Di Vittorio Venditti
(Audio), Di Vittorio Venditti
(Foto), Di Salvatore Di Maria
Bisogna Anche Crederci?
La settimana sarà pure comunista, ma chi non la pensa come loro ha materiale arretrato riferito al paesello, merce che va comunque smaltita e così sarà.
Prima dello svolgimento del tema però, va rimarcata l’assoluta incompetenza dell’attuale amministrazione ‘muinicipale’ in fatto di volontà di sviluppare il turismo come fonte di guadagno per i locali, almeno i commercianti, atteso che se la gente viene a Gambatesa percorrendo strade che vanno bistrattate a favore di altre, degne di far parte di promesse elettorali difficili da mantenere, queste arterie, (registrate su ogni navigatore che dio ha messo in vendita), piaccia o meno, dovranno venir almeno corredate di segnali decenti per evitare che cittadini che nulla hanno ne vogliono avere a che fare con questa forma di sviluppo che in teoria dovrebbe portare assunzioni al castello che restano sogni forieri di malattie incurabili, quei cittadini, si trovino, un giorno sì e l’altro pure, a dover disintasare automobili di grossa potenza, munite di navigatori satellitari, dirette sì, al castello, ma transitanti per via San Nicola per incastrarsi con relativo smussare dei propri angoli, all’inizio della viuzza, altezza supportico, con relativo sghignazzare di chi, persa ogni speranza di trovarsi di fronte ad un’amministrazione che almeno dovrebbe avere ‘naso’ nel considerare quella strada come da non percorrere, valuti come giusto provvedimento, il miglioramento della vista del segnale in foto, lì installato nel duemilaundici da chi è stato definito “incapace”, mai corretto da chi nel tempo ha sfoggiata tutta la sua ‘QULTURA’ da centodieci e lode, colpita inesorabilmente anche oggi dall’ennesima ‘sofferenza indicibile’, ‘donna’ restia per far dispetto non si sa a chi, non in grado di risolvere questo piccolo problema spendendo non milioni, ne centinaia di migliaia, ma forse qualche euro per l’aggiunta di un segnale che indirizzi gli automobilisti provenienti dalla strada che non piace, verso via Dietro gli Orti. L’ultimo accadimento preso in considerazione è di ieri, nel primo pomeriggio, ma è un fatto normale che ciò succeda almeno una volta al mese perché per fortuna è questo il reale flusso turistico autonomamente diretto a Gambatesa, transitante da via di Piana San Nicola. Si saranno risvegliati almeno per loro vantaggio nell’evitare per il futuro certi figuroni?
Tornando a Bomba. Oggi si parla del ripristino di un po’ della locale viabilità, (della quale verranno mostrate delle foto scattate quasi per caso), perché lo scorso otto aprile, il ‘muinicipio’ di Gambatesa ha iniziato a sperare sognando in tal senso
con la delibera di giunta n 37, “REGIONE MOLISE D.G.R. n. 277 DEL 23-07-2019 – AVVISO PUBBLICO FINALIZZATO ALLA DEFINIZIONE DI UN PIANO DI INTERVENTI NEL SETTORE VIABILITA’- MESSA IN SICUREZZA E AMMODERNAMENTO DELLA STRADA DI COLLEGAMENTO TRA IL CENTRO ABITATO DI GAMBATESA CON LA S.P. n. 115 INNESTO FONDOVALLE DEL TAPPINO (S.S. n. 645) APPROVAZIONE PROGETTO DEFINITIVO”,
(qualche decina di metri più avanti c’è la strada cosiddetta di ‘Piana San Nicola’, quella registrata sui navigatori e della quale si parla nel fuori tema in testa, via comunale percorsa peggio di un’autostrada non solo da gente del posto, ma di quella come detto se ne fregano…)
e la delibera di giunta n 38, “REGIONE MOLISE D.G.R. n. 277 DEL 23-07-2019 – AVVISO PUBBLICO FINALIZZATO ALLA DEFINIZIONE DI UN PIANO DI INTERVENTI NEL SETTORE VIABILITA’ – LAVORI DI MESSA IN SICUREZZA E AMMODERNAMENTO DI VIA DEL LAVATOIO – LOCALITA’ PESCHIERA – APPROVAZIONE PROGETTO DEFINITIVO”. Se non si sognasse, sarebbe anche il giusto, seppur minimo ristoro per tutti i locali contribuenti prima che per chiunque transiti per quelle strade, raro, ma sempre possibile. Oggi però è il caso di analizzare bene queste deliberazioni anche dal punto di vista del rispetto dell’italiano tout court e del genere di chiunque, compresa chi si definisce in maniera ambigua perché fa parte del suo carattere.
Le due delibere mostrano innanzitutto che presso la mangiatoia gambatesana anche fare il copia/incolla è una vera impresa titanica. Nei due documenti presentati sopra si può leggere testualmente: “Presiede l’adunanza il Sig. Genovese Carmelina nella sua qualità di SINDACO e sono rispettivamente presenti e assenti i seguenti signori: …”. Chi è stata menzionata ha vantato come complimento ricevuto l’esser stata definita ‘donna con le palle’, (qui per rileggere), cosa dalla quale chi scrive come maschio, ma anche tante Donne Vere, così come molti uomini che le rispettano seriamente, hanno prese le giuste e dovute distanze, perciò nulla questio. Si spera comunque in una futura correzione da parte di chi redige simili scartoffie, nel rispetto di tutti, italiano in primis.
Passando poi all’atto pratico e considerato lo scritto comune ai due documenti.
1°: “PREMESSO
– che l’Amministrazione Regionale intende conoscere le esigenze e le priorità dei Comuni, delle Province, dei Consorzi e delle Comunità Montane, al fine di predisporre un Piano di interventi finalizzati al miglioramento e alla messa in sicurezza dell’intera rete viaria da inserire in un’eventuale futura programmazione;”, stavolta la politica è stata davvero chiara nel ribadire che i sogni son desideri. Se poi gli stessi derivano da promesse elettorali, risultano anche oltremodo frustranti per le parti in causa ed ottimi diversivi ridanciani per il resto dell’umanità, soddisfazione per chi scrive in primis.
2°: “A”, Versione gambatesana, “DATO ATTO che il Comune di Gambatesa risulta nell’Elenco Priorità 1 con l’intervento di Messa in Sicurezza ed Ammodernamento della Strada di Collegamento tra il Centro Abitato di Gambatesa con la Strada Provinciale S.P. 115 Innesto Fondovalle del Tappino …”;
2°: “B”, versione italiana, “DATO ATTO che il Comune di Gambatesa risulta nell’Elenco Priorità 1 con l’intervento di Messa in Sicurezza ed Ammodernamento della Strada di Collegamento tra il Centro Abitato di Gambatesa e la Strada Provinciale S.P. 115 Innesto Fondovalle del Tappino …”, vedi sopra la questione ‘copia/incolla’ ed il riferimento al rispetto della lingua di Dante.
3°: “CONSIDERATO che:
– per la realizzazione dell’opera occorre adottare un procedimento espropriativo nei confronti dei proprietari delle aree interessate dai lavori ai sensi e per gli effetti del Testo Unico in Materia di espropriazione di pubblica utilità di cui al d.P.R. 8 giugno 2001, n. 327 come modificato ed integrato dal D.Lgs. 27 dicembre 2002, n. 302;
– l’opera da realizzare risulta conforme agli strumenti urbanistici e, pertanto, già sussiste ed è efficace il vincolo urbanistico preordinato all’esproprio;
VISTO:
– il Piano Parcellare d’esproprio, indicante la descrizione dei terreni in cui è prevista l’espropriazione, con l’indicazione dell’estensione e dei confini nonché dei dati identificativi catastali (con il nome ed il cognome dei proprietari ivi iscritti) nonché gli altri elementi previsti dall’art. 31 del d.P.R. 5 ottobre 2010 n. 207, ancora in vigore; …”, la qual cosa dichiara inequivocabilmente che per ragioni opportunisticamente e biecamente elettorali, fatto salvo quanto esposto al punto uno, sempre che non si frappongano altri intoppi più o meno scusanti, quanto in delibere, (già dalle premesse), diverrà realtà almeno dopo il maggio duemilaventiquattro, ragione per la quale, con i tempi italici che corrono, per ben che vada, i propositi in tema, seppur nobili, forse potranno vedere la luce dopo la morte di chi oggi ancora non ha deciso di scappare da questa valle di lacrime, percorrendo per l’ultima volta quelle strade anche senza l’ausilio del navigatore per non incastrarsi per la goduria e la derisione del vostro cronista, mulattiere così come sono combinate prima di tal ‘ripristino’, per poter andare a vivere dove questo discorso è stato archiviato qualche generazione fa.
Detto quanto sopra, diventa di secondaria importanza persino ciò che segue:
Tratto dalla delibera 37: “VISTO il quadro economico allegato allo stesso progetto definitivo che prevede per la realizzazione dell’opera un costo complessivo di € 1.270.000,00 che di seguito si riporta: …”, Se Li Scordano!
Tratto dalla delibera 38: “VISTO il quadro economico allegato allo stesso progetto definitivo che prevede per la realizzazione dell’opera un costo complessivo di € 150.000,00 che di seguito si riporta: …”, Forse Questi Potrebbero Pure Arrivare…
Ciò premesso, sorge ‘spintanea’ la solita domanda:
Bisogna Anche Crederci?