Di Vincenzo Ciccone
Per la 16enne ala piccola di 184 centimetri a Ragusa l’esordio nella Techfind Serie A1. Sarà un fulcro tra prima squadra e team under
La giocatrice specialista anche del 3×3: «Cerco di migliorare costantemente. Per me un’esperienza di crescita»
Il palcoscenico della Techfind Serie A1 lo ha assaggiato per 29 secondi, alla vigilia di Pasqua, in occasione della trasferta a Ragusa. Ma, per lei, la massima serie ed il lavoro di crescita sul versante giovanile saranno ancor più pane quotidiano con la stagione che verrà, la 2021/22. La sedicenne slovena Zala Šrot (entrerà nei 17 anni il prossimo 15 maggio) ha tutto per divenire un nuovo prospetto del basket continentale ed un elemento in grado di aggiungere un’ulteriore dimensione internazionale al multiforme vivaio campobassano ed un altro petalo al profumato bouquet cestistico dei #fioridacciaio in casa La Molisana Magnolia.
PICCOLO IDENTIKIT Giocatrice a tutto tondo (oltre che nel canonico cinque contro cinque si disimpegna, e con successo, anche nel tre contro tre), la giocatrice balcanica di 184 centimetri è un’ala in grado di giocare indifferentemente negli spot di tre (suo possibile approdo) e di quattro.
In Molise, Šrot arriva col preciso intento «di migliorarsi e vivere una nuova esperienza, che mi permetta di far emergere ulteriori mie caratteristiche».
EMOZIONI IBLEE Nel cuore dell’ultimo innesto in casa rossoblù sono ancora forti le sensazioni dello scorso 3 aprile in occasione dell’esordio in A1 sul parquet del PalaMinardi di Ragusa. «È stato un momento davvero bello, intenso e meraviglioso – ricorda – anche perché il contesto di un massimo torneo senior è sempre affascinante e mi trasmette mille emozioni».
PIENO SUPPORTO Parlando di se stessa, Zala Šrot mette in evidenza quello che è lo spirito d’insieme della disciplina cestistica. «Credo di essere una giocatrice – rivela – che prova a dare il massimo per la squadra e più che alle mie cifre, il mio orgoglio principale è quello di poter fare qualcosa di utile per la causa collettiva. Questo mi riempie di orgoglio».
LA FAVOLA DI LUKA&EVA Non ha- particolari modelli che le hanno fornito un’ispirazione, ma parla volentieri di due suoi connazionali al vertice come Luka Dončić («Lui però gioca più da esterno tiratore») ed Eva Lisec («Mi piacerebbe ripercorrerne le carriere»).
CAMPOBASSO CALLING Nel frattempo, però, Šrot può trovare riferimenti nell’ambiente molisano. «Campobasso mi piace – conferma – è una città che ha tanto verde perché immersa nella natura. C’è tranquillità e questo è un aspetto importante».
MAGNOLIA ADDICTED E per orientarsi ancora meglio c’è il popolo di supporter rossoblù pronto a sostenerla. «Cosa dico ai tifosi campobassani? Che cercherò di fare sempre del mio meglio e di dare il massimo per questo team, cercando di renderli sempre felici».