Spopolamento: Gambatesa Vista Da Un Barista

Di Vittorio Venditti
(Audio), Di Vittorio Venditti
(Foto), Di Antonio Venditti

NORMALITA’!!!

Gambatesa è un paese dove sognare è l’unico sport praticato in grande stile. Se ieri il parco giochi del ‘troppo’ ha mostrata la fiammata d’ottimismo che ha decretato il numero di futuri cittadini intento al gioco, oggi si parla dei centri d’aggregazione per adulti, quando aperti, desolati e sempre gli stessi.

Gambatesa: Panoramica

La ‘passeggiata’ di sabato scorso, dopo aver toccato il luogo richiamato in link, si è inevitabilmente fermata presso uno dei due esercizi frequentati sempre più di rado da chi scrive. Davanti al locale erano presenti tre tavolini vuoti e solo quelli, pur se in orario da aperitivo. Normalmente a mezzogiorno quel centro d’aggregazione è pieno, in quel caso di una decina di comunisti, ma sabato anche questi erano assenti, forse perché già a consumazione ultimata, intenti a ‘mangiare bambini’. Passando dal parco giochi del quale si è detto, nulla ha fatto pensare che chi si dichiara ‘trasparente’ fosse già in loco, ma tutto è possibile, come verrà dimostrato nei prossimi giorni. D’altronde, chi vive di falce e martello, per certe azioni non ha orario. Tal situazione ha indotto il vostro cronista e chi lo accompagnava a concedersi il bicchiere proprio lì, in quella parte di via Nazionale che in paese è considerata la ‘zona bene’, magari per osservare il passaggio di qualche anima, viva o morta che sia, la disperazione acchiappa tutto e permette questo ed altro.

Seduti al tavolino, ecco che viene servito quanto chiesto e siccome il titolare di quel bar è un amico da una vita, il vostro articolista si è permesso di chiedere qualcosa a proposito del ritorno, si spera, alla normalità che per Gambatesa è comunque un dramma. Come si poteva immaginare, dopo aver saputo che in quell’esercizio parlare di pagamento a mezzo Pos è come credere in Satana, a seguire, la risposta è stata rapida e nello stesso tempo disarmante: “Oggi c’è il sole, ma è sabato e spero che almeno nel pomeriggio ci sia un po’ di vita. – Il Nostro intendeva per ‘vita’ quella decina di clienti abituali che sosta presso il suo esercizio ogni fine settimana come detto sopra. – Durante i giorni feriali è davvero una tragedia: pensa, – ha continuato sconsolato l’amico barista, – che se oggi chiudo all’una e mezza per andare a pranzare, nei giorni infrasettimanali, pur di attendere e vendere qualche caffè a coloro che staccano per la mensa, abbasso provvisoriamente la saracinesca alle due e mezzo, vado a casa a mangiare e poi torno per riaprire. Posso dirti senza bugie che dalle tre del pomeriggio e fino alle cinque e mezza inoltrate, visto che non passa nessuno e siamo sulla Nazionale, mi siedo davanti alla porta e mi appisolo, senza che nemmeno una mosca venga a disturbare il mio riposino pomeridiano, diventato purtroppo cosa normale”, affermazione che ha chiuso un discorso nato morto in quanto più che prevedibile.

Gambatesa: Premio Oscar Per Troppa Tranquillità? NORMALITA’!!!