Di Vittorio Venditti
Librandoci Nel Cielo Delle Alte Capacità
Ieri sera, abbiamo avuta una serata che, se preludio alla finale del festival, è stata, nello stesso tempo, l’Elogio Dell’Italianità.
Ma che è successo?
Semplicemente che coloro che hanno dato spettacolo, se pur altamente capaci nel loro lavoro, lo sono stati altrettanto nel turlupinarci, sapendo perdere tempo, e facendolo con alta classe.
Se infatti, il concerto ha spaziato dalla pizzica alle canzoni di Fabrizio De André, per arrivare ad altro rock popolare, visto l’evidente esiguo numero di brani da eseguire, i Nostri hanno utilizzato stratagemmi per far passare il tempo, come ad esempio il proporre pezzi di altri brani, o presentarsi continuamente al pubblico ma in maniera diversa volta per volta ecc.
La cosa che mi ha fatto impazzire in tutto questo, è consistita nel fatto che mentre costoro ci prendevano in giro, ce lo dicevano pure:
“Ora, se solo volessimo potremmo fare ciò che altri nostri colleghi fanno per far passare il tempo”… e nel mentre facevano proprio ciò che denunciavano come imbroglio!
Un’altra cosa che ho notato, e che dico a memento del fonico di questa sera, è stata che nonostante l’ottima amplificazione e la precisa disposizione degli altoparlanti, nei rari momenti di silenzio, si poteva udire distintamente un “Rosa”, probabilmente dovuto ad una cattiva, se non assente, messa a terra.
Insomma: si sentiva “zzzzzzzzzzzzzzzz”, rumore eliminabile semplicemente inserendo un filtro ferma banda.
Al di là di tutto, noi ci siamo divertiti comunque, anche senza fare foto, viste le precarie condizioni d’intendere e di volere di tutta la squadra.
E… Questa sera?
“13 agosto:
Piazza Vittorio Emanuele ore 21:30
23° festival della canzone dialettale molisana!
Serata finale con la partecipazione straordinaria, in qualità di ospite, di Piero Ricci e il gruppo internazionale Archè”.
Noi abbiamo lanciato un pronostico!
Avremo ragione?