Di Marco Frosali
In Cerca Di Sagrantino
La nuova arrivata, complice i bassi consumi, mi invoglia a portarla a spasso un po’ più spesso rispetto alle mie due vecchiette e così, dopo i 1948 km in cinque giorni tra il due e il sei Giugno, quando io e Principessa Esmeralda abbiamo ricambiato la visita del nostro amico Carlo che da quel ramo del lago di Como è sceso a Roma la settimana prima, cogliendo l’occasione per salutare anche Giovanni e Fabrizio (qui e qui per rileggere),
i due compaesani Michele e Mario,
oltre all’amico Stefano Venditti a Marzabotto,
domenica tredici Giugno io e Principessa Esmeralda partiamo verso le nove e mezza con un’aria già abbastanza calda e ci dirigiamo verso il Raccordo Anulare, da cui imbocchiamo la Cassia Bis in direzione Viterbo, per poi lasciarla nei pressi di Monterosi per prendere la Nepesina e poi giungere a Narni, da dove ci dirigiamo verso Terni per affrontare la famigerata e45, percorsa sempre una settimana fa e in condizioni leggermente migliori rispetto agli altri anni anche se i restringimenti e i cantieri sono sempre presenti. Nei pressi di Spoleto però, essendo sopra pensiero, non faccio caso ad un autovelox ben visibile, ma posizionato in un tratto in discesa: il limite era settanta mentre noi andavamo a poco più di ottanta…attendo una più che probabile multa! Pensieroso anche per questo impiccio, dopo circa centottanta chilometri, io e Principessa Esmeralda giungiamo nella bella cittadina di Spello, dove trovo posteggio appena fuori dal centro storico in cui vado a fare uno dei miei classici giri: zaino in spalla, ascella pezzata e fotocamera alla mano:
Inutile dire che il centro storico, tenuto meravigliosamente e con tutti gli edifici in pietra a vista era preso d’assalto dai turisti, a pranzo nei numerosi ristorantini già attorno a mezzogiorno e mezza mentre l’aria metteva appetito…ma a parte un paio di calamite (una per me e una per Nonno Mauro Jurassico) e una bottiglietta d’acqua, volente o nolente devo continuare il giro e così, recuperata Principessa Esmeralda da sotto il sole nel parcheggio, ci dirigiamo verso la vicinissima Bevagna distante circa quindici chilometri.
Anche qui posteggio in prossimità della porta di ingresso al centro (Porta Foligno) da cui iniziava la ZTL e vado di nuovo a scoprire quali bellezze nasconde questo borgo.
Anche qui la presenza di diversi turisti intenti a pranzare oltre che l’orario, mi inducono ad una sosta presso un wine bar del centro che serve anche da mangiare e dove ordino un tagliere misto con salumi e formaggi locali, olive e bruschette,
giusto per non appesantirmi troppo per il prosieguo del giro!
Dopo un buon caffè rigenerante torno da Principessa Esmeralda e scambiate quattro chiacchiere con un motociclista toscano anche lui in giro da queste parti, si riparte per la vicinissima Montefalco, patria del Sagrantino, dove attraverso la via centrale che porta nella piazza del Comune
e dove oltre ai numerosi negozi di souvenir e ristorantini, trovo anche enoteche in cui si vende il famoso nettare, fermandomi in uno di essi dove acquisto una bottiglia di Sagrantino normale e una di passito dopo aver effettuato una degustazione delle due tipologie menzionate pocanzi, oltre a provare il rosso di Montefalco che però era troppo secco per i miei gusti!
Tornato al parcheggio con il bottino e con un leggero senso di sbronza che iniziava a fare capolino, ma che mi è passato dopo una bella tracannata di acqua, io e Principessa Esmeralda iniziamo il ritorno verso casa, passando dalla pittoresca (nel nome) Bastardo
e successivamente nei pressi di Todi
e al Lago di Corbara, bacino artificiale formato dal fiume Tevere.
Transitando poi per Castiglione in Teverina, Bagnoregio e Viterbo, oltrepassati i Monti Cimini, ci ricongiungiamo con la Cassia Bis per fare ritorno a Roma, ma prima di andare a casa, tappa obbligata a Vigne Nuove per lo scambio di gagliardetti: io consegno le calamite al Nonno mentre lui contraccambia con la maglietta del gruppo Facebook delle Teste di Guzzi, oltreché con tre lattine di birra non previste
che aumentano il bottino di una giornata che si conclude dopo la bellezza di quattrocentouno chilometri!
Ormai ci sto prendendo la mano, dato che nel giro di un mese e mezzo, Principessa Esmeralda ha già percorso oltre cinquemila chilometri! Sara e il Rondone iniziano a mugugnare, ma quelle, la loro strada l’hanno percorsa e ne macineranno ancora un po’; è tempo che la piccola debba farsi le os… ehm, i cuscinetti!
Al prossimo giro!