalisti.it

Messaggio di posta certificata
Il giorno 10/07/2021 alle ore 10:20:53 (+0200) il messaggio
“Deliberazione del Consiglio comunale del Comune di Gambatesa n. 13 del 30 giugno 2021” è stato inviato da “entilocali.prefcb@pec.interno.it”
indirizzato a:
vittorio.venditti@pec.giornalisti.it
vittorio.venditti@pecgiornalisti.it
Il messaggio originale è incluso in allegato.
Identificativo messaggio: A30042D3-EBA0-FA7B-99C7-B22453960B49@cert.interno.it
postacert.eml
Oggetto:
Deliberazione del Consiglio comunale del Comune di Gambatesa n. 13 del 30 giugno 2021
Mittente:
entilocali.prefcb@pec.interno.it
Data:
10/07/2021, 10:20
A:
vittorio.venditti@pecgiornalisti.it

Prefettura Campobasso – Area II – Prot. Uscita N.0045965 del 10/07/2021
Allegati:
postacert.eml 502 kB
2021_0045965.pdf 363 kB

Da quanto appena esposto si evince innanzitutto che per ripetere più volte le stesse frasi, in quegli uffici hanno impiegati due giorni e che tutto è avvenuto a spese dei contribuenti che forse si sarebbero aspettati un finale più degno dei soldi sprecati per pagare le più di mille lire al mese di stipendio a cotanti solerti lavoratori. Il risultato di tutto ciò, in buona sostanza dice che: “Si fa riferimento alla nota, pervenuta lo scorso 8 luglio, con cui è stato chiesto l’esame della legittimità e l’eventuale annullamento della deliberazione del Consiglio comunale del Comune di Gambatesa n. 13 del 30 giugno 2021, recante “Approvazione del piano finanziario per la determinazione dei costi del servizio di gestione dei rifiuti urbani e per la determinazione delle tariffe della TARI per l’anno 2021”.
Al riguardo si rappresenta che le norme vigenti non prevedono, tra le competenze del Prefetto, il controllo e l’intervento sugli atti del Consiglio comunale e degli altri organi del Comune.
Prefettura Campobasso – AreaIL DIRIGENTE REGGENTE”

Che fa dunque questo rappresentante del governo di Roma, oltre a presenziare alle inaugurazioni ed a dispensare saluti quando arriva o lascia l’ufficio per il quale viene adeguatamente remunerato a nostre spese?
Perché quell’alto rappresentante dei palazzi romani ha bisogno di chi gli regge chissà cosa, burocrate che può franare sulle apposite uova predisposte, magari involontariamente, da chi si aspetterebbe più polso in nome del rispetto che si deve al popolo ‘sovrano’ che evidentemente tanto sovrano non è?

Non si fa colpa per colpe non singole, ma va detto che per esempio, il documento trasmesso di rimando a chi scrive, risulta totalmente inaccessibile alle tecnologie assistive per non vedenti, tanto che il vostro articolista ha dovuto impiegare le risorse in tema a propria disposizione per estrarre il virgolettato sopra leggibile, cosa che da qui, in diverse e per le più svariate ragioni, è stato comunicato agli uffici suddetti che evidentemente se ne fregano di tal impegno che lo stato, quando vuol sembrare civile, prende per poi far finta di niente. Del tema richiamato oggi, lo scorso dieci luglio, chi scrive ne è tornato a parlare con l’ex Sindaco Emilio Venditti che ha ammesso che “forse il Prefetto ha ragione perché quello di controllare l’esattezza delle deliberazioni e di come vengono redatte, è compito dell’opposizione che si farà carico del problema”, (Emilio Venditti non si è espresso proprio in quest’italiano, ma il riassunto dovrebbe esser eloquente), si aggiunge da qui, come nelle volte precedenti. Il corrispondente appena richiamato, ha chiesto l’invio di quanto or ora pubblicato, volendo utilizzare tal materiale per integrare il nulla, almeno fino a quando e quanto è stato possibile leggere all’albo pretorio del sito istituzionale del municipio di Gambatesa.

Senza tirarla per le lunghe perché la situazione è patetica già di suo. Il materiale è stato trasmesso a seguito della comunicazione intercorsa sabato mattina e l’attesa per conoscere gli sviluppi del caso è palpabile. Non cambierà niente, nemmeno quanto scritto su quelle scartoffie il cui unico valore è quello di spillare danaro dalle tasche dei contribuenti perché diversamente quei surrogati di scritture quasi private non sarebbero utili neppure in bagno se vergati su carta adatta alla bisogna. Resta la soddisfazione di prevedere una solenne caduta con il conseguente sporcare l’ipocrita vestito di chi, scivolando sulle apposite uova, come già scritto, metterà in pratica ed in luce la pochezza di un governo e della politica tout court, oggi nascosta per via di un successo sportivo che come participio, è qualcosa già di appartenente al passato, in attesa di quel previsto futuro, fatto di delibere da imbroglio, necessarie per rapinare legalmente chi dovrà sottostare a tal destino perché non in grado di mettere più in pratica l’arte dell’arrangiarsi…

Scongiurando Una Futura Guerra Per Sopraggiunta Fame.