COLDIRETTI MOLISE VIGILA SUL PARCO NAZIONALE DEL MATESE
16 Marzo 2021
Nuoto: Manifestazione Regionale Valida Per Il Campionato Italiano Indoor
16 Marzo 2021
Mostra tutto

Zona Rossa: Regolarmente Trafficata

Di Vittorio Venditti
(Foto), Presa Da Internet Da Stefano Venditti

L’Inchiesta

Scivolo Su Marciapiede Di Campobasso, del 14 ottobre 2013

Oggi l’argomento sarebbe stato un altro, ma ‘La Notizia Non Può Attendere’, quindi verrà raccontata in breve l’uscita ‘giornalistica’ di ieri pomeriggio che ha messa in chiaro tutta la pochezza d’azione di un governo italiano che aiutato dalle sue propaggini molisane, ha regalate e continua a donare artificiali difficoltà alla gente comune, problemi necessari a mostrare un’autorevolezza della quale la politica è priva da molto tempo, anzi in Italia, probabilmente dalla costituzione dell’impero romano. La foto posta in testa a questo scritto, è volutamente di repertorio e segnatamente non chiara, lasciando intravvedere solo la ‘città’ che è stata teatro dell’uscita, in ossequio alla programmata omertà, necessaria per adeguare chi scrive alla situazione, come intelligenza in loco ove la mafia che non spara e dirige i fili dei burattini desidera. I fatti:

A metà di uno scialbo pomeriggio di fine inverno, visto che lo stare in casa sta provocando nel vostro cronista più danni di quanti ne avrebbe fatti sua Maestà Coviddi, viene presa la decisione di evadere e così avviene, approfittando delle favorevoli circostanze. Premunito di tesserino dell’Ordine e regolarmente non vaccinato, chi scrive, unitamente a chi ha deciso di agire in squadra con lui, parte alla volta di Campobasso, distante più di trenta chilometri da Gambatesa e già uscendo dal paesello si rende conto del livello di serietà che il clima, non quello meteo, propone. Già per strada le macchine ed altri mezzi la fanno da padroni e finalmente, va detto finalmente, si vedono posti di blocco delle forze dell’ordine, situazioni che sarebbe preferibile poter osservare nei cosiddetti ‘tempi di pace’, cosa lungi dal vero, nonostante gli esosi contributi richiesti agli italiani, ai quali farebbe piacere il conforto di quella sicurezza che oggi viene sciorinata per proteggere gli stessi da un nemico invisibile che se ne frega di tanto apparire.

Schivati come di prassi questi blocchi, si arriva in Capoluogo, un paesone che alle cinque del pomeriggio si è mostrato come accade normalmente durante il periodo estivo, quando è svuotato di quell’indotto che viene definito ‘studenti’, come se già questi, dopo aver imparato, capiscono che scappare dal Molise è l’unica vera fonte di vita e lo fanno senza complimenti. I negozi sono chiusi e con la ‘fauna’ in transito, tenerli aperti sarebbe uno spreco di tempo, tanto che già prima della pandemia, molte strade, una volta trafficate, erano desolatamente morte e fornivano la catastrofica visione di cartelli con scritto ‘affittasi’, posti su ciò che una volta mostrava luccicanti vetrine, ad ogni metro di marciapiede che il ‘viandante’, bulgaro o meno, percorre. Entrare negli ipermercati, Così pomposamente chiamati, non offre miglior spettacolo: solerti operatori, all’ingresso raccomandano l’uso di tutto ciò che oggi crea business, ma una volta dentro, si riconosce tutta la molisanità che il mondo nostrano offre. Di gente ce n’è poca perché probabilmente prima dell’entrata in zona rossa, ognuno ha provveduto a far rifornimento per questa ‘partenza verso Marte’, ma forse è bene che sia così, atteso che sia anche difficile trovare la scelta di alternative negli acquisti, poca, ma sicuramente superiore a quella odierna, variegata possibilità che fuori dalle locali frontiere risulterebbe risibile a fronte di quanto si può ottenere se solo si superano questi limiti geografici e d’intelligenza commerciale.

Una variante da considerare è stata quella di poter discutere con chi, normalmente impegnata a tentar di convincere i clienti a cambiare gestore telefonico, è stata messa sotto scacco da colui che alternative simili, le percorre quasi ogni giorno e da queste pagine ne rende conto a chi vuole approfittare dei risultati di tali esperienze. E’ stato davvero un sollazzo poter vedere senza guardare, la faccia stupita e per certi versi anche adirata di chi, provando a sfondarlo, cozzava frontalmente contro un muro di gomma che ha fatto ricordare quanto accade con i misteri e le stragi di stato, nel ‘rotto stivale’ periodicamente commemorate, ma ovviamente mai risolte.

Dopo più o meno tre ore di giri per ipermercati con relativi acquisti di generi vari che con circa trecento euro hanno riempito il bagagliaio e la parte posteriore dell’abitacolo di una berlina di media cilindrata,, considerata la soddisfazione di tal rifornimento che fatto a Gambatesa sarebbe costato almeno il triplo e non avrebbe lasciata intravvedere la varietà di scelta comunque raggiunta, visto l’essere riusciti a bypassare ogni stop che veniva proposto dagli asfissianti ed inutili controlli già descritti sopra, diventa d’obbligo il rientro perché il giornalista fa questo e nel caso per puro diletto, ma all’occorrenza ha fame e poi deve caricare quanto viene inviato a questa testata da chi vuol farlo, per cui ieri, gli attenti quattro abituali lettori, avranno già verificato che il materiale è stato pubblicato in ritardo, così come avviene per questo breve reportage, utile solo a raccontare un ovvio che di sicuro serve a tutto, tranne che a parare la gente da eventuali colpi del ‘nemico invisibile’, mostrato al posto di un Dio nel quale ormai forse non crede più nessuno, dopo che tal Fede sia stata teoricamente imposta, ma praticamente rinnegata proprio da chi con questa campa da sempre.

Alla Prossima Uscita, Avendo Il Fegato Per Attrezzarla.