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Perché Nei COMUNI Nessuno Vuole Fare Il Sindaco? E Chi Lo Dice!

Di Vittorio Venditti
(Foto), Presa Da Internet Da Stefano Venditti

A Gambatesa C’E’ La Fila!

Con la calma che si deve manifestare rispettando chi dice la sua, dopo quindici giorni, è bello tornare su un argomento per una volta trattato da chi ha le mani in pasta: Perché Nei COMUNI Nessuno Vuole Fare Il Sindaco?

Italia

In tanti, di questi comuni spesso spopolati, fare il Sindaco lo è con la S maiuscola in virtù del fatto che si tratta di puro volontariato, per essere chiari, quel nobile Agire che si estrinseca nel Fare, senza compenso, nulla a che vedere con quel volontariato che è costituito da gruppi d’interesse che fanno, vengono pagati e poi pretendono anche di non restituire quanto dovuto in tasse, ovvero quei soggetti che coprendosi dietro tal forma di nobiltà d’animo, poi arrivano a pretendere di mostrare il proprio ‘Sangue blu’, cercando di acquisire un castello… così: per esser nobili fino in fondo! No, in questo caso si tratta di veri Signori, provenienti da ogni origine politica e da tutte le parti d’Italia.

Diverso è il dover o voler fare il Sindaco per altri scopi: giusto è il dire che richiama una mancata istruzione tesa a creare veri politici, altro è pretendere che tali scuole forgino primi cittadini che dovrebbero venir acclamati dai propri compaesani, magari per capacità di governo tese anche a creare lavoro e benessere per i propri amministrati, ma senza parzialità come accade, è successo e sempre sarà così anche in futuro, atteso che difficilmente si riesca a modificare l’animo umano fino al renderlo Nobile con la N maiuscola, qui il dire di questa testata in maniera più generale. La cosa è talmente sedimentata che seppur esistessero ancora spregiudicati a tal punto da volersi azzardare a fare tal sacrificio, ogni velleità in tal senso risulterebbe azzerata per via dell’assoluto portare a conati d’ogni genere che rovinando lo stomaco, obbligano i ‘pazzi’ in questione a rinsavire.

In definitiva: a chi si chiede il perché di tal anomalia, va risposto che al di là di tutto, se la situazione è arrivata atal cancrena, difficilmente la si potrà curare e sicuramente non come Classe vorrebbe. A Gambatesa ad esempio, da più di mezzo secolo si è persa questa qualità e a chi afferma che allora le condizioni politiche erano diverse, si risponde che ogni tempo a i propri pro ed i relativi contro. All’epoca in paese c’è stato chi si è accollati i problemi di tanti, suoi operai in primis, comprendendo che se i lavoratori vivono con pochi problemi, ciò si riverbera positivamente sulla loro resa, per cui si è vista la costruzione di case per quella gente che poi ha ricambiato con la stima che si deve a chi fa del bene. Oggi, ma non solo nei momenti presenti, il borgo da sogno vede la più completa debacle in questo senso, atteso che sia difficile affermare che nonostante furti di posti di lavoro e di danaro, qualcuno possa dirsi in piena soddisfazione ed in reale crescita, prova ne sia il venti a zero fra morti e nascite, non certo imputabile alla mera castità locale.

Chiudendo, se difficilmente si riesce a trovare Sindaci per le ragioni esposte nel pezzo utilizzato come fonte di riflessione, è possibile affermare che se si guarda allo stipendio elargito almeno a Gambatesa, nessuno potrà negare che per raggiungere il locale obiettivo, da altre parti schifato, in questo paesello c’è una fila che fa impressione, ma che nello stesso tempo lascia esterrefatti per la quantità, ma soprattutto per la qualità degli aspiranti ad una poltrona che al di là del beneficio per i petenti e votanti, assicura la manna per un lustro a chi va a sedersi su questi allori.

Lusso Da Queste Parti Da Non Disprezzare.