Di Vittorio Venditti
(Collaborazione), Di Mario Ricca
(Foto), Prese Da Internet Da Salvatore Di Maria
C’E’ Davvero Tanto Da Imparare
Quando chi scrive, da insegnante mancato, esorta i ragazzi di oggi a studiare per non dipendere dai politici di turno, lo fa pensando che lo studio poi possa essere utile per venir fuori alla grande da situazioni come quella che è oggetto dell’odierna analisi.
‘La Legge è tale e perciò va rispettata’, è quanto si sente dire da chi avrebbe fatta più bella figura ad utilizzare una massima che derivando dal diritto di Giustiniano, recita semplicemente ‘Consolamose coll’aglietto’.
La nostra “Mina Vagante”, se e quando vuole, fa più danni dei risultati ottenuti a capaci e Via D’Amelio, ad esempio con la seguente pezza ed il relativo commento proposto dal collaboratore di questa testata: Mafia: dopo 25 anni torna libero boss Brusca per fine pena, “Uno dei tanti che ha trovato conveniente passare alla concorrenza e che ha ricevuto da quest’ultima il ristoro riservato agli infami,utili a togati e politici per creare teoremi comodi per eliminare i nemici e solleticare le fantasie di giornalisti come quelli del “ratto” quotidiano e di report.”.
Durante questa settimana, salvo disgrazie più importanti, verrà fuori quanto prodotto in termini di inchiesta di prima mano, a proposito dell’amministrazione della giustizia a Campobasso e dei relativi uffici e documenti prodotti da quella inutile fucina, da utilizzare proprio per evitare i perversi effetti dell’oggetto del quale all’ultima foto. Per ora, analizzando qualche passo del breve articolo che ha scatenate polemiche già regolarmente passate all’oblio, sarà il caso di sbeffeggiare soggetti che vestendo toghe nere e facendolo il più delle volte ipocritamente da rossi, ritengono di far paura a chi ormai se ne frega anche dell’esistenza di quel Dio che dopo averli creati, ha lasciato agli uomini il libero arbitrio, valido anche per considerare chi si ritiene superiore, ma fa parte della medesima razza, volente o nolente. Ciò, detto da un interista, nero sì, ma poi splendidamente azzurro.
“Ha lasciato il carcere dopo 25 anni, per fine pena, il boss mafioso Giovanni Brusca, 64 anni, fedelissimo del capo dei capi di Cosa nostra, Totò Riina, prima di diventare un collaboratore di giustizia ammettendo, tra l’altro, il suo ruolo nella strage di Capaci e nell’uccisione del piccolo Giuseppe Di Matteo. – Un buon manager, sa investire al meglio per la propria vita: brusca ha raggiunti i limiti per godersi la meritata pensione! Ha fruito dello scivolo presente nel decreto benefici, varato ultimamente da Draghi.-
31 maggio 2021. Ha lasciato oggi, come scrive L’Espresso, il penitenziario di Rebibbia, a Roma, con 45 giorni di anticipo rispetto alla scadenza della condanna. Sarà sottoposto a controlli e protezione ed a quattro anni di libertà vigilata, come deciso dalla Corte d’Appello di Milano. – Come se per effetto di Google et similia,il resto dell’umanità non fosse e vivesse nelle medesime condizioni… non certo per quattro anni! –
Davanti alla prospettiva di trascorrere in carcere il resto della vita, Giovanni Brusca, qualche mese dopo l’arresto, ha cominciato a rivelare i retroscena e il contesto di tanti delitti e degli attentati a Roma e Firenze del 1993. Brusca mise da parte ogni remora quando ebbe la certezza che ne avrebbe ricavato quei benefici che ora gli hanno ridato la libertà. – Chiamatelo scemo! Ecco cosa significa studiare: capire fin dove ci si può e deve spingere. Considerato che ad esempio la religione cattolica dichiara senza mezzi termini che va in Paradiso chi nella vita terrena non fallisce, di sicuro oggi è stato forgiato l’ennesimo Angelo! –
Dalle sue rivelazioni presero l’avvio numerosi procedimenti che hanno incrociato pure i percorsi dell’inchiesta sulla “trattativa” tra Stato e mafia. – Questa è cosa che sanno anche gli analfabeti. –
Nel suo caso sono stati applicati i benefici previsti per i collaboratori “affidabili”.”
Da Commentare Quest’Ultimo Periodo?
Democrazia? E Ci Si Scandalizza Di Fronte A Leggi Che Obbligherebbero A Cantare ‘Bella Ciao’…