Di Antonio Domenichelli
Colpiti da quanto sta accadendo nella nostra regione, preoccupati per la salute dei nostri cari e di tutti i nostri concittadini, i Giovani Democratici del Molise, intendono fare chiarezza ed esprimere la propria opinione sui recenti sviluppi della situazione COVID-19 in Molise, in particolare nella zona rossa del Basso Molise e sulla gestione degli ospedali della Regione.
Dal 7 febbraio, data in cui viene istituita la zona rossa, i contagi, i ricoveri e i decessi non hanno fatto altro che aumentare giornalmente. Il Presidente Toma invece di svolgere la propria funzione in modo da tutelare la salute dei cittadini ha solo sminuito e sottovalutato la grave situazione che il nostro territorio vive. In un territorio in cui i posti in terapia intensiva non sembrano bastare, con una comunità che dall’inizio della pandemia ha sofferto più 343 vittime (dato al momento in cui stiamo scrivendo), con un sistema sanitario al collasso, a detta degli stessi operatori sanitari, il Presidente Toma parla di terrorismo mediatico. Probabilmente sarebbe più opportuno parlare di colpe e responsabilità dell’amministrazione e della politica.
Il Molise, da regione in cui si sarebbe potuto controllare meglio il contagio in virtù della sua dimensione, grazie anche alla riapertura di validissime strutture come il Vietri di Larino, si trova invece a vivere la situazione peggiore del Paese. Toma ha dimostrato una totale mancanza di controllo e organizzazione, che va ad aggravarsi con la volontà precisa, ma dalle ragioni ambigue, di non utilizzare l’ospedale Vietri di Larino, preferendo a questo, situazioni di caducità e precarietà delle strutture da campo della Protezione Civile.
Il Segretario regionale Alfredo Marini dichiara “Innanzitutto in qualità di giovani cittadini condanniamo la cattiva gestione dell’emergenza in atto e le parole irrispettose e svilenti del Presidente Toma rilasciate ad alcune testate giornalistiche di rilevanza nazionale. In Molise si sta consumando una tragedia nel più totale silenzio. Tra ospedali da campo e centinaia di morti, in questo pezzo d’Italia i cittadini non hanno più né diritti né dignità.”
Invitiamo il Presidente ad agire concretamente per tutelare la salute dei cittadini molisani, il suo primo dovere.
La nostra comunità ha bisogno di risposte.