Di Vittorio Venditti
(Collaborazione), Di Mario Ricca
(Foto), Di Marco Frosali E Presa Da Internet Da Salvatore Di Maria
Ascoltando I Suggerimenti
Quando si può apprezzare la guida di chi ne sa più di te, ciò va portato a termine avidamente perché come minimo si ottiene un guadagno da non disprezzare.
E’ quanto si sta per porre in essere, approfittando del suggerimento offerto a chi scrive da un amico e collega che dopo aver assistito all’exploit del contatore visite di questo giornale che ieri ha misurate ottocentotrenta visualizzazioni, ha espresso il dire secondo cui, “Sarà quindi il caso che tu pensi a scrivere, più che di quanto accade a Gambatesa e nel Molise, di altri argomenti a più ampio respiro!”, esplicito suggerimento che oggi verrà posto in essere con il trattare di qualcosa che conoscono anche le pietre, ma che per politicamente corretto non si deve dire. Si parla del fatto che i giornalisti vengano intercettati da chi procura problemi ai cittadini italiani, vale a dire dalle procure della repubblica che ogni giorno campano sulle spalle di chi poi dovrebbe ossequiarne anche il ‘lavoro’.
I fatti di Trapani, nella regione che non esiste sarebbero la normalità e se fino ad ora non se ne è trattato in maniera esaustiva da queste pagine è solo perché far fessa e contenta certa gente è altrettanto normale se non ovvio, per cui se telefoni e linee informatiche di chi scrive sono aperti e trasparenti, diversi, allo stesso tempo, sono i modi di recepire ogni informazione sensibile o meno, senza che questa venga intercettata secondo i canoni oggi all’avanguardia, ovvero facendo sì che chi ritiene di aver raggiunti certi obiettivi, in realtà ha sì avuta tal illusione, finendo però nel binario che merita di percorrere: quello morto. Altre possibilità, date a chi umilmente si adatta ogni giorno alla vita reale, portano a poter avere quella libertà di nascondersi alla bisogna e trarne vantaggi che oggi diventano sempre più una rarità. Dare quindi ragione a chi dice che i giornalisti possono essere intercettati è d’obbligo perché chi vuol evitare tal condizione, se davvero vuole, giustappunto può farlo, sbeffeggiando tali soggetti che ormai sanno di contare quanto il due di spade quand’è briscola denari.
“Il forcaiolo Davigo andrebbe impalato in un Paese normale, invece a cialtronia si permette impunemente di affermare certe aberrazioni”: Memorabile intervista di Travaglio a Davigo: per salvare la giustizia aboliamo la difesa. Questo è il contributo altamente esplosivo della “Mina Vagante” che anche oggi ha colpito nel segno perché è stata in grado di sintetizzare il rapporto fra chi bastona e chi gode nel prenderle, in quanto giornalista sì, ma con la schiena ricurva.
“Fucili Beretta: Che Fantasia, In Ogni ‘Ricetta’!”
La Democrazia, Per Fortuna E’ Anche Questo!