Beato Rosario: Angelo Di Nome E Di Fatto!

Di Mario Ricca E Vittorio Venditti
(Foto), Prese Da Internet Da Salvatore Di Maria E Marco Frosali

I Desideri Non Sono Sogni

Rosario Angelo Livatino

Agrigento, la beatificazione del giudice Rosario Livatino il 9 maggio. “Rimango sempre convinto che i servi dello Stato ammazzati dalla mafia sono vittime di regolamenti di conti. Tuttavia mi domando come mai solo questo personaggio è degno di beatificazione visto che ci sono altri suoi colleghi che hanno fatto la stessa fine: costui cos’ha di diverso rispetto ad altri?

Cupolone

Sull’articolo, pezza d’appoggio di questo mio delirio, c’è scritto che per il processo di beatificazione è stato ascoltato anche uno dei mandanti. Io pensavo che i mafiosi dovessero testimoniare ai processi di mafia non a quelli di beatificazione.”, questo è l’incipit espresso dalla nostra “Mina Vagante” che è esplosa ancora una volta da par suo. Il pezzo di oggi però è scritto a quattro zampe, quindi ora tocca a chi dirige la baracca, il quale si assume ogni responsabilità nel denunciare ciò che se per Mario è qualcosa che scivola, per chi parla ora è il simbolo dello sdegno più totale, sentimento da rivolgere come fosse un’arma contro la sintesi del male, denominata Stato-Chiesa, quell’amalgama che fa danni in cielo, in terra ed in ogni luogo ove agisce, sia pur con denominazioni e credenze diverse.

08 Francesco Cossiga

Chi è in odor di beatitudine, avendo voluto sentire la puzza derivante dal miscuglio sopra descritto, si è cacciato per sua volontà in un ginepraio che ha permesso ad un politico di razza, qual è stato il signore proposto nell’ultima foto, di poter essere sincero, denominando chi poi se ne è andato prima dell’ottavo presidente della repubblica italiana, “Giudice Ragazzino”, probabilmente intendendo per tale il ‘ragazzino’ che disturba i mercanti in fiera che in questo caso, a mano armata non certo di pazienza, hanno inequivocabilmente esclamato: “Ragazzino, Lasciaci Lavorare!”. Il ‘Ragazzino’ più che ad un premio celeste, sicuramente avrebbe ambito ad una pensione terrena, magari ricevuta a compendio di una carriera che non si nega a nessuno,

Enzo Tortora

nemmeno dopo che il ‘nessuno’ in questione si sia macchiato dell’orrendo compito di condannare chi non andava a genio ai componenti vicini a certo ‘potere’ costituito ed inestirpabile.

Gregge Sul Tratturo

Se però chi guida i ‘docili’ volesse compiere per una volta una ‘buona’ azione, potrebbe trarre ispirazione dalla definizione una e trina riferita a Dio secondo certa catechesi e procedere nel giorno fissato a completare il ‘lavoro’ già iniziato dalla ‘cupola’ e lasciato incompiuto: alla beatificazione di chi è da tempo angelo di fatto, si potrebbe sommare quella di altri due, mandati ancor prima in Paradiso.

Aldo Moro

Il primo, colpevole di esser stato cristiano fino in fondo ed alla luce del sole,

Peppino Impastato

l’altro, reo di aver percorsa la medesima ‘Via’ per raggiungere quella che è stata dettata da Cristo ai suoi seguaci come ‘Verità’, possibilmente arrivando all’obiettivo senza perdere la ‘Vita’, (anche in questo caso, chiaro fallimento), facendolo però quasi da dietro le quinte e soprattutto senza vantarsene in ambito mondiale.

Gesù Crocifisso

O Forse Questi Sono Meno ‘Uguali’ A Chi E’ Tenuto Oggi In ‘Considerazione’?