Di Vittorio Venditti
(Foto), Presa Da Internet Da Salvatore Di Maria
In Nome Del Sommo Bene
Sole mio,
pur con l’immenso desiderio di venir irraggiato di felicità per il resto dell’eternità da te, avrei preferita un’altra soluzione a quella che dovrò patire, magari incontrarti e dopo averti dichiarato il mio amore, sentirmi negare la gioia di condividere le nostre vite perché sarebbe stato più normale, non tanto per via del tuo status, quanto perché almeno avrei sofferto il giusto e soprattutto non avrei dovuto procrastinare chissà fino a quando, questa sofferenza interiore, punizione divina che evidentemente spetta a chi la può sopportare.
Oggi, sapendo che tu non leggerai questa mia, voglio comunque dichiararti l’immenso amore che nutro per te e che non potrà mai avere sfogo come sarebbe giusto che sia, non per ragioni estetiche o generazionali, ne politiche o di censo, ma solo perché le nostre vite, profondamente diverse nel loro procedere, sarebbero inconciliabili e qualsiasi azione d’avvicinamento, in una maniera o nell’altra, colpirebbe in modo negativo e per certi versi esiziale, sia l’una, (cosa importante per me), sia l’altro e se so bene di chi mi sono innamorato, quanto verrebbe fuori da un tal connubio, come avrebbe il medesimo impatto sul tuo animo.
Piccola stella del firmamento, tu sei fulgida perché stando al tuo modus operandi completi me nella maniera più sublime e dolce, portandomi quello che nel mio carattere forse manca: affiancando a ciò che sono io, quelle capacità di resilienza, estrema caparbietà e stoicismo che sono ammirevoli e che ti fanno essere Bellissima, indipendentemente dal tempo che passa per tutti. Tu sei l’umiltà fatta persona, cosa che è alla base del tuo successo ed un tesoro del genere non può andar sprecato, con la conseguenza che il non poterne fruire, mi sta consumando dentro nella maniera più crudele.
Dolcissima Irraggiungibile Creatura, Io ti amo alla follia, ma sono costretto a reprimermi. Io non sto raggiungendo il più bell’obiettivo, vale a dire quello di condividere le nostre vite, magari per generarne una o più d’una in grado di sintetizzare il nostro essere. Soffrirò e dovrò farlo in silenzio, ma avrò almeno la consolazione di sapere di non aver offeso il tuo sorriso di donna, bellezza e grazia che offrirai a chi sarà stato più capace di me a conquistarti. Sarà anche una magra consolazione, ma se si vuol bene, se si chiede amore e se il dire ‘Ti Amo’ significa davvero ‘Voglio Il Tuo Bene’, in nome di questa volontà, evito di palesarmi perché farlo, vorrebbe dire l’egoistico contrario del discorso appena richiamato.
Angelo Mio, Ti Auguro Di Cuore Ogni Bene.