Di Jula Papa
Un importante successo della società civile, ora si renda concreta
La riforma dell’assistenza agli anziani non autosufficienti prende forma concreta, grazie all’inserimento nel Piano nazionale di Ripresa e Resilienza dei punti chiave della proposta elaborata dal Network Non Autosufficienza e sostenuta da numerosi soggetti.
“Esprimiamo grande soddisfazione per l’avvio di questa riforma e ringraziamo il Presidente del Consiglio Draghi e i Ministri Orlando e Speranza che hanno accolto e sostenuto la nostra richiesta”, affermano alcune delle organizzazioni promotrici: Alzheimer Uniti Italia, Caritas, Cittadinanzattiva, Confederazione Parkinson Italia, Federazione Alzheimer Italia, Forum Disuguaglianze e Diversità, Forum Nazionale Terzo Settore, La Bottega del Possibile. “Si tratta di una riforma organica, che integra gli aspetti sanitari a quelli sociali dell’assistenza agli anziani non autosufficienti, elemento di assoluta novità che il Piano accoglie e sancisce, superando di fatto uno dei principali problemi che i cittadini del nostro Paese si trovano ad affrontare”.
La riforma prevede, come indicato nella proposta delle organizzazioni: un sistema orientato sulla preminenza del sostegno alla domiciliarità; l’incremento dell’offerta di servizi; il rafforzamento dei modelli d’intervento secondo la logica della cura multidimensionale; la riduzione della frammentazione del sistema e la semplificazione dei percorsi di accesso.
“Tuttavia – aggiungono le organizzazioni – perché questa riforma prenda forza entro la fine naturale della legislatura, prevista nella primavera del 2023, dovremo vigilare affinché gli interventi previsti nella fase iniziale siano effettivamente predisposti, a cominciare da uno stanziamento adeguato di risorse che nel Piano – seppure incrementate – sono ancora lontane dai 7,5mld richiesti nella proposta”.
Tre sono i passi da compiere nel prossimo futuro: accompagnare e sostenere la realizzazione della legge di riforma, tenendo alta l’attenzione e la pressione sul piano politico e spingendo per giungere a una normativa veramente in grado di rispondere alle sfide della non autosufficienza; cominciare bene il percorso, mettendo in atto un primo pacchetto di misure che inizino a innovare il sistema, preparando il terreno alla riforma. Ciò richiederà di rafforzare gli stanziamenti previsti dal PNRR, di ampliare gli interventi rispetto a quelli lì indicati e di assicurare la massima coerenza tra le azioni iniziali e il disegno complessivo di cambiamento; alimentare la collaborazione, tra i due Ministeri interessati, tra i vari soggetti sociali e tra questi e il Governo e fare in modo che si instauri una modalità di dialogo sistemica, trasparente e non episodica tra le istituzioni e le varie realtà sociali coinvolte nella non autosufficienza.