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Chi Spreca In Allegria, Chi Paga E Così Sia

Di Vittorio Venditti

Per “Volontà Politica” O C’è Dell’altro?

Visto che la vita è bella perché è varia, oggi, per variare un po’, senza però toccare lo sfondo di tutto, restringendo il campo dal livello mondiale a quello regionale, parliamo di quanto, da sempre e con amministrazioni di vario colore, si è fatto e si fa presso la Regione Molise per risparmiare un po’ di danaro pubblico, razionalizzando la gestione della stessa struttura.

Da un dispaccio de “il segreto di pulcinella”, proprio l’altro ieri ho avuta la conferma, (se mai ce ne fosse stato bisogno), della imperterrita volontà di gestire allegramente quanto resta dei soldi, acquisiti anche da questo ente politico, facendo sudare a noi contribuenti, (quelli onesti), lacrime e sangue.

Sai bene che da tempo la giunta regionale e il relativo consiglio, con i normali metodi legislativi hanno deliberato l’acquisto dell’ecs palazzo dell’Enel, sito in via Genova a campobasso.

Lì, dopo le opportune opere d’innovazione ed aggiustamento, si è installata la giunta e parte degli uffici dello stesso ente regione.

Qual è la novità?

Sta nel fatto che se solo si volesse, (e sembrerebbe che negli uffici preposti siano già stati stilati appositi documenti), si potrebbero acquistare i terreni adiacenti al palazzo di cui sopra e costruire una struttura gemella, in grado di ospitare il resto di gruppi ed assessorati regionali, ora dislocati in vari palazzi di Campobasso, non di proprietà dell’ente Regione, palazzi per cui dalla costituzione dello stesso ente, si pagano fior di pigioni, a chi, senza far altro di produttivo, si bea di simili rendite.

Perché tutto questo spreco?

Evitando di riprendere articoli più o meno “interessati” che si possono leggere un giorno sì e l’altro pure sulla stampa molisana, voglio proporre sommessamente qualche riflessione, nella segreta speranza di trovare dei politici muniti dei giusti Attributi, in grado di sollevare il problema e regalare un po’ di ossigeno alle finanze della Regione stessa, oltreché un minimo di onore e riconoscimento a chi, con il proprio lavoro, contribuisce per la creazione del “salvadanaio” normalmente saccheggiato senza rispetto da chi prima si alza la mattina.

Qualora dovessi trovare i Politici di cui sopra, troverei anche il fatto che costoro sarebbero d’accordo con me nel considerare il grosso risparmio che si otterrebbe innanzitutto evitando di elargire gli emolumenti ai proprietari degl’innumerevoli palazzi in affitto, tanto più che a detta di molti, i proprietari di questi palazzi prendono quanto gli viene dato, ma non si sono mai sognati, ne si sognerebbero mai di contribuire alle campagne elettorali di coloro che, comunque, li foraggiano, rimandando da sempre la costruzione della sede della Regione molise.

Ma poi, posto che per assurdo sia impossibile la costruzione di una nuova sede, non sarebbe in alternativa il caso di acquistare i palazzi finora affittati?

Per quanto mi riguarda, anche se non si potessero ottenere altri vantaggi, vantaggi che ti esporrò di seguito, almeno si otterrebbe una significativa riduzione della spesa, e soprattutto, si bloccherebbe la continua emorragia di danaro cui assistiamo impotenti anno per anno.

Torniamo però agli altri vantaggi.

Avendo una sola sede, innanzitutto si ridurrebbero i tempi di lavoro, atteso che non sarebbe più necessario affidare parte dello stesso lavoro a personale che deve spostarsi di palazzo in palazzo, con grave perdita di tempo e consumo di mezzi e carburante, ovviamente pagati da noi contribuenti.

Che farebbero poi i tanti “usceri” da me meglio definiti come servitori di chi li ha raccomandati, ovvero parassiti che ci derubano, spesso con l’arroganza di chi, a spalle coperte, si erge a “persona importante” pur contando meno di zero?

Ovviamente, senza pesare più sulle nostre spalle, comincerebbero a produrre anche loro, magari tornando alle terre di loro proprietà per zapparle seriamente, non come succede ora, solo la domenica, per riposarsi del duro “non far niente”, espletato in maniera zelante durante il resto della settimana.

A tal proposito, ricordo come fosse ora uno di questi, (che però rubava presso il tribunale, altra barca nello stesso mare), mentre una ventina di anni fa, nell’intento di leggere il giornale seduto ad una scrivania posta in un corridoio che allineava porte di uffici in cui altri facevano il suo stesso lavoro, mentre era intento a svolgere le sue mansioni, era così impegnato, da dimenticare di pulirsi le scarpe, ancora impregnate di terra, probabilmente presa nella propria campagna, nell’intento di predisporre quanto avrebbe dovuto fare, dopo essere tornato a casa, al termine del duro “lavoro” di cui ti ho parlato.

Da dire che quel giorno non aveva piovuto, per cui non esisteva neppure la scusante di essersi sporcate le scarpe camminando per Campobasso.

Ma poi, era ed è davvero così disastrato il manto stradale di Campobasso centro?
O forse era di moda andare a “lavorare” con le scarpe sporche?

ZOZZONE!!!

Che dire poi di coloro che con la scusa di dover “provvedere al trasferimento di importanti documenti”, provvedono, anche o soprattutto, a gestire i propri affari personali che nulla hanno a che vedere con il proprio Ufficio, ma che vengono naturalmente portati a termine prima e meglio del lavoro per cui i Nostri sono adeguatamente pagati, tutto ciò, senza pensare minimamente a prendersi il dovuto permesso non retribuito…?

E che dire, quando questi “affari personali” coincidono con l’espletamento di quanto necessario per la coltivazione di brame direttamente o indirettamente collegate alla politica stessa?…

Un secondo vantaggio, lo si potrebbe ottenere riducendo l’assenteismo negli uffici.
Parlo dell’assenteismo generato dai cosiddetti ”impiegati” stanziali, quelli, per capirci, che marcano il tesserino o se lo fanno marcare, per uscire immediatamente dopo e far ritorno in ufficio quando arriva lora di uscita, ovviamente per marcarne l’orario.
Ne parlo, visto che sarebbe estremamente più semplice controllare una sola sede, anziché una miriade di piccole allocazioni.
Ma per carità! Chi è senza peccato scagli la prima pietra!
Questo fatto, se pur a discapito dell’occupazione, (in molti mangiano su questi carrozzoni), andrebbe a vantaggio sicuro del servizio reso ai cittadini.

Ora veniamo ai vantaggi per questi ultimi.

Un’unica sede, prevederebbe di sicuro un enorme risparmio di tempo per chi, per le più disparate ragioni, ha necessità di servirsi degli uffici regionali.
Se poi a ciò, si facesse coincidere un buon servizio di trasporto pubblico, si potrebbe ottenere l’utopico risultato di snellire e di parecchio il traffico di Campobasso.

Non sarebbe un valido contributo alla riduzione dell’inquinamento atmosferico derivante proprio dal traffico, inquinamento accuratamente non rilevato?

Ma c’è questa volontà politica?

Sì, ma solo durante le campagne elettorali.
Dico questo, perché proprio ricevendo il dispaccio del mio Servizio Segreto di fiducia, vi ho letto che una quindicina di anni fa, ben prima che si parlasse dell’acquisto del palazzo di via Genova, Gli allora funzionari della Regione Molise, avevano quasi raggiunto l’accordo per l’acquisto del palazzo delle poste e telecomunicazioni, sito in zona San Giovanni dei Gelsi.

Il palazzo in questione, sarebbe stato forse ancor più idoneo di quello di via Genova, ma sul più bello, tutto si è arenato.

Quanto ha contata la pressione di chi, pur non portando voti, ottiene i lauti canoni d’affitto?…

Insomma:

Quanto dovremmo aspettare ancora per trovare chi sappia essere capace di addomesticare questo vermicello che, se pur piccolo e quasi insignificante, mangia come, se non di più di un predatore perennemente a caccia di prede?