Di Vittorio Venditti
(Foto), Prese Da Internet Da Salvatore Di Maria, Marco Frosali E Stefano Venditti
Sullo Sfondo, Qualcuno Sparava
Trattare sempre delle beghe gambatesane può portare alla noia perché il borgo è ‘vivibile’ ed ‘allegro’. Per questo motivo, oggi, variando, si tornerà a vecchi ricordi di romana memoria per chi scrive.
Il tredici maggio, il cattolicesimo ricorda la Madonna in foto e quarant’anni fa, due scapestrati, matti al limite della legalità, passavano il loro tempo incorniciato da un bel pomeriggio assolato, nella loro macchinina, dalle parti di Ponte Galeria, dove allora c’era un prato che invogliava a discutere dei massimi sistemi.
L’Urbe è grande e lo era anche in quel periodo, quindi se si parla di prossimità, non si sbaglia. Vicino ai due ‘contendenti’, quel pomeriggio sarebbe passata la Storia.
La ‘discussione’ a quel livello non poteva andare avanti meglio di così, ma l’autoradio era accesa e la ‘Notizia’ giungeva come un fulmine a ciel sereno: qualcuno stava sparando… al papa. Si decideva di interrompere la promozione delle idee al pratico, partendo per andare a vedere, alla stessa stregua di giornalisti sul pezzo: e che giornalisti!
Le strade erano sufficientemente nella normalità delle cose note a Roma in termini di traffico pomeridiano, nulla di paragonabile ad oggi… o no! Si scorreva e si correva anche perché chi guidava aveva il difetto di non saper aspettare, forse perché l’età imponeva tal ragione. Arrivati in zona, la corsa veniva arrestata e poco ci mancava che i due incoscienti subissero la stessa sorte dell’improvvisata, rapida imperiale volata, per le insistenze, (forse un po’ inopportune), di chi, curiosa, avrebbe voluto avvicinarsi più del lecito.
No, non era possibile, ma l’autoradio accesa comunque continuava con i ragguagli, per cui l’unica decisione da attualizzare non poteva essere che quella di tornare al punto di partenza per riprendere l’argomento lasciato in sospeso, prima dell’interruzione, forzata dall’imbrunire e dal conseguente rientro alla base, purtroppo ognuno alla sua base, per ragioni logistiche lunghe da spiegare, ma facilmente comprensibili ai più.
I fatti allora raccontati da ‘quell’autoradio accesa’, ormai sono parte della storia dell’inizio dell’ultimo ventennio del secolo lungo e breve e chi scrive, unitamente all’allora ‘migliore parte di sé’, tornerà ad incontrare la storia, dopo che il protagonista, suo malgrado, di quel chiasso ottenuto durante un pomeriggio assolato di Roma, vittima della politica dei tempi, ma salvo per mano di Chi ha voluto così, ripresosi dai postumi di quel ‘disguido’, tornava fra la gente, come ogni Santo s’impone di fare.
Quel pomeriggio la storia passava vicino a chi oggi racconta, ma la frase che il vostro cronista non dimenticherà mai, è stata una di quelle che solo chi sa sorridere della vita sempre e comunque, poteva pronunciare. Tornati al momentaneo Paradiso, l’esclamazione che ne è scaturita è stata:
“Amo Sprecato Solo Tempo!”. Intelligenti Pauca.