Di Vittorio Venditti
(Audio), Di Vittorio Venditti
(Foto), Di Antonio Venditti E Prese Da Internet Da Salvatore Di Maria E Stefano Venditti
Solo In Paese?
“Voja De Lavorà, Sartame’Addosso, Ma Famme Lavorà, Meno Che Posso!” Il celebre detto attribuito al romanissimo Rugantino prima che ad ogni abitante di capitale d’Italia e dintorni che fa dell’ozio il padre dei vizi, può venir preso come sintesi di uno scritto che oggi porterà a riflettere sul modo di far politica attuale, basato, non più sulla mera educazione a vivere, magari facendo sacrifici, ma sul vivere, bensì sul vivacchiare e far passare ciò per il non plus ultra che la vita stessa propone.
Iniziando stavolta dal particolare, è ormai diventato persino nauseante uscire a fare un giro per il borgo dal quale parte quest’ennesimo grido di dolore perché s’incontra sempre la stessa trentina di persone a tutte le ore, quando aperti, davanti ai soliti bar, oppure in prossimità di altri esercizi che in qualche maniera fanno da catalizzatori, molto spesso per gente che secondo gli studi, a dire di questa, ‘portati a compimento’, dovrebbe avere la vita spianata verso sicuro successo, individui invece che quando non calati e concentrati sui propri smartphone per parlare con chi sta a mezzo metro di distanza, sono presenti fisicamente con in mano almeno una birra dalla mattina alla sera, essendo mentalmente assenti per sognare ciò che poi si rivela impossibile da attuare ed essere costretti, quando non già schiavizzati da droghe di vario genere e o coccolati e protetti da genitori che vengono dal medesimo percorso che si sta descrivendo, ad andare lontano, non per sognare giustappunto, ma per provare a sbarcare il lunario, fortuna, ovvero parenti già sistemati in loco permettendo.
Per altro, a margine, Radio fante comunica che proprio ieri mattina, un blitz delle locali forze dell’ordine, ha fatta giustizia di un periodico modus operandi che non tiene conto dell’emergenza in corso o ritenuta tale, disciplina che comunque va rispettata, piaccia o no a questi ‘clienti’: A Quando Il Resto?
Nulla di diverso sotto il sole se si allarga l’orizzonte investendo ciò che resta di una regione mai nata, storicamente considerata zero persino dal fronte della guerra, sempre più alla deriva per mano di chi, giornalmente, pensando che l’unica cosa da fare è spogliarne quel poco di ricchezza, sta portando questa terra a diventare l’immondezzaio, prima di Campania e Puglia e perché no: poi del resto d’Italia.
La cosa che maggiormente offende quei pochi che ancora non vengono abbindolati dalla prospettiva di vivere nel paese dei balocchi, sta nelle ‘considerazioni’ più o meno chiaramente espresse dai soggetti di cui sopra, secondo i quali ‘basta attendere e partecipare’ perché prima o poi la vita sorride a chi sa aver pazienza.
Gli sfotto’ arrivano a dileggiare coloro che dopo aver lavorato, dividono il guadagno ottenuto, creando una parte di bilancio necessaria al continuo aggiornamento, oggi sempre più importante e rapido da attuare per non restare indietro ed andare ad ingrossare le fila di coloro che rinunciando alla propria dignità personale, hanno l’obbligo di approvvigionarsi di ogni genere di prima o altra necessità, là dove certi politici ‘consigliano’ di andare, in maniera da ingrossare un effimero potere che se ancora non è esploso per colpa di tutti i limiti che il caso impone, è solo per via della volontà di Dio che probabilmente vuol vedere fino in fondo quanto la stupidità umana sia tale per poi procedere alla ‘soluzione finale’.
Dunque, se tutto va bene, a breve accadrà quanto più e più volte profetato da queste pagine, cosa non nuova perché già annunciata da tal Gesù di Nazareth detto ‘il Cristo’, con la Parabola delle dieci vergini. Allora sarà davvero il caso di divertirsi e rendere la pariglia a chi, cicala, oggi prende in giro le formiche che a tempo debito avranno pane per i loro denti.
Solo I Loro Però! Come comunismo Oggi Pretende D’Insegnare Ai Superficiali ‘Partecipanti’.