Di Vittorio Venditti
(Foto), Prese Da Internet Da Salvatore Di Maria, Marco Frosali, Stefano Venditti E Vittorio Venditti
E… Per Tutti Gli Altri?
La giornata dedicata alla resurrezione, dalle presenti pagine serve proprio a questo. Quanto di seguito ripetuto dopo averlo scritto quasi un anno fa, viene anticipato dagli sviluppi di ciò che invece è stato proposto pressappoco un mese a dietro, novità che consiste nel non poter render nota per ora la sentenza di cui all’ultimo pezzo richiamato in collegamento ipertestuale perché se il ‘papiello’ è pronto con la copia dell’assegno già incassato, di cui al conto anch’esso a disposizione per la pubblicazione, non si può concludere il resoconto, in quanto manca all’appello la relativa fattura che la controparte, almeno fino all’altro ieri non ha inviata allo studio legale presso il quale chi scrive è domiciliato. Dunque: la sentenza è del quattro marzo; il conto è stato trasmesso via PEC il successivo ventidue; l’assegno è stato emesso il ventisei ed incassato il ventinove del mese che si è appena chiuso, ma la fattura, da trasmettere per via telematica, ancora non trova la strada, cosa che se non verrà a destinazione in breve, costringerà il vostro cronista a dare un’altra bella ‘Sofferenza’ che poi sarà davvero ‘Indicibile’, (per quanto ne deriverà nel vedere con quale faccia verrà giustificato un simile ritardo), quando chi ha ‘certa memoria corta’ verrà ‘sollecitato’ da un paio di persone ‘vestite uguali’, impegnate nel ‘ricordare’ ciò che si pensa di dimenticare, azione che venendo posta in essere dallo studio presso il quale chi scrive ha ormai il domicilio, non potrà nemmeno venir archiviata alla leggera da chi se implicata da normali cittadini, archivia, ovvero tralascia, con quanto più volte rimesso all’intelligenza dei quattro lettori di questo giornale, oggi evitata riproposizione per umana pietas verso chi meriterebbe ben altro trattamento.
Quindi, aspettando dopodomani quando Sarà Vera Giustizia, (in anticipo, si sappia che verrà dato un bel ‘centodieci e lode’ a chi è stata in grado persino di sbagliare la delibera con la quale il ‘muinicipio’ di Gambatesa dovrà costituirsi in tribunale nel processo ‘Concettini’, documenti che verranno impietosamente pubblicati dopodomani), ed in attesa di ridere domani perché pasquetta la si può vivere anche come verrà proposto, vogliano, i fedelissimi, rileggere quanto augurato lo scorso anno e raddoppiato in questi frangenti a chi non merita di meglio.
Oggi dovrebbe essere la ‘giornata dei buonisti’, approfittando della ‘resurrezione’ di chi viene utilizzato come pezza d’appoggio per la vera celebrazione: quella del Dio Danaro. Si è cristiani praticanti, se innanzitutto si cerca di non far peccato con cognizione di causa e senza accampare scuse per peccare giustappunto e poi mostrare il ‘pentimento’ ristoratore, alla stessa stregua di ‘pentiti’ d’italica giustizia.
Ciò dovrebbe includere anche l’evitare di essere falsi per ‘partecipare’ alla farsa. E’ in quest’ottica che volendomi guadagnare il Paradiso, prima di augurare tutto il bene possibile a chi non mi ha fatto niente di male, voglio destinare il mio pensiero a chi, più che a me, di riflesso ha fatto del male a chi mi è caro, procedendo come segue:
Partendo dal Sacro. Ai componenti più o meno importanti di S. r. C. non capita perché in tema sono vaccinati, ma se passassero una pessima giornata (come peccato da riparare già basterebbe l’inutile e falso tentar di ‘consolare’ chi, in tempo di pace, ingrassa simili avvoltoi), assistiti da un’intossicazione, ‘Corona’ è oberato, o solo un’indigestione a seguito dei loro lauti pasti, con conseguente ‘elargizione’ di ciò che avanza a questi bufali, da destinare ai ‘poverelli’ “raccomandati” di turno, come politicamente corretto impone, (con tutto il rispetto che si deve agli omonimi animali), ne sarei davvero felice.
Passando al Profano. Auguro tutto il male possibile a chi, scambiando la lotta politica per fonte di guadagno, non ha tenuto conto dei danni collaterali perpetrati nei confronti di terzi, comunque innocenti. Nella fattispecie: “Oggi si è concluso il processo penale che ha visto Vittorio Venditti, creatore e amministratore del blog “gambatesaweb”, imputato del reato diffamazione a mezzo internet e me persona offesa, costituita parte civile.
Sentire riecheggiare le pesanti offese rivolte alla mia persona in un’aula di Tribunale, al cospetto di tanti avvocati, è stato per me una ulteriore fonte di sofferenza, ma ho sentito anche forte la solidarietà dei colleghi, che hanno seguito la discussione con particolare attenzione. Entrando in aula ho percepito il disappunto dei presenti per la vicenda in uno alla loro vicinanza. Vittorio Venditti è stato condannato senza esitazione a tre mesi di reclusione, con il beneficio della sospensione, oltre al pagamento delle spese di costituzione di parte civile e al risarcimento dei danni, da liquidarsi in separata sede. La mia soddisfazione di oggi spero ripaghi anche quanti non hanno avuto l’energia, la forza e la possibilità di far valere i propri diretti nelle opportune sedi. Spero davvero che la sentenza di oggi sia di monito per quanti usano mezzi di comunicazione particolarmente efficaci, qual è internet, per offendere e infangare la reputazione di persone per bene. Sono stata vittima di una violenta azione denigratoria, frutto di quello che lo stesso autore degli scritti offensivi definisce mera “farneticazione”. Ma oggi è un bel giorno.”, è quanto proferito via facebook, (per altro, senza saper nemmeno scrivere bene il suo ‘discorso di vittoria’), da chi si è ritenuta ‘offesa’ ed ancora non sa cosa le dovrà accadere, sia pur in modo politico. Quanto detto da ‘cotanta voce’, è stato già riportato qui lo scorso quattordici settembre, all’indomani della vittoria di Pirro, data dal non reagire di chi avrebbe commesso cotanto reato, già precedentemente esposto per cronaca, come potete rileggere cliccando qui. Sarebbe una ‘non notizia’ questa stupidaggine, utile solo a chi non conta per cercar di cantare, se non esistessero risvolti imposti dalla ‘cultura’ locale che prevede che un avviso di garanzia, più che un atto di civile giustizia, venga considerato qualcosa di altamente vergognoso, da nascondere e considerare come condanna, in maniera da enfatizzare l’azione di personaggi che agiscono in questo modo, pensando di vincere la ‘causa’. Parlando di politica e carcere:
Benito Mussolini è stato arrestato e poi è diventato capo del governo d’Italia.
Sandro Pertini è stato carcerato e poi è diventato presidente della repubblica del medesimo Stato.
Tornando a bomba. In sostanza, se chi scrive ha considerata la ‘sparatella’ di chi si dice “premiata con centodieci e lode”, una semplice azione politica, ciò non è stato così, ad esempio per la madre del sovversivo in questione, che ne ha sofferto e non poco.
Va detto per inciso che si dice di una recente sentenza della Corte di Cassazione che ci spiega che è possibile ingiuriare il Sindaco se questo non mantiene le promesse, (Si può insultare il sindaco che non mantiene le promesse: lo afferma la Cassazione, ‘martedì ciò verrà inesorabilmente messo in pratica’, ndr): e se il primo cittadino in questione, le promesse le mantiene a tal punto d’arrivare a rubare il lavoro a chi non è dei suoi e lo fa con azione programmata? Lo vedremo a seguire perché lo star zitto in assise, non verrà ripetuto in appello e già i primi sentori di questa reazione si sono visti lo scorso venticinque novembre, cosa della quale abbiamo riparlato a tempo debito, carte alla mano, (come è noto, la partita è stata truccata e quanto in proposito non si è verificato… qualcuno afferma ‘per colpa del Coviddi’… ndr).
L’odierna conclusione, consiste nell’augurare a chi governa Gambatesa almeno altri vent’anni di vita: (“7Infatti chi è morto, è ormai libero dal peccato.” Dalla lettera di San Paolo Apostolo ai romani). La vostra, il tredici settembre del duemilaquaranta, raggiunta l’età di settantadue anni, (pari a quella della madre del sovversivo in questione), dovrà patire una delle sue giornate più difficili, momento prodotto dall’operato di almeno una delle sue due figlie; questo deve accadere a quella da madre, per arrivare a capire quali sono le sofferenze di una madre giustappunto, cosa che renderà giustizia come non mai e chi scrive, ci prende! In attesa, se giorni come questo, diventano anche utili a spiegare alla ‘stessa’, cos’è la vera amicizia e chi la propone, dando ‘sofferenze indicibili’ a chi non le può per l’ultima parola dichiarare, ma mettendo in chiaro che non si tratta di amici, se si anno attorno figuri anelanti la soluzione dei loro affari e non il bene di chi dovrebbe risolvere questi problemi, per chi scrive già sarebbe un minimo sollievo in attesa della ristorazione finale.
Passando invece ai miei quattro lettori, quelli veri, quelli seri, quelli cui voglio bene, nonostante io alle farse prediliga la verità più pura, auguro una vera buona Pasqua da carcerati anche se in molti, il carcere non sanno nemmeno cosa sia.
A chi Dice che quest’articolo è come quello di Natale chiedo:
Ma La disgrazia Vi Sembra Diversa?
Altro Che CoronaVirus!
‘Nemico’ Che Per Altro Giustappunto…