Di Vittorio Venditti
(Foto), Di Marco Frosali
Primo Maggio: Una Vera Mosceria!
Per iniziare il mese ‘delle rose’ o ‘dei ciucci’, a piacere di chi legge, oggi è necessario tornare sulla retorica ‘festa del lavoro’ che è tale se si considera il grosso movimento di emigrati gambatesani di rientro in paese per la liberalizzazione da Coviddi. Questo è l’incipit del primo articolo del mese pubblicato su queste pagine l’altro ieri. Nulla di più clamorosamente errato:
uscendo per le vie del borgo, (per tali s’intendono via nazionale e parte di piazza Vittorio Emanuele perché nel resto regnava il solito desolante deserto e non è un pour parler), si sono potute notare sempre e comunque le medesime persone, con l’aggiunta di Marco, (come da articolo precedente), il fratello Davide e pochi altri fra coloro che abitualmente rientrano ogni fine settimana. Il vento l’ha fatta da padrone e la tristezza generale offerta dal clima politico è stata così ben accentuata che chi scrive non ha vista l’ora di archiviare quest’ennesima perdita di tempo. Persino davanti ai locali d’aggregazione, tolto qualche momento d’ilarità forzata dall’inventiva di un esercente, tutto è rimasto uguale a tre mesi fa o a dieci anni or sono, quando forse si riusciva almeno a scambiare qualche parola, oggi praticamente un’azione impossibile, visto il predominare di smartphone e tablet che aiutano davvero nella comunicazione interpersonale.
Chiudendola qui per umana pietas, almeno resta la positività data dalla mancanza di occasione per potersi infettare, atteso che sia così semplice operare in tal senso quando esiste obbligatoriamente il distanziamento per mancanza di gente da avvicinare.
Effetti Del Turismo A Gambatesa!