Di Vittorio Venditti
Ma E’ Cattiveria Parlare Così?
A volte bisogna fare il punto su quanto si scrive.
Chi come me scrive per il solo gusto di scrivere, magari imbattendosi in qualche episodio da denunciare e cercare di risolvere, non mette in conto l’ignoranza imperante nella maggior parte dei cosiddetti “appartenenti al popolino”, (intesi nel senso più dispregiativo del termine), gente che, di fronte alla possibilità di emanciparsi da ladri e quanto di simile, preferisce sputare nel piatto in cui mangia, accusando chi li aiuta ed apprezzando l’operato di personaggi di dubbio gusto che con la scusa di appartenere ad enti “superiori”, si approfittano di quei poveri fessi, facendogli vedere un finto paradiso.
Così, si sentono strane proteste da chi, pur approfittando del lavoro altrui, senza poterne avere alcuna pretesa, di fronte a soprusi ricevuti e denunciati gratuitamente da altri, nell’intento di pensare di preservare un posto di lavoro, ne invidiato ne preteso da altri, accusa chi denuncia, di far del male a chi vuole lavorare e solo lavorare.
Questi “piccolini” che pretendono rispetto da chi gli vuol bene e rispettano chi li deruba, fanno lo stesso gioco di coloro che, (povere vittime), pensano di far bene pagando il pizzo a chi, non avendolo mai fatto, non sa cosa vuol dire lavorare.
La ragione dell’esistenza di siti come il mio, non è certo quella di parlare solo ed esclusivamente di maidunate dal primo gennaio al trentun dicembre di ogni anno.
La ragione di “voci fuori dal coro” come la mia, è anche quella di far capire a costoro che la vera libertà di vivere si conquista sul campo, magari maltrattando cosiddetti “componenti delle Forze dell’Disordine”, che approfittano della loro Divisa per poter ricattare, anche in maniera subdola, chi, per strada, ci sta per lavorare alla stessa stregua di quei componenti delle Forze dell’Ordine, intendo dire, di quegli agenti delle forze di polizia che lavorano onestamente.
Questi ultimi grazie a Dio sono la maggioranza e, oltre a darmi la possibilità di essere tranquillo, mi permettono, con la loro abnegazione, di ringraziarli per ciò che fanno anche per me.
Restano i pochi che con il loro rubare, mi costringono a “difese” non necessariamente convenzionali, da loro e dal loro modo di agire che, purtroppo, anche se siamo nel duemilaundici, fa ancora breccia su gente che sembrerebbe intelligente, ma al contrario è povera di spirito e, per accettare certi soprusi, spesso anche di danaro, danaro tolto a sè stessi e alla propria famiglia, per propria incapacità d’azione, non certo per colpa di chi sa difendere i propri e gli altrui diritti, magari in maniera assolutamente gratuita, ripeto, solo per colpa propria, si abbassa ad accettare simili stupidi ed inutili compromessi.