Di Jula Papa
Varie le segnalazioni di cittadini / utenti pervenute a Cittadinanzattiva, per rappresentare le difficoltà che incontrano entrando in contatto con l’uso dei servizi sanitari presso l’Ospedale Cardarelli, in riferimento alle regole di contrasto alla pandemia, ancora in vigore. Tra le varie segnalazioni si fa riferimento alla narrazione di un cittadino/ paziente recatosi presso il Laboratorio Analisi, trovandosi, sia senza il rispetto di tutte quelle regole di sicurezza, sia con la difficoltà di ritrovare all’interno dell’Ospedale quei comuni laboratori ormai non più rintracciabili.
Arrivando, si è trovato in uno spazio angusto condiviso da una grande folla, probabilmente tutti convocati alla stessa ora. Questa condizione non ha consentito il rispetto del distanziamento, ma non solo, non c’era la presenza di un sistema di areazione, non c’erano i dispenser per igienizzare le mani. Inoltre, anche la mancanza di segnaletica dei percorsi di entrata e uscita, e la mancanza di segnaletica dei laboratori/ambulatori trasferiti a causa della riorganizzazione per la gestione dei pazienti covid, fa la differenza.
Cittadinanzattiva con una nota all’Asrem chiede come mai il nosocomio non sia in linea con le Raccomandazioni per il contrasto alla pandemia ancora oggi in vigore, e chiede che tali difficoltà non più rinviabili perchè urgenti, trovino una pronta soluzione proprio in virtù di tali Raccomandazioni ancora oggi fortemente esortate dal Ministro della Salute. Inoltre la scrivente chiede come mai questi luoghi non sono presidiati per verificare il rispetto di tali disposizioni.
Nell’attesa di una organizzazione logistica, Cittadinanzattiva ritiene opportuna una maggiore sensibilizzazione del personale preposto, nel fornire ai cittadini/pazienti un puntuale orientamento, anche per migliorare il rapporto di fiducia proprio con gli utenti.
Per poter continuare a credere nelle istituzioni e nei servizi pubblici, chi scrive confida in una risposta positiva e tempestiva alla propria istanza.