Di Vincenzo Colozza
Per la prestigiosa rubrica Cook del Corriere.it – Corriere della Sera Stefano Priolo figura tra i migliori diciassette giovani pastry chef emergenti d’Italia da tenere d’occhio. Infatti in un articolo pubblicato in questi giorni il 26enne pasticcere bojanese è stato inserito con pieno merito nella lista della nuova frontiera della pasticceria nazionale.
«Pasticceri che stanno rivoluzionando il concetto di pasticceria, spesso ereditando imprese di famiglia che portano al successo con piglio sicuro, anche scombinando le carte per sorprendere il cliente e solleticare il palato con gusti e consistenze nuove – ha spiegato Adriana Malandrino, giornalista del Corriere esperta di pasticceria -. Oppure capaci di costruirsi da soli un’attività che sa distinguersi in un panorama molto affollato».
Su Stefano Priolo, dal 2013 titolare dell’azienda “Casa Priolo” che gestisce con l’aiuto dei genitori, da qualche anno ha acceso i riflettori anche la famosa rivista enogastronomica il Gambero Rosso, annoverandolo tra i migliori panificatori artigianali del Centro e Sud Italia, è stato inoltre premiato con due pani anche dalla guida Pani & Panettieri d’Italia (la guida più importante d’Italia a celebrare gli artigiani nell’arte bianca); nel campo della pasticceria, inoltre, ad un concorso nazionale promosso dalla Bakery 3.0 di Milano, è arrivato al secondo posto come “Miglior panettone da forno” realizzato da un panificatore, precedendo il suo maestro.
Soddisfazione per questo ennesimo riconoscimento è stata espressa dal giovane artigiano bojanese che ha così commentato: «Come azienda “Casa Priolo” siamo fieri e orgogliosi di aver ricevuto questa menzione da un giornale così autorevole e puntiamo a raggiungere traguardi sempre più ambiziosi, nel rispetto della tradizione e del territorio, ma con innovazione e ricerca. I nostri prodotti sono senza conservanti e fatti solo con lievito madre, oltre all’uso di materie prime eccellenti».
Stefano Priolo, alla quinta generazione di panettieri nella storia di famiglia, oltre alla tradizione punta tutto sull’attenta selezione delle materie prime, sulla lavorazione degli impasti a lunga lievitazione e sulla ricerca continua di prodotti innovativi. E’ diplomato in tecnologie alimentari, scuola in cui ha appreso le nozioni basilari della chimica degli alimenti e della microbiologia, frequentando poi l’Accademia iCook di Luca Montersino, continuando ancora oggi ad arricchire e a perfezionare il suo bagaglio di conoscenze con famosi maestri di fama internazionale. Attualmente sta collaborando anche con la pastry chef russa Nina Tarasova, con la quale realizza un programma masterclass, libri e prodotti.