Di Giovanni Carugno
L’Università degli Studi del Molise compie un altro importante passo nella direzione della sostenibilità. In occasione della Giornata Mondiale dell’Ambiente 2021, istituita dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 15 dicembre 1972 per unire i vari Paesi della Terra nello sforzo di preservare l’ecosistema naturale, l’Ateneo ha inteso offrire il suo messaggio green sottolineando l’importanza di un’azione pubblica collettiva che riporti l’attenzione sulle problematiche ambientali.
Il progetto sperimentale «Stick With Your Earth. Rise to the Plastic Free Challenge», messo in atto dall’Ateneo molisano, ha già visto l’avvio della raccolta differenziata e la distribuzione gratuita a tutte le matricole di una borraccia in acciaio con la finalità di incentivare comportamenti ecosostenibili. Da oggi tali azioni positive si arricchiscono di un ulteriore tassello: l’installazione di sette nuovi erogatori di acqua di rete – microfiltrata (per trattenere particelle superiori a 0,5 micron e migliorare il sapore dell’acqua potabile) e sicura (grazie alla tecnologia UV, sistema debatterizzante per la zona di erogazione) – i quali distribuiranno gratuitamente a tutta la comunità universitaria acqua naturale, fredda o a temperatura ambiente, nell’intento di una progressiva riduzione della plastica monouso. Gli erogatori saranno collocati nei diversi poli universitari: presso il I Edificio Polifunzionale, piano terra; il II Edificio Polifunzionale, piani primo, secondo e quinto; il III Edificio Polifunzionale, piano terra; la Biblioteca di Ateneo, ingresso; la Sede di Pesche, piano terra.
A riempire simbolicamente la prima borraccia sarà il Rettore, prof. Luca Brunese, il quale nella mattinata di oggi, lunedì 7 giugno, ha inaugurato gli erogatori, confermando l’impegno attivo dell’Università del Molise verso un cambiamento attento al territorio e al futuro del Pianeta, anche sulla base di percorsi educativi in linea con gli Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030 e con gli itinerari europei segnati dal Green Deal Europe e dal Piano di azione per l’economia circolare.
L’acqua, va ricordato, è un bene comune, ma rappresenta al contempo una risorsa scarsa; l’impegno volto a garantire l’accesso a tale risorsa fondamentale per la stessa esistenza degli individui, ma anche la cura dei processi di distribuzione rappresentano un segnale di attuazione di concrete politiche di solidarietà intergenerazionale. Si ribadisce, dunque, il compito di ogni Ateneo di proporre percorsi di sensibilizzazione in merito a temi tanto importanti sul piano della sostenibilità, dell’ecologia e della salute, adottando tutte le azioni possibili per tutelare l’ambiente quale habitat adeguato allo sviluppo della persona. L’incentivo alla pratica e al radicamento di comportamenti virtuosi come quello ora delineato, rientra, infatti, nei compiti non soltanto didattici, ma culturali che l’Università, per sua stessa natura, è chiamata a svolgere per il bene comune. Ciò non soltanto a garanzia della protezione e della salvaguardia dell’ambiente, ma soprattutto a favore della «tutela della salute, quale fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività» (art. 32 cost.).
Con tale semplice azione l’Università degli Studi del Molise, dunque, si fa “motore” per individuare direzioni comuni di intervento, con evidenti effetti espansivi della sensibilizzazione verso una problematica che incide non soltanto sul territorio locale, ma più ampiamente sulla nazione e sull’intero ecosistema. E se – come può apparire ad alcuni – non è nient’altro che una goccia nell’oceano, lo slogan proposto per la giornata ben ricorda che è «una goccia che salva il pianeta», esortando tutti a fare la propria parte.
Un esempio, dunque, di educazione ecologica, rivolta alla comunità universitaria e all’intero territorio. Una pratica virtuosa, concreta e altruista per promuovere il senso civico alla tutela dell’ambiente e delle generazioni presenti e future.