Uffici E Digitalizzazione: Il Cincischiare Della Politica Italiana

Di Vittorio Venditti
(Audio), Preso Dall’Archivio Comico Di Vittorio Venditti
(Foto), Prese Da Internet Da Salvatore Di Maria

Contro I ‘Sudditi’ Solo Il Ricatto

Metà febbraio è passata tra frizzi e lazzi ed i problemi che attanagliano giornalmente gli italioti sono sempre gli stessi perché chi abbaia, non sapendo mordere, evita accuratamente di mettere mano in quelle situazioni, avendo le mani giustappunto, impegnate in altra più redditizia pasta, ovviamente per raggiungere personali obiettivi, in nome dell’interesse per la ‘cosa pubblica’ che gli stessi ritengono cosa loro. Oggi, per non arrivare direttamente al ‘colpo grosso’, verrà trattato un argomento che non ha nulla di erotico, ma qualcosa che normalmente fa infuriare chi ha la ‘fortuna’ d’imbattervisi, operazione che una volta risolta, viene beatamente dimenticata anche da coloro che nel lamentarsene, sarebbero capaci, a chiacchiere, d’invadere la Polonia e scatenare così una guerra mondiale: si parla del ‘collegamento’, digitale o meno, fra uffici d’ogni ordine e grado.

Enel

Questa situazione, definibile per così dire ‘incresciosa’, capita soprattutto quando si vuol attivare una fornitura d’energia elettrica/gas. E’ normale per l’utente, (oggi definito pomposamente ‘cliente’, ma considerato solo per quanto concerne l’onorare le fatture recapitate per significare la richiesta del pagamento per consumi, spesso farciti di disservizi d’ogni tipo, non ultimo la mancata lettura di quanto passato per i contatori, più o meno moderni, più o meno ‘smart’ che poi dovrebbe voler dire intelligenti), a seguito della stipula di un contratto in tema, vedersi recapitare missive che al loro interno riportano quanto si può leggere:

“Gentile ,
ti scriviamo in merito al Contratto n° (omissis), relativo alla fornitura di energia elettricagas, N° Cliente (omissis).
Non abbiamo i dati catastali dell’immobile dove è attivo il servizio.
Puoi fornire questi dati direttamente on line!
E’ sufficiente fare click sul pulsante in basso, entro il 12/02/2021.
(pulsante cliccabile d’accesso a risolvere gli affari loro)”. Segue pubblicità all’azienda e scarni saluti di rito, per altro senza il degnarsi di un sia pur minimo ringraziamento per un lavoro di loro competenza, imposto sotto ricatto a chi paga anche per l’esonero da tali disturbi.

Licio Gelli

La normalità del ‘logorio della vita moderna’, prevedrebbe l’ignorare simili scartoffie, (volutamente sbeffeggiate da chi scrive mediante omissis che le fanno sembrare redatte dalla loggia massonica P2), magari rispondendo a costoro di attivarsi e prendere i dati che hanno richiesto agli utenti, facendolo mediante i collegamenti che un semplice cittadino ottiene e che di conseguenza dovrebbero essere ovvi per uffici che dicono di esistere in uno Stato che a sua volta si definisce ‘civile’, comunicazioni dalle quali si estrae il certificato catastale in tema. Costoro, se forniti di un semplice software di discriminazione, potrebbero ottenere senza colpo ferire i pochi dati loro necessari, ovvero, l’agenzia delle entrate, senza disturbare l’ente che al posto di chi riceve emolumenti per vigilare sulla gestione delle tasse infastidisce l’italiano sotto le momentanee grinfie, potrebbe prendere e confrontare quanto le necessita per verificare la buona fede in tema di ‘contribuzione’ di chi sta cercando di stipulare un contratto con alla base il semplice ‘do ut des’, inteso come una fornitura che genera un reso in danaro. L’utente invece, un po’ per non perdere tempo, poi perché se non lo fa, rischia di non ottenere quanto richiesto, agisce al posto di chi riceve uno stipendio anche per non mostrare queste lacune, fatte passare per burocrazia e così per tentativi maldestri di imporre quel non so che di pachidermico che a dire di certi burocretini, dovrebbe essere foriero di messa in soggezione, risultando solo un carnascialesco, stupido modo per dichiarare tutti i limiti della pubblica e o privata amministrazione di uno Stato che ormai può venir paragonato al meglio della preistoria.

Totò, … E IO PAGO!!!

Sullo Sfondo: Si Sorride Per Non Piangere!