Di Cesare Scalabrino
L’importanza di una sana alimentazione, unita al rispetto dell’ambiente, è stato il filo conduttore del Webinar, organizzato da Coldiretti Donne Impresa Molise e Coldiretti Molise, in collaborazione con Campagna Amica Molise e l’Ufficio Scolastico regionale, dal tema “Lo sviluppo sostenibile e l’educazione alimentare”. Moderato dal Direttore regionale di Coldiretti, Aniello Ascolese, l’incontro ha visto la partecipazione, oltre che delle responsabili nazionale e regionale di Coldiretti Donne Impresa, Floriana Fanizza e Manuela Virtuoso, anche di Giuseppe Antonio De Marco, Responsabile Distretto Socio-Sanitario di Campobasso (ASREM), Giuseppe Quici, Direttore Igiene degli allevamenti e delle Produzioni Zootecniche (ASREM), Angela Di Fonzo, Referente Ufficio Scolastico Regionale Molise, e Daniele Ciarlariello, Coordinatore Assistenza Tecnica PSR della Regione Molise.
L’incontro è scaturito dalla volontà dei partecipanti di voler portare a sintesi il primo step realizzato a seguito dell’avvio dell’omonimo progetto che le imprenditrici agricole molisane di Coldiretti hanno promosso all’interno di numerosi istituti scolastici della regione, tenendo lezioni teoriche e pratiche per spiegare ai bambini delle scuole primarie l’importanza della biodiversità territoriale e della sana alimentazione; temi questi da sempre cari a Coldiretti che negli anni ha portato avanti campagne di sensibilizzazione e sostenuto incontri per educare i consumatori verso scelte alimentari consapevoli, indirizzate alla salubrità e genuinità del cibo, meglio se a km zero, nel rispetto della natura e avendo cura della biodiversità.
“Una cultura ecologica – ha rimarcato la Professoressa Di Fonzo – che non si riduce a una serie di risposte urgenti e parziali ai problemi che si presentano riguardo al degrado ambientale, all’esaurimento delle riserve naturali e dell’inquinamento, ma che richiede una coraggiosa rivoluzione culturale, che passa attraverso un’azione educativa. Non si tratta solo di correggere i cattivi comportamenti, grazie a leggi e norme giuridiche, ma di far crescere motivazioni che portino ad un cambiamento personale fino a dar forma ad uno stile di vita”.
“Specie in questo periodo di pandemia – ha poi evidenziato la Responsabile nazionale Coldiretti Donne Impresa, Floriana Fanizza – le fattorie didattiche hanno dimostrato la loro importanza e validità nell’educazione alimentare dei bambini, grazie anche agli spazi aperti che hanno favorito le norme sul distanziamento e questo ci ha consentito di proseguire nella nostra attività di educazione alimentare e sviluppo sostenibile delle produzioni”.
“Per realizzare il nostro Progetto di educazione alimentare – ha spiegato Manuela Virtuoso – ci siamo chieste come poter rendere semplice e interessante imparare a mangiare sano, conoscendo e rispettando la natura ed i suoi cicli. Abbiamo così deciso, grazie al supporto dell’Ufficio Scolastico Regionale, di andare nelle scuole tenendo lezioni sia teoriche che pratiche sulle nostre produzioni tipiche, facendo ad esempio vedere praticamente ai bambini anche come si fa il formaggio o il miele. Inutile dire che i bambini sono rimasti entusiasti”.
“L’educazione alimentare, specie delle giovani generazioni – ha evidenziato il dott. De Marco – deve partire dalle famiglie e proseguire nelle scuole che possono avvalersi anche del prezioso supporto di Organizzazioni come la Coldiretti. E’ importante – ha aggiunto – recuperare i giusti tempi, anche nell’alimentazione, perché spesso i bambini mangiano in maniera disordinata e non bilanciata nel corso dell’intera giornata. Dobbiamo invece recuperare la buona abitudine dei pasti consumati ad orari consoni e ricchi di ogni elemento nutritivo, seguendo la stagionalità e riscoprendo gli ottimi prodotti sani del nostro territorio”.
Ma i cibi sono sani e genuini, oltre che gustosi, se vengono prodotti in maniera sostenibile ed ecocompatibile, seguendo i ritmi della natura e le buone regole per il benessere animale, rispettando le quali, ha spiegato il dott. Quici “migliorano la qualità del latte ma anche quella della carne”; alimento quest’ultimo spesso ingiustamente demonizzato, ma importantissimo per le sue qualità nutrizionali.
Tutte riflessioni che possono essere riassunte nella filosofia di Campagna Amica, la Fondazione espressione di Coldiretti che anche in Molise ha dato vita a due mercati coperti, a Campobasso ed Isernia, dove quattro giorni a settimana (giovedì e sabato a Campobasso e martedì e venerdì ad Isernia) i produttori della regione aderenti a Campagna Amica vendono ciò che producono. In questi mercati contadini il consumatore trova il meglio del nostro agroalimentare, tutto rigorosamente a km zero, dall’ortofrutta ai formaggi, ma anche carne, pesce, pane, pasta e prodotti da forno, farine, legumi, miele, olio, vino, tartufi e quanto di meglio il nostro Made in Molise offre, tracciato e garantito dal produttore al consumatore.
Una filosofia, questa del mangiar bene e sano nel rispetto dell’ambiente, che piace anche alle Istituzioni, tanto che il dott. Ciarlariello della Regione Molise, nel suo intervento, ha sottolineato l’impegno della Regione, nella prossima programmazione del PSR verso tali tematiche; programmazione che darà largo spazio alla transizione ecologica, alla valorizzazione delle produzioni locali, affidando alle imprese agricole un ruolo determinate per la realizzazione di un’agricoltura sempre più green e sempre più attenta alle esigenze dei cittadini-consumatori e dell’intero pianeta.
L’appuntamento prossimo è alla riapertura delle scuole per proseguire il lavoro di comunicazione e di divulgazione fin qui svolto.